Nanchino: Lando sesto al mondo
21 Marzo 2025Anche stavolta si fa trovare pronto, assolutamente all’altezza del compito assegnato. Dopo il quarto posto degli Euroindoor, Manuel Lando è un ‘finalista’ anche ai Mondiali indoor di Nanchino (Cina), centrando un piazzamento tra i primi otto posti: l’esultanza liberatoria dopo aver superato quota 2,24 alla terza prova la dice lunga sul carattere di questo ragazzo che progressivamente si sta ritagliando un posto nell’atletica che conta.
Una sesta piazza meritata, dopo due salti puliti a 2,14 e a 2,20 e il timore di uscire di scena a 2,24, spazzato via in extremis con la testa e con il cuore. A 2,28, due centimetri più su del personale, la questione si complica tremendamente ma il vicentino, pur con tre nulli, dimostra di non essere così lontano dal bersaglio. A conti fatti, è la misura che spedisce sul podio il neozelandese Hamish Kerr (argento, alla prima) e il giamaicano Raymond Richards (bronzo, alla seconda), entrambi superati dal coreano Woo Sang-hyeok, campione del mondo con la prima stoccata a 2,31.
“Oggi avrei firmato per un quarto posto - racconta Lando - prima di partire ci siamo confrontati con Silvano Chesani e con Gimbo Tamberi e ci siamo detti di andare: è un’opportunità in più, non in programma, che abbiamo avuto la possibilità di fare. Esco contento. Andare a casa con 2,20 mi sarebbe dispiaciuto molto, per quello ho esultato così tanto sul 2,24 riuscito. E poi sono molto felice, pur ‘rosicando’ un po’, per gli ultimi due tentativi a 2,28: lì mi sono ricordato come si salta, dopo le difficoltà iniziali. Evidentemente non è ancora tempo di affrontare certe misure. Ma sono molto fiducioso per le outdoor, le ultime gare sono state di una costanza clamorosa”.
1500 METRI - Lotta, Joao Bussotti. Ci crede, quando manca un giro al termine e prova a giocarsi la batteria dei 1500, quella di re Jakob Ingebrigtsen, nelle posizioni più calde. Il secondo posto utile per qualificarsi direttamente, l’unico a disposizione quando in pista c’è ‘il cannibale’, sfuma però nel rettilineo finale, in una prova comunque all’insegna della grinta. Il norvegese comanda in 3:39.80, l’altra Q maiuscola va all’austriaco Raphael Pallitsch (3:40.08), terzo l’irlandese Andrew Coscoran (3:40.79), quarto il livornese (3:40.92). “Dal punto di vista tattico con il mio allenatore Stefano Baldini abbiamo avuto un’idea e siamo riusciti a seguirla fino alla campana - parola di Bussotti - L’idea era quella di seguire Ingebrigtsen e di tenere il secondo posto. Purtroppo negli ultimi cinquanta metri mi sono mancate le gambe. Però è un Mondiale, è un onore essere qui a rappresentare l’Italia, spero si sia visto che ci ho provato”.
Non supera lo scoglio delle batterie nemmeno Sintayehu Vissa, quinta con 4:14.25 e perciò fuori dalle prime tre che si qualificano per la finale, in un turno eliminatorio che non prevede il recupero dei tempi. L’azzurra va al comando nei due giri di avvio, poi si trova al centro del gruppo, ma perde contatto quando l’etiope Gudaf Tsegay cambia ritmo, a 600 metri dal traguardo, per andare a vincere in 4:11.87 davanti a Sinclaire Johnson (Usa, 4:12.18) e alla keniana Susan Ejore (4:12.41), quarta la canadese Simone Plourde (4:13.97). Un passaggio del turno che poteva essere alla portata di ‘Sinta’, fresca di record italiano del miglio con 4:21.51 indoor (all’inizio di marzo a Boston) e un parziale di 4:03.79 ai 1500 in quell’occasione.
60 METRI - “Potevo fare di più. Purtroppo non sono riuscito a mettere insieme tutte le parti della gara. Ma è una lezione che mi porterò come esperienza”. In queste parole di Stephen Awuah Baffour c’è il senso della sua semifinale dei 60 ai Mondiali indoor, terminata in 6.67, un centesimo peggio della batteria della mattina: sesto nella sua ‘semi’, diciottesimo complessivo. Comincia a farsi avanti lo statunitense Ronnie Baker, leader del turno intermedio con 6.51, più veloce del portoricano Eloy Benitez e del britannico Jeremiah Azu (6.52), in attesa della finale. Una sfida che lascia tanti protagonisti per strada per infortunio: il titolo mondiale è per Azu con 6.49, di un centesimo sull'australiano Lachlan Kennedy (6.50), cinque sul sudafricano Akani Simbine (6.54), mentre Benitez è k.o. a metà gara per problemi muscolari e Baker è costretto a rialzarsi sul finale per un fastidio. Nel peso trionfa la canadese Sarah Mitton (20,48), oro del pentathlon alla finlandese Saga Vanninen con 4821 punti.
DAY 2 SABATO - Sette gli azzurri in gara nella seconda giornata dei Mondiali indoor di Nanchino, tra la nottata italiana e la mattinata-primo pomeriggio di sabato. L’attesa è soprattutto per le volate di Zaynab Dosso, la campionessa d’Europa dei 60 e leader mondiale stagionale (7.01), alla ricerca di un altro risultato di prestigio dopo il bronzo mondiale dello scorso anno a Glasgow. Previsti tre turni in un giorno, con le batterie dalle 4.15 (tre qualificazioni dirette più sei ripescaggi), le semifinali dalle 13.15 (2+2) e la finale alle 14.18. Al via anche l’altra azzurra Gloria Hooper. Tra le avversarie per le medaglie, in particolare la svizzera Mujinga Kambundji, la lussemburghese Patrizia Van der Weken, la polacca Ewa Swoboda, la statunitense Mikiah Brisco. Finale nell’asta per Roberta Bruni ed Elisa Molinarolo: qui la sveglia va puntata alle 3.10 italiane, le 10.10 di Nanchino, e la progressione dice 4,30, 4,45, 4,60, 4,70 e avanti di cinque centimetri in cinque centimetri. Di notte anche le batterie dei 60hs con l’argento mondiale in carica Lorenzo Simonelli e con Nicolò Giacalone dalle 3.25 (4+4), lasciapassare verso le semifinali di nove ore più tardi. Dalle 5.31 le ‘semi’ degli 800 con Giovanni Lazzaro: avanti i primi due, senza ripescaggi.
DIRETTA TV - La seconda giornata dei Mondiali indoor di Nanchino sarà trasmessa in diretta tv sabato 22 marzo: 3.00-5.40 RaiSport, 11.15-13.00 Rai 2, 13.00-13.30 RaiSport, 13.30-14.25 Rai 2. Diretta streaming su RaiPlay.
RISULTATI e PROGRAMMA ORARIO - FOTOGALLERY (Grana/FIDAL) - LA SQUADRA ITALIANA - GLI ORARI DEGLI AZZURRI - ISCRITTI NANCHINO 2025 - TV E STREAMING - LE BIO DEGLI AZZURRI DI NANCHINO 2025 (PDF)
naz.orl.
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