L'Onda Azzurra vuole diventare grande
03 Novembre 2018Il settore giovanile si confronta e programma il 2019 nelle cinque giornate di raduno a Grosseto, dal 31 ottobre al 4 novembre
L’entusiasmo scatenato dall'Onda Azzurra dell'atletica italiana continua la sua corsa nel grande raduno giovanile autunnale. Cinque giornate e una carica di energia a Grosseto, dal 31 ottobre al 4 novembre, con gli under 20 impegnati in ogni settore: dalla velocità agli ostacoli, dai salti ai lanci, fino a mezzofondo, marcia e prove multiple. Tutti nati tra il 2000 e il 2002, ovvero gli atleti che nel prossimo anno saranno juniores e allievi. Al gruppo si uniscono gli under 25 di velocità e salti, arrivando così a un totale di ben 121 atleti in azione nei due impianti della città toscana dove, oltre allo staff federale, sono stati convocati anche tutti gli allenatori personali di questi ragazzi. In fermento il campo scuola Bruno Zauli, che con il suo rettilineo coperto ha consentito di svolgere gli allenamenti anche nei momenti di pioggia, e lo stadio Carlo Zecchini tempestati dai tocchi d'azzurro di queste giovani promesse. Tra la fine della stagione e l’inizio di quella nuova, per preparare al meglio il 2019 anche attraverso la conferenza di programmazione svolta con i tecnici personali degli atleti insieme allo staff federale.
“Il movimento azzurro giovanile non hai mai prodotto così tanti risultati come negli ultimi anni - commenta il presidente FIDAL Alfio Giomi - e ciò significa che crescendo potremo essere protagonisti anche tra i grandi. In questo raduno, come di consueto, sono presenti i tecnici personali degli atleti che rappresentano il cuore dell’atletica italiana, insieme a quelli federali che sono al loro servizio, per far progredire tutti. Anche alle recenti Olimpiadi Giovanili ci siamo esaltati per le belle medaglie vinte dagli azzurrini, che meritano un applauso, al termine di una stagione ricca di successi a cominciare da quello storico della staffetta 4x400 ai Mondiali under 20. Abbiamo una struttura in grado di guardare avanti, ma questo è anche il primo raduno senza Stefano Baldini, che non è più alla guida del settore giovanile: se siamo arrivati a questi risultati, molto è anche merito suo”.
In apertura il saluto del direttore tecnico Antonio La Torre: “La mia presenza non è casuale, perché il settore giovanile e quello assoluto sono sempre più legati tra loro. Infatti uno dei ragazzi presenti qui in raduno, Edoardo Scotti, è stato inserito nell’Atletica Elite Club e un’altra quattrocentista come Elisabetta Vandi ha fatto parte della squadra azzurra agli Europei. Il mondo sta cambiando e serve più attenzione a costruire la mentalità giusta fin da giovani, nella crescita verso l’atletica assoluta. Mi auguro qualcuno di questo gruppo potrà esserci già alle Olimpiadi di Tokyo 2020”.
“Sono presenti 121 atleti in questo raduno - sottolinea il vicedirettore tecnico nazionale per il settore giovanile Antonio Andreozzi - tra under 20 e under 25, anche stavolta con un’alta adesione, superiore al 90 per cento rispetto ai convocati. Ma anche 85 tecnici personali per confermare l’importanza di questo tipo di attività. Mi piace sottolineare che una vittoria memorabile come quella della staffetta a Tampere nasce da lontano, perché il lavoro era iniziato due anni prima con la medaglia d’oro agli Europei under 18, e siamo qui per cercare di preparare altri successi”. Al suo fianco l’olimpionica Gabriella Dorio, capitano delle squadre nazionali giovanili. Per i giovani atleti c’è stata quindi la possibilità di seguire i consigli della dott.ssa Giorgia Saccone, nutrizionista e collaboratrice del settore tecnico, che ha valutato la composizione corporea tramite bioimpedenziometria.
I NUMERI - La consistenza agonistica si misura con la presenza azzurra nelle graduatorie mondiali under 23: fra i top 100 di tutte le specialità nel 2004 c’erano 7 italiani, quindi 18 nel 2016, saliti a 21 nel 2018. Trend in crescita anche nei top 30 della stessa fascia di età a livello europeo: 35 nel 2005, 44 nel 2009, 53 nel 2012, 79 nel 2016, 81 nel 2017 e 83 nel 2018. Nella categoria under 20, fra i top 100 di tutte le specialità erano presenti 35 italiani nel 2005, 80 nel 2012, 99 nel 2016 e dopo il grande progresso dell’anno scorso (120 nel 2017) il totale si conferma vicino a quella cifra con 116 nel 2018.
GLI EVENTI - Nella stagione 2018, ai Mondiali under 20 di Tampere, la squadra italiana ha centrato 12 piazzamenti tra i primi otto, mai così tanti in questo evento iridato. Il massimo era finora di 10, in tre occasioni consecutive: 1990, 1992 e 1994. Quello del 2018 è il secondo risultato di sempre nella “placing table”: per il numero di punti a quota 38, tre in meno dei 41 di Lisbona 1994, e per il 13° posto nella classifica finale, inferiore solo al 12° del 1994. Complessivamente sono stati ottenuti ben 18 record personali. Tra gli under 18, agli Europei di Gyor, sono arrivate 9 medaglie come due anni fa, ma stavolta c’è un netto progresso sia nel numero di finalisti (da 18 a 24) che nella somma dei punti (da 89,25 a 106). Per chiudere con i 10 piazzamenti tra i primi otto alle Olimpiadi Giovanili di Buenos Aires, uno in più della precedente edizione di Nanchino nel 2014.
IL FUTURO - Il cammino dei giovani azzurri prosegue verso il 2019 che attende in particolare gli Europei under 23 a Gavle (Svezia, 11-14 luglio), gli Europei under 20 di Boras (Svezia, 18-21 luglio) e il Festival olimpico della gioventù europea (EYOF) a Baku (Azerbaigian, 21-27 luglio).
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File allegati:- L'elenco dei convocati al raduno
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