Internazionale, primati sulla via di Mosca
Analisi e numeri del weekend che ha prodotto ben tre migliori prestazioni mondiali indoor: hanno iscritto il loro nome nell'albo d'oro dei primati Wallace Spearmon (per due volte), la staffetta statunitense della 4x400 e, per la diciannovesima volta, la principessa dell'asta Yelena Isinbayeva. Isinbayeva..o Bubkina? Sempre più lanciata verso l'emulazione dello zar dell'asta maschile Bubka (35 primati in carriera), Yelena Isinbayeva ha toccato quota diciannove a Donetsk, stabilendo la migliore prestazione mkondiale indoor con 4,91, ma con meno facilità rispetto alle progressioni-record più recenti. La zarina è incappata infatti in due errori, uno alla quota d'ingresso a 4,61 e l'altro alla misura del primato, prima di festeggiare con il secondo tentativo. Alle spalle della russa ha stabilito il primato polacco Monika Pyrek con 4,76. Nella gara maschile i titolatissimi Mack, Gibilisco e Pavlov, unici specialisti in gara a fregiarsi in carriera di titoli mondiali ed olimpici, si sono ritrovati a fondo classifica. A spuntarla è stato l'australiano Burgess con 5,80 (già a 5,85 all'aperto), a parità di misura con lo svedese nero Jeng, che al pari di Burgess ha centrato il primato nazionale. un fior di 400 La due giorni del Tyson Invitational di Fayetteville ha sfornato risultati meno esaltanti del solito nell'insieme, ma passa agli annali come l'edizione dei due record, quello della 4x400 americana e quello annunciato dei 300 metri. Partiamo proprio da quest'ultimo per il fatto che ben tre atleti sono scesi sotto il limite precedente, lo stagionatissimo 32"19 di Robson da Silva datato 1989. Il nuovo limite di 31"88 è opera di Wallace Spearmon, che fino ad un anno fa era sconosciuto a livello internazionale ed ora entra nella cronologia dei limiti per due volte in due giorni, passando nel frattempo per un argento mondiale. Ad un soffio da Spearmon sono giunti appaiati Kerron Clement e LaShawn Merritt, entrambi campioni mondiali junior ed il primo anche primatista mondiale indoor dei 400 metri, con 31"94. Sabato la replica di Spearmon nella 4x400, assieme allo stesso Clement ed ai due ex-dominatori NCAA Williamson e Wariner, quest'ultimo campione olimpico e mondiale. Il limite stabilito dal quartetto è di 3'01"96, con i seguenti "splits" per i quattro frazionisti: Clement 46"10, Spearmon 45"94, Williamson 45"18 e Wariner 44"74! Il 3'02"83, limite abbattuto a Fayetteville, apparteneva alla squadra statunitense che vinse l'oro ai mondiali indoor di Maebashi del 1997. Altro da Fayetteville Partendo dal femminile, sono stati ottimi i riscontri nella velocità, soprattutto per merito di Veronica Campbell, che ha portato il mondiale stagionale dei 60 metri a 7"04, e di Shalonda Solomon (22"89); la campionessa del mondo di salto in lungo Tianna Madison ha allungato lo standard delle ultime settimane con 6,75 e la sempreverde giamaicana Freeman ha corso i 60 ostacoli in 7"89. Tra gli uomini le serie migliori dei 400 sono state vinte da Xavier Carter con 45"89 e dall'iridato degli ostacoli bassi Jackson con 46 netti. Ottimo, nel mezzofondo, il 7'35"65 di Cheboiywo sui 3000. Nella velocità 6"56 di Trammell, che lascia ancora da parte gli ostacoli alti per concentrarsi nello sprint in piano, e 20"66 di Kelly Willie, che è anche finissimo quattrocentista. Nel triplo, discreto 17,10 di Leevan Sands. Howe e Delli Carri in Arkansas Nel Tyson Invitational hanno trovato spazio anche Andrew Howe, al debutto americano con un discreto 7,94 ed il martellista Pellegrino Delli Carri, che nel peso con maniglia ha vinto e realizzato, statistiche alla mano, la migliore prestazione italiana e al tempo stesso la decima prestazione mondiale stagionale con 21,87. Questa la serie: 19,94- nullo - 20,01 - 21,87 - nullo - nullo. Alla terza uscita stagionale Christian Cantwell rimedia la terza sconfitta, stavolta non per mano di Reese Hoffa ma dal meno noto Daniel Taylor, che ad Ames ha sfiorato i ventuno metri (20.98). Per Cantwell un normale 20,69 e la ricerca di grandi misure rinviata alla prossima occasione. Jamal e Golding in vetta Veniamo all'Europa: a Valencia la