Konstanze, nuova musica per il mezzofondo

30 Agosto 2017

La crescita della ventenne tedesca Klosterhalfen, quarta al mondo quest’anno su 1500 e 3000 metri

di Giorgio Cimbrico

Nata a Bonn, la città di Beethoven, e con il nome della moglie di Mozart, Konstanze Klosterhalfen (letteralmente Aiutoalconvento, forzando la traduzione italiana, Costanza Buonconvento), porta nuova musica al mezzofondo, in particolare a quello europeo che qualcuno sosteneva fosse sparito, spazzato sotto le folate africane.

Transitando dall’armonia alle arti figurative, Konstanze appare come una delle essenziali figure plasmate - e in molti casi fuse - dallo scultore svizzero Alberto Giacometti, onorato proprio in questo periodo da una bella mostra alla Tate Modern: di solito queste esili figure camminano. Konstanze corre portando con sé il minimo del peso consentito per chi supera gli 1,70: 48 chili. Un bel visino, capelli lunghi e arruffati, magrissima, coraggiosa, ancora scriteriata. A Londra, in semifinale, ha pagato caro quel voler dare una violenta scossa alla semifinale. Ma ha vent’anni e tutto il tempo di temperare la tattica come si fa con una matita, un altro oggetto che la ricorda. Un altro potrebbe essere un bonsai di sapore autunnale: un alberello spoglio, con le braccia sottili come rami. Ma di fibra robusta.

Dopo molte immagini e una serie di allegorie, la solidità delle cifre, mettendo a confronto i suoi record personali del 2016 e quelli freschi di conio, quest’anno.
800: 2’01”56-1’59”65
1500: 4’06”91-3’58”92 (quarta al mondo)
3000: 8’46”74-8’29”89 (quarta al mondo)
5000: 15’16”98-14’51”38

KK aveva stupito al Golden Gala di Roma: terza, dietro Sifan Hassan e Winny Chebet, con prima escursione sotto i 4 minuti. A Berlino, pochi giorni fa, ha fatto meglio: vittoria con il 3’58”92 che nella lista di stagione la pone alle spalle soltanto di Hassan, Faith Kipyegon e Genzebe Dibaba. Sotto i 4’ era scesa anche ai campionati tedeschi, a Erfurt. Stessa posizione sui 3000, dopo Hellen Obiri, Beatrice Chepkoech e Hassan che a Birmingham l’ha piegata per nove decimi. Il tempo sui 3000 è record nazionale, strappato a Irina Mikitenko; quello sui 1500, no. La riunificazione delle due Germanie ha portato alla compilazione di un albo pantedesco, con i tempi e le misure della Ddr. Dal 3’57”71 che diede a Christiane Wartenberg l’argento olimpico a Mosca ’80, Konstanze dista ora poco più di un secondo.

In realtà la smilza aveva già raccolto piazzamenti interessanti: terza ai Mondiali under 20 sui 3000 (dietro l’etiope Degefa e alla bahreiniana-etiope Gosa), prima agli Europei di cross di Chia, ancora tra le juniores, seconda nei 1500 agli Euroindoor di Belgrado, alle spalle della doppiettista Laura Muir che puntava decisa sui Mondiali londinesi dai quali è uscita con l’espressione più dolente del solito, e oro agli Europei under 23 di Bydgoszcz.

È la più giovane della cucciolata del mezzofondo europeo che ha nella scozzese Muir la capofila e che ha visto, negli ultimi tempi, i progressi di un’altra scozzese, Eilish McColgan figlia di Liz che era magra più o meno come Konstanze, dell’altra britannica Laura Weightman, della polacca Angelika Cichocka, dell’olandese Susan Krumins. Agli Europei di Berlino il mezzofondo femminile è già pronto a mantenere impegnative promesse.

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