La scomparsa di Giorgio Ariani
14 Maggio 2024La scomparsa di GIORGIO ARIANI: una eredità che rimane, va coltivata e custodita.
Ci ha lasciati Giorgio ARIANI. Giorgio, 88 anni, non è stato solo dirigente e Presidente della Fratellanza, bravo tecnico degli ostacoli, amministratore pubblico, Consigliere federale. E’ stato soprattutto Presidente della Federazione di Atletica Leggera dell’Emilia Romagna. Le parole erano le sue, testuali, interpretando in tempi lontani visione, coraggio e sentimento per un’idea di dirigente che andasse ben oltre la routinaria quotidianità ma costruisse orizzonti nuovi. Molto di oggi della Fidal Emilia Romagna è eredità di quegli anni, tra il 1981 e il 1988. Giorgio rivoluzionò il ruolo del Presidente regionale, comprese per primo, e forse tra i pochi, che una Federazione forte è tale se lo sono i Comitati Regionali.
Nello scrivere mi si accavallano ricordi personali. Allora gareggiavo e se ho imparato a rispettare, ammirare e volere bene alla mia Federazione, la FIDAL, lo devo a lui. Ammiravo in religioso silenzio, avevo 17 anni, il modo in cui si tuffava in mezzo a discussioni con Atleti (certo più anziani e smaliziati di me), Allenatori, Dirigenti. Un carica ed un entusiasmo che trasmetteva a tutti, non senza scatti d’ira memorabili. Rivoluzionò il Settore Tecnico della Fidal regionale, imposto sessioni di formazione, inventò i raduni estivi, primaverili, invernali, inventando meeting e campionati sulla costa Romagnola. Ricordo i soggiorni a Lloret de Mar in Spagna e a Brunico in Alto Adige quando ancora il calcio nemmeno sapeva cosa fosse la preparazione atletica. Aver vissuto quegli anni, respirato quell’aria, mi ha aperto la mente, fatto intravvedere la forza insita nel nostro sport. Un privilegio ! Quanto Giorgio ha creato, circondandosi di collaboratori e collaboratrici formidabili era vanto e invidia in tutta Italia. E se oggi, non senza ragioni, c’è una avanguardia culturale, un primato organizzativo dell’Atletica dell’Emilia Romagna, una dedizione alla formazione, agli studi, all’aggiornamento è perché allora si crearono quelle premesse. In larga parte lo dobbiamo a lui. “..dobbiamo consolidare i risultati ottenuti e migliorarne ancora la qualità. Ma so bene che questo ulteriore obiettivo passa attraverso un’elevata tensione propositiva ed una circolazione di conoscenze ed idee…” Ancora: “L’obiettivo quindi è un Federazione strettamente collegata con le realtà decentrate dirigenziali, in stretto rapporto con le Società”…” Sono passaggi di incredibile attualità tratti dall’editoriale che Giorgio vergò per il n.1, Anno 1, dicembre 1987 di Sprint, la rivista del Comitato Regionale, ultima sua creatura, che qui allego e che invito a leggere. Per molti sarà un ritrovarsi, per altri un conoscere. Il miglior omaggio a Giorgio.
Alberto Morini
Presidente FIDAL Emilia Romagna
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