minuta Jamal (Bahrein, ex-Etiopia) ha fatto suo il primato asiatico dei 1500 in 4'01"82, mancando però il tentativo d'assalto al primato del mondo di Regina Jacobs. Una piccola sorpresa è venuta dagli ostacoli, dove la diciannovenne nigeriana Onyia ha battuto avversarie assai più quotate in 7"91. La ragazza vive e si allena in Spagna e già due stagioni fa fu capace di precedere Glory Alozie in una gara societaria. Esce bastonato anche da Valencia Ronald Pognon, alla seconda deludente apparizione in pochi giorni, e non va tanto meglio all'altro principe europeo dello sprint Obikwelu. Per entrambi rodaggio ancora da terminare. A Lipsia la caduta di Elisa Cusma ed Alexia Oberstolz ha negato la conferma del risultato di Vienna, ma Christian Neunhauserer ha confermato il buon momento con un secondo posto (1'49"10) sugli 800 vinti dal ceko Ruza. Tra gli altri risultati del meeting tedesco, 20,34 di Peter Sack nel peso,7"83 della giamaicana Golding-Clarke sui sessanta ostacoli (mondiale stagionale) e 6,70 nel salto in lungo dell'eptatleta lusitana Gomes. Mix europeo Prima del summit di Donetsk il circuito dell'asta ha fatto tappa a Potsdam, nell'ex-Germania Democratica: sempre più su Martina Strutz, che ha superato i 4,50. In Grecia il lunghista Tsatoumas ha saltato 8,12 a Peania, mentre in Francia due meeting hanno destato l'attenzione generale, quello di Eaubonne (con la Arron a 7"17) e quello di asta a Epinal, dove è rientrato Romain Mesnil con un eccellente 5,75. Ad Eaubonne ha gareggiato anche l'italiana Thaimi O'Reilly, quarta nel triplo con 13,35. In un meeting di minor risonanza Yuriy Borzakovskiy ha trovato il modo di far parlare ancora di sé, stabilendo con 1'45"4 manuale la migliore prestazione mondiale stagionale degli 800 metri. In Svizzera, l'italo-elvetica Lundmark, dopo l'1,85 ottenuto a Caravaggio, ha saltato 1,80 a Magglingen. Nei campionati AAA britannici si sono ekevati a protagonisti i quattrocentisti Robert Tobin (45"90) e Nicola Sanders, una autentica rivelazione capace di scendere a 50"72. Ultima nota europea per una quindicenne di cui avevamo già parlato due settimane fa, la serbo-montenegrina Ivan Spanovic: chiamato all'appello, il baby-fenomeno ha subito risposto con un nuovo primato personale di 6,48 ottenuto ancora a Budapest. Nicola Ciotti ancora 2,31 Sono giunti i dettagli sulla gara di sabato in cui Nicola Ciotti ha superato ancora la quota di 2,31. Questa la progressione dell'azzurro, splendida: 2.15/1, 2.19/p, 2.22/1, 2.25/1, 2.28/1, 2.31/1, 2.33/xxx. L'azzurro ha sconfitto il cipriota Kyriacos Ioannou (2,28) ed il gemello Giulio (2,25). Shaheen in Thailandia Pattaya ha ospitato i campionati asiatici indoor, seconda edizione: protagonista assoluto Said Shaheen, ex-Stephen Cherono, che con 7'39"77 ha migliorato il record continentale dei tremila metri. Da notare la verdissima età (diciassette anni) dei due atleti finiti sul podio assieme al qataregno, cioè Taher e Ismael del Bahrein, con crono attorno ai 7'50". Sud Africa Campionati sudafricani a Port Elizabeth: nessun risultato di particolare valore, ma due titoli per Mokoena (7,98 e 16,77) ed il solito Robberts nel peso (20,47). Ancora molto bene i 400 ostacoli grazie a Van Zyl che vince il titolo con 48"63. Maratona di Tokyo ad Ambesse Tolossa L'etiope Tolossa si è imposto in 2h08'58", a soli due secondi dal primato personale che risale alla maratona di Parigi del 2004. Come nella maratona francese, Tolossa ha prodotto l'allungo decisivo al trentaseiseismo chilometro ed ha lasciato la compagnia di atleti esperti come Takaoka e Korir. Il kenyano Njenga, annunciato in gara e tra i favoriti, non ha preso il via. Nelle prossime ore il calendario internazionale riprende con il gala di salto in alto di Banska Bystrica (c'è Bettinelli, c'è la Bergqvist, non c'è Holm). Domenica appuntamento a Birmingham col Norwich Union Indoor Grand Prix. Prima dell'inizio degli assoluti di Ancona, saranno disponibili nella sezione statistiche le graduatorie mondiali aggiornate con i risultati dell'ultimo fine settimana e dei giorni a seguire. Marco Buccellato
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