Larissa Iapichino 6,30 nel lungo di Ancona

09 Febbraio 2019

La saltatrice azzurra centra il secondo titolo indoor di fila ai Campionati Italiani Allievi. Successi nei 60 metri per Melluzzo (6.81, secondo di sempre) e Mogliani Tartabini scesa a 7.56

di Nazareno Orlandi

Larissa Iapichino firma uno dei principali risultati della prima giornata dei Campionati Italiani Allievi indoor di Ancona illuminati dalla migliore prestazione nazionale nei 400 di Lorenzo Benati. L’azzurrina conquista il titolo del lungo con la misura di 6,30, seconda prestazione al coperto in carriera dopo il 6,36 dello scorso anno e terza misura in assoluto considerato il 6,38 del 2018 all’aperto. Per la figlia d’arte Larissa (mamma Fiona May, papà Gianni Iapichino) anche un ultimo turno da 6,29 e in precedenza altri due salti da 6,19 e 6,17. Nei 60 la vittoria al maschile è per il siciliano Matteo Melluzzo (Milone Siracusa) che con 6.81 diventa il secondo allievo italiano di sempre, nella finale che perde a metà gara per infortunio il favorito Federico Guglielmi. Tra le donne la reginetta dello sprint è la marchigiana Melissa Mogliani Tartabini (Atl. Recanati) che si migliora di un centesimo e scende a 7.56.

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LUNGO: LARISSA PIÙ FORTE DELLA FEBBRE - Larissa riparte da qui. Da un 6,30 trovato al primo salto e già decisivo per il secondo titolo italiano di fila nel lungo indoor, ma con la ritmica della rincorsa ancora molto migliorabile: “Dopo una settimana di febbre e virus sono arrivata qui ad Ancona. Pensavo di non esserci e invece è stata una bella gara - commenta l'atleta allenata da Gianni Cecconi e Ilaria Ceccarelli - Ho lasciato qualche centimetro di troppo, una ventina. Ho un tantino tagliato la rincorsa. Nel 6,29 ho regalato meno e sono contenta perché è stata la prova del nove e ho capito come devo gestire alcune situazioni”. Le avversarie restano sotto i sei metri e sul podio balza già l’ex cadetta Greta Brugnolo (Atl. Riviera del Brenta), campionessa italiana del pentathlon a Rieti 2018, oggi 5,95 per aggiungere altri 12 centimetri alla propria scalata verso i 6,00. Ed è terza Anna Costella (Atl. Brugnera Friulintagli) anche lei cresciuta di sette centimetri (5,83).

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MELLUZZO VERSO IL RECORD - Era un judoka. Adesso è il secondo allievo più veloce d’Italia al coperto: Matteo Melluzzo, che prima d'oggi era accreditato di 6.90, si gode la felicità per il titolo dei 60 metri e per il 6.81 con cui scala le liste alltime fino al secondo posto con un tempo che soltanto Federico Guglielmi è riuscito a correre il 13 gennaio (6.78). Quello stesso Guglielmi che a metà della finale, di fatto, smette di correre e arriva al traguardo quasi al passo. Fa festa il siracusano della Milone, per la soddisfazione del papà ex sprinter Gianni che è pure il coach di questo fusto da 1.87 per 78 kg, capace nella scorsa stagione di sfoggiare un interessante 10.46 ventoso a Livorno (+2.4) nei 100 metri. “Ci riproverò quest’anno”, promette a caldo dopo l’assolo con cui piega il bronzo dei 100 dell’Eyof di Gyor 2017 Enrico Sancin (Trieste Atletica), 7.00, e la novità Nazareno Sacchetto (Fiamme Oro), 7.02 dopo il PB di 6.93 della semifinale.

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MOGLIANI TARTABINI IN CASA - La dedica è per le amiche e compagne di squadra, per la nonna, per la famiglia tutta. Melissa Mogliani Tartabini (Atl. Recanati) trionfa in casa, lei che è di Potenza Picena in provincia di Macerata, non così lontano dal Palaindoor dove oggi stampa un 7.56 che vale un progresso di un centesimo e il primo titolo italiano in carriera. Per tutto il giorno non si risparmia, apre in batteria con 7.63 e prosegue con il 7.61 della semifinale. Il suo tecnico Alessandro Rovati l’ha portata dal secondo posto dello scorso anno al successo odierno davanti a una Martina Guizzon (Ga Bassano) che muove un bel passo in avanti (7.67) e ad Alessia Gatti (Atl. Lecco Colombo Costruzioni), 7.75 dopo il il 7.72 PB della semifinale.

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Matteo Melluzzo (foto Montesano/FIDAL)


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