Jacobs: ''Lo stop è servito per ricaricarmi''

26 Giugno 2021

Il racconto dei protagonisti della seconda giornata degli Assoluti. L'emozione di Paolo Dal Molin, i complimenti dello sprinter, la soddisfazione di Luminosa Bogliolo

Non ci sono più dubbi: Marcell Jacobs è tornato. Il campione europeo indoor ha offerto una prova di notevole caratura sulla pista di Rovereto: il suo 10.01 controvento (-1.0) è un crono che emoziona e fa sognare in chiave olimpica. “Ero un po’ amareggiato dopo aver visto il tempo – le parole del neocampione italiano – perché volevo un tempo sotto i 10 secondi, e quei due centesimi di troppo mi avevano dato fastidio. Quando però ho saputo il dato del vento, ho capito di aver ottenuto un risultato importante, che mi dà tanto. Sono sulla strada giusta, a solo un mese dai Giochi”. L’infortunio muscolare che ha tenuto fermo lo sprinter di Desenzano per la gran parte del mese di giugno è ormai alle spalle: “Sì, sono guarito, adesso lo posso dire. Il periodo in cui sono stato fermo mi ha dato la carica giusta per tornare a correre e a divertirmi come mi piace fare, in tempo per essere al meglio per i Giochi Olimpici”. Jacobs ha parole di elogio per l’amico e compagno di società (nelle Fiamme Oro) e di Nazionale Paolo Dal Molin. “Voglio fare davvero i miei più grandi complimenti a Paolo: ci siamo allenati spesso insieme in passato, so quanti problemi ha avuto, le difficoltà che ha dovuto superare. Si merita questo record”.


L’emozione di Paolo Dal Molin è evidente. Sembra manchi sempre un attimo perché sfoci nelle lacrime. “Sono otto anni che aspetto questo momento – racconta dopo aver ricevuto l’abbraccio di tanti in pista -  otto anni che mi batto per essere qui, e per togliermi questo marchio da “indoorista” che mi porto dietro da un po’. Ce l’ho fatta, e sono davvero felice. Sul piano tecnico, penso si possa fare anche qualcosa di meglio: ho commesso qualche errore, e infatti, quando all’arrivo ho visto il tempo (il 13.41 riportato dal display prima della correzione, ndr) ho detto a me stesso che ci stava, che era giusto. Poi, è venuto fuori il tempo corretto, il 13.27 del record italiano, e allora a questo punto voglio vedere cosa c’è dopo, cosa potrà venire nelle prossime occasioni. Voglio ringraziare tutti quelli che hanno creduto in me, io non mollo mai”.


Anche Luminosa Bogliolo sorride. Il suo 12.90 è segnale interessante in prospettiva olimpica. “Sì, sono tornata a correre nettamente al di sotto dei 13 secondi, che è quello che volevo; nelle ultime uscite mi ero stabilizzata intorno ai 13 secondi netti, o appena sotto, questo tempo mi restituisce la dimensione che preferisco. L’esperienza internazionale, quella che ho vissuto a Doha mi fa capire che per emergere bisogna ancora crescere molto, correre intorno ai 12.60-12.70, ma è quello che voglio fare in prospettiva, lavoro per riuscirci. Oggi è stata una bella gara, e non posso che ringraziare Elisa Di Lazzaro per essere al mio fianco. Avere un’avversaria come lei in casa è un vantaggio, altre sono costrette ad andare in giro per incontrare gli stimoli che lei riesce a darmi”.



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PROGRAMMA ORARIO

FOTOGALLERY (di Francesca Grana/FIDAL)

m.s.


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