Jacobs, Palmisano & C., l'Italia del Ranking
19 Agosto 2021di Marco Sicari
Dare uno sguardo ai numeri non fa mai male. Anche quando gli stessi non rappresentano una novità. Marcell Jacobs vive da un paio di giorni (da martedì 17, per la precisione) la sua seconda settimana da numero uno al mondo dei 100 metri. Così come Antonella Palmisano, regina dei 20km di marcia. No, non è questione di opinioni. Si tratta delle posizioni occupate nel ranking di World Athletics, puntuale nel tradurre in cifre i percorsi agonistici degli atleti di ogni latitudine (per le norme, leggere qui: attenzione soprattutto al fatto che la pandemia ha modificato alcuni aspetti, a cominciare dal periodo di riferimento per la composizione dei punteggi, e al fatto che gli Area Championships, sempre a causa del Covid, sono considerati in ogni caso, se disputati nei tre anni precedenti). Il campione olimpico dei 100 metri – scriverlo, così come leggerlo, fa ancora una certa emozione – è il leader dello sprint grazie alle straordinarie performances realizzate a Tokyo (oro e doppio record europeo, 9.84 e poi 9.80). Ma non solo. Perché vale la pena sottolineare come alla vigilia dell’appuntamento a cinque cerchi, l’azzurro fosse già all’ottavo posto, come esito dell’ottima stagione indoor (oro continentale di 60 metri, e miglior prestazione mondiale 2021 con 6.47), oltre che delle buone prestazioni realizzate in Diamond League a Stoccolma (10.05, secondo posto) e Montecarlo (9.99, e terza piazza). Fatto che ne faceva un candidato certo ad un piazzamento in finale (e a qualcosa di più nei cuori di tanti). Adesso, con lo stop stagionale che Jacobs si è autoimposto, gli avversari più vicini (lo statunitense Baker, secondo, e il sudafricano Simbine, terzo) potranno sfruttare le prove residue di Diamond League per provare a operare il sorpasso. In attesa di una stagione indoor che potrebbe vivere di nuovi confronti diretti, anche ai Mondiali in sala di Belgrado (18-20 marzo).
Anche per Antonella Palmisano martedì scorso è cominciata la seconda settimana da numero uno globale. La segue la colombiana Sandra Arenas, come accaduto all’Odori Park di Sapporo, quando la pugliese ha conquistato l’oro olimpico. Il salto in avanti dell’azzurra (ventesima in graduatoria al 20 di luglio), molto più pronunciato di quello di Jacobs, riflette principalmente due aspetti: l’ampiezza dell’arco temporale utilizzato come riferimento, e il fatto che la prestazione ottenuta in Giappone le abbia consentito di “scartare” quella dei Mondiali di Doha, i cui tempi erano inevitabilmente appesantiti dalle condizioni estreme in cui si svolse quella gara. Brilla nello score anche la vittoria in Coppa Europa (l’1h27:42 centrato a Podebrady, il 16 maggio), ovvero la prestazione che aveva collocato la Palmisano tra le pretendenti ad un posto sul podio a cinque cerchi. Gianmarco Tamberi e Massimo Stano, gli altri due straordinari vincitori della medaglia d’oro olimpica individuale (il pokerissimo dell’Atletica Italiana a Tokyo è ovviamente completato dalla staffetta 4x100, per la quale non esiste un ranking) occupano la seconda piazza nelle rispettive graduatorie. Gimbo è preceduto da Maksim Nedasekau, bronzo a Tokyo, che sopravanza il marchigiano e il qatarino Barshim (terzo nel ranking, oro con Tamberi a Tokyo) per quella che probabilmente è una maggior costanza di rendimento alle quote più elevate nel corso di questa stagione. Anche se, nell’occasione che più contava, ed al termine di una gara indimenticabile, lo score è stato ribaltato… Davanti Stano, nel ranking dei 20km di marcia la maschile, solo lo spagnolo Alvaro Martin, il campione europeo di Berlino 2018, quarto ai Giochi, ma secondo a Podebrady nella Coppa di quest’anno. L’azzurro in quest'ultima circostanza fu ottavo, in piena ripresa dopo i guai patiti per problemi fisici. Le stesse tre gare compongono il ranking dei due (Olimpiade, Europei 2018, e Coppa Europa 2021), che alla fine, sono separati di soli 9 punti (1304 contro i 1295 dell’azzurro). Tra gli altri azzurri, brillano il settimo posto di Tobia Bocchi nel triplo, l’ottavo di Alessandro Sibilio nei 400hs (la specialità del re incontrastato del ranking, il norvegese Karsten Warholm primo anche nell’overall, la classifica generale) e di Ahmed Abdelwahed nei 3000 siepi, il decimo di Fausto Desalu nei 200 metri, il dodicesimo di Zane Weir nel getto del peso. Tra le donne, scala la classifica Nadia Battocletti nei 5000 metri, quattordicesima assoluta e quarta europea, così come Sara Fantini (quindicesima nel martello) e Luminosa Bogliolo (sedicesima nei 100hs).
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