Internazionale, strada in primo piano
I grandi risultati ottenuti negli ultimi giorni nell'attività internazionale su strada, culminati con il primato del mondo di patrick Makau a Berlino, portano l'attenzione della rubrica estera odierna nel mondo delle maratone e delle mezze maratone. L'autunno delle corse è iniziato nella modalità più clamorosa, con prestazioni di vertice, e molto, ancora, seguirà nelle prossime settimane.
Makau, record doppio
Con l'impresa di Berlino Patrick Makau Musyoki ha contribuito a portare a sei il numero dei record mondiali maschili stabiliti nel 2011. Ad aggiungersi al primato del marciatore francese Diniz nei 50000 metri in pista, al doppio record del kenyano Mosop sui 25000 e 30000 metri di corsa su pista, e allo straordinario 37"04 dei giamaicani nella 4x100 a Daegu, ecco il record del mondo nella maratona (2h'03'28") e, di passaggio, il primato anche sui 30 chilometri in 1'27"38, undici secondi meglio di quanto fatto Haile Gebrselassie, sullo stesso percorso, nel 2009. Un primato, come rilevazione puramente statistica, per Florence Kiplagat, che con 2h19'44" (nona di sempre) non solo è l'undicesima maratoneta a scendere sotto le due ore e venti minuti, ma è anche la più giovane a riuscire nell'impresa
La strada esplode
Non solo il mondiale di Makau a Berlino: negli ultimi 10 giorni la stagione autunnale delle corse su strada ha prodotto altri grandi risultati, tutti, naturalmente, firmati da podisti e podiste di provenienza africana. Domenica a Lisbona Mary Keitany ha vinto a tempo di record la Portugal Half Marathon in 1h07'54", imbattuta da due anni sulla distanza, precedendo Helena Kiprop (1'08"57). Nella mezza maschile, terzo successo in quattro anni per Silas Kipngetich Sang in 1h01'13".
La scorsa settimana, grandi risultati anche in Gran Bretagna e Stati Uniti. A Newcastle (Great North Run) vittoria di Martin Irungu Mathathi in un velocissimo 58'56" e grande ritorno dopo la maternità di Lucy Kabuu-Wangui (1h07'06"). Dietro Mathati, prestazioni eccellenti anche per Jonathan Maiyo (59'27"), Emmanuel Mutai (59'52") e Micah Kogo (1h00'03"). A Philadelphia (Rock ‘n’ Roll Half-Marathon) eccezionale 58'46" di Mathew Kisorio (quarta prestazione di sempre) su Sammy Kitwara (58'47", quinta). La neozelandese Kim Smith ha vinto la mezza femminile in 1h07'11 (settima performer all-time) sull'etiope Werknesh Kidane (1h07'28", quattordicesima). Per finire, 59'30" del primatista mondiale Zersenay Tadese a Porto.
Il miglio della quinta strada
Da undici anni due atleti statunitensi non vincevano assieme il miglio della 5th Avenue a New York. A riuscire nell'impresa, in un sabato estremamente caldo con elevato tasso di umidità, Bernard Lagat in 3'50"5 e la campionessa del mondo dei 1500 metri Jennifer Barringer-Simpson (al debutto newyorchese) in 4'22"3. Lagat ha preceduto il marocchino Laalou (vincitore l'anno scorso). Dietro la Simpson, con lo stesso tempo, l'argento mondiale Sally Kipyego e la britannica England.
La maratona di Varsavia
Il kenyano 29enne Sammy Kibet ha vinto con il nuovo primato della corsa di 2h08'17" la maratona di Varsavia, staccando di cinque minuti il connazionale Mwanzia. L'ucraina Stanko ha vinto la maratona femminile in 2h31'28". Dietro i primi tre classificati della corsa maschile, tutti africani, progrediscono alcuni maratoneti polacchi con tre primati personali sulla soglia delle 2h14'.
Ancora risultati dalla strada
Benelux: a Utrecht Philip Langat ha vinto una corsa sui 10km in 27'28" su Timothy Kiptoo 27'43" (tra le donne prima Winnie Jepkemoi in 31'31"). Nella mezza lussemburghese di Remich-Grevenmacher un altro Langat (Leonard) ha vinto l'edizione numero cinquanta della corsa locale in 1h01'07", un secondo più veloce di Joseph Kiptum e sei secondi meglio del marocchino El Abassi. A Buenos Aires (campionati sudamericani di mezza maratona) successo di Marilson dis Santos in 1h01'13". A Stoccolma primato nazionale di Isabellah Anderssoon-Omoro sui 21,097km (mezza) in 1h11'07".
Martello, mondiale stagionale
Arriva a fine stagione la miglior prestazione maschile 2001 nel lancio del martello, autore l'ungherese Krisztian Pars, che nel santuario dei lanci di Szombathely, in occasione del terzo Memorial intitolato al grande tecnico magiaro Pal Nemeth, ha lanciato l'attrezzo a 81,89, con altri due lanci di 80,06 e 79,99.
Giappone africano
Tutte kenyane le prime sette posizioni dei diecimila metri disputati a Naruto in occasione dei Japanese Corporate Championships. Paul Tanui (nono ai mondiali) ha vinto in 27'37"67 su Edward Waweru (27'37"99) e John Thuo Kimondo (27'38"27). Prestazioni di rilievo anche per Josphat Muchiri Ndambiri (27'41"13) e Gideon Ngatuny (27'46"04). In un altro diecimila, a Yokohama, James Rungaru (diciotto anni) ha corso in 27'22"53 correndo praticamente da solo.
Brasile in fermento
Dall'attività brasiliana che si prepara ai Giochi Panamericani di ottobre a Guadalajara, arriva la notizia dell'8,27 realizzato con vento legale sabato scorso nel salto in lungo da Mauro Vinicius da Silva. In Svezia, chiusura di stagione per Gerd Kanter, che a Helsingborg si è imposto con 65,64, nonostante i propositi di tornare ad avvicinare i settanta metri, sulla stessa pedana che cinque anni fa gli valse l'incredibile 73,38 che lo colloca al terzo posto nella graduatorie di sempre del lancio del disco.
Marcia, primato per la Ferraro
A Varsavia (campionati nazionali) titolo della 20km femminile a Agnieszka Dygacz in 1h30'56" sulla guatemalteca Ortiz (1h32'30") e su Federica Ferraro, terza con il primato personale di 1h33'36", prestazione che migliora l'1h34'21" ottenuto la scorsa stagione a Chiasso. A Naumburg (Germania, campionati naizonali open) Melanie Seeger ha vinto la 20km in 1h29'20" sulla portoghese Henriques (1h30"40) e alla canadese Seaman, che in 1h33'33" ha migliorato il primato nazionale. Al maschile, clamoroso debutto dello junior messicano Palma, che al debutto nei 20km ha vinto la prima gara internazionale in Germania in 1h21'02". Al contrario, un iper-veterano si è imposto sui 50km, lo spagnolo Jesus Angel Garcia in 3h48'11", sull'irlandese Heffernan (3h49'28").
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