Lanci lunghi: Bona vince il duello con Chiusole

12 Febbraio 2023

A Trento ottima riuscita della fase regionale del Campionato Italiano Invernali di Lanci Lunghi: nel disco interessante sfida tra i due portacolori del Lagarina Crus Team

Sfida oltre i 40 metri nel disco, sabato pomeriggio a Trento per la prova regionale dei Campionati Italiani Invernali di Lanci Lunghi: il moriano Giacomo Bona e l’altro bagarino Alberto Chiusole - entrambi portacolori del Lagarina Crus Team - si sono sfidati colpo su colpo in pedana, con Bona capace di prendere la leadership solo all’ultimo lancio grazie ad un 42,17 che ha superato il 41,55 trovato dal compagno di club al quarto tentativo. Un duello vibrante che ha calamitato l’attenzione degli oltre 60 lanciatori pronti ad animare il pomeriggio proposto dallo stesso Lagarina Crus Team, società che ha salutato - tra gli altri - anche il successo di Andrea Barozzi nel martello con 42,70. Al femminile va segnalato nel disco il successo della nonesa Milena Tabarelli (Atletica Valli di Non e Sole) con 36,70 mentre la fiemmese di casa nell’Alto Garda Gioia Giacomelli (Atletica Alto Garda e Ledro) ha inaugurato la nuova stagione nella categoria under 18 vincendo la prova under 20 con un concorso in crescendo culminato con il 32,77 del sesto turno di lanci, per superare l’altoatesina Caroline Puntaier (31,90) e la nonesa Luna Chiesa (Atletica Valli di Non e Sole, 31,48).

Sempre tra le under 20, successi sudtirolesi nel martello (32,52 per Puntaier) e nel giavellotto (38,88 per Alessia Goffi) mentre al maschile il successo nel disco è andato al vicentino figlio d’arte Pietro Dal Soglio, autore di un eccellente 49,66 per precedere il trentino Daniele Baldessari (Us Quercia Trentingrana, 35,56) ed il tionese Sebastian Santoni (Atletica Tione, 34,64). Nel martello, i colori gialloblù del Lagarina Crus Team sono tornati sul gradino più alto del podio grazie al sedicenne Lorenzo Simonetti (30,68) con l’altro figlio d’arte Jakob Göller a primeggiare come atteso nel giavellotto, piazzando subito due bordate oltre i 51 metri (51,24 e poi 51,46) per chiudere la pratica sotto lo sguardo del padre e allenatore Hubert, unico in pedana nella sfida assoluta in cui ha fornito un perentorio 60,75.

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