La corsa di Miguel: quello che lo sport insegna
21 Gennaio 2018Disputata oggi a Roma la 19° edizione della corsa di Miguel, evento oltre lo sport.
Possiamo definirlo un risultato estremamente riuscito di integrazione tra sport e solidarietà. Questo progetto, nato nel 2000, ha coinvolto e ci auguriamo, continuerà a coinvolgere, un numero sempre più ampio di persone. Con particolare attenzione ai ragazzi delle scuole, che sono i primi veicoli del messaggio della corsa. E’ un NO chiaro e deciso alla violenza, al razzismo, al pregiudizio e a tutte quelle forme che limitano i diritti di ogni individuo.
Questa edizione ha voluto dare particolare attenzione, ma non solo, allo sport paralimpico. Pettorale numero 1, infatti, è stato assegnato a Sara, una ragazzina dal sorriso contagioso, che ama giocare a basket in carrozzina.
Presenti in questa giornata anche L’associazione Sod, i podisti in maglia arancione del Progetto Filippide, e la nazionale italiana atleti diabetici. Senza dimenticare, la squadra del Santa Lucia Basket in carrozzina, gli atleti di Città di Camerino, i comuni della provincia Macerata colpiti dal sisma. Uniti tutti in un abbraccio simbolico nel percorrere i 10 km.
Ad accompagnare e rendere speciale questa grande festa sono stati anche la Stradabanda di Testaccio, Musa Etnica e banda geo di Primavalle. Alla fine sono stati 4830 gli atleti a tagliare il traguardo dei 10 km (competitivi), si sono distinti ai primi posti:
Uomini
- EL MAZOURY AHMED (G.A. FIAMME GIALLE) (00:29:35)
- PRODIUS ROMAN (LBM SPORT TEAM) (00:29:48)
- BONA FRANCESCO (C.S. AERONAUTICA MILITARE) (00:29:55)
Donne
- CONSOLE ROSARIA (G.A. FIAMME GIALLE) (00:33:18)
- YAREMCHUK SOFIYA (ACSI ITALIATLETICA) (00:33:31)
- BORTOLI ELISA (C.S. ESERCITO) (00:34.22)
Sara Nuccetelli
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