Lazio azzurro agli Europei: ''Giochiamo in casa''

06 Giugno 2024

Jacobs, Palmisano, Furlani e Ali lanciano gli Azzurri per Roma 2024: le loro voci alla vigilia delle gare nelle conferenze tra Salone d'Onore del Coni e Casa Atletica Italiana

Roma abbraccia l’Europa e i suoi azzurri. Si prepara a una settimana di gare da brivido con i Campionati Europei. A lanciare le competizioni (qui tutto sui laziali) una doppia conferenza stampa: nel Salone d’Onore del Coni al Foro Italico (quella di European Athletics con, tra gli altri, Marcell Jacobs e Antonella Palmisano) e a Casa Atletica Italiana alle Officine Farneto (con Mattia Furlani e Chituru Ali). In particolare, in quella del Salone d’Onore del Coni, presente in platea anche il presidente di FIDAL Lazio, Fabio Martelli, per rappresentare il movimento dell’atletica laziale e romana che segue con partecipazione ed emozione. Tra le voci delle conferenze della vigilia anche quattro dei 21 laziali in gara.

Marcell Jacobs (in pista sabato alle 21.10 nelle semifinali) sarà al via da campione in carica sui 100 metri: “Roma è una città importante per me: qui ho costruito la mia medaglia olimpica, voglio restituirle qualcosa. Ho cambiato allenatore, ho cambiato gruppo di allenamento, ho cambiato vita: il 2023 è stato molto complicato, mi ha fatto capire che c’era tanto da cambiare. Sono molto fiducioso per il 2024. La programmazione è incentrata sui Giochi, ma sono molto felice di gareggiare qui: per prima cosa voglio correre con il sorriso e convertire la pressione in energia. Il tempo? Stiamo lavorando sulla tecnica: quando vado sui blocchi penso ancora tanto, quando metterò insieme i pezzi uscirà anche un crono importante.

Voglio dare il massimo per tutti gli italiani”.

Sabato, direttamente in semifinale (ore 21.10) come Marcell Jacobs, esordirà Chituru Ali nei 100m: “Sono carichissimo - il pensiero del comasco di casa a Castelporziano - non è il mio primo Europeo, ma a Roma avrò un’energia diversa rispetto a Monaco. A livello cronometrico (10”06 e 10”01 ventoso, ndr) sono migliorato ma non quanto vorrei. In questi Europei si vedrà tutta la mia ‘fame’ agonistica: non mi nascondo, il sogno è vincere, come per tutti. La finale europea e i Giochi olimpici di Parigi sono le gare giuste in cui provare a scendere sotto il ‘muro’ dei 10 secondi netti. Avere Marcell tra gli avversari? Se va forte aiuterà anche me a correre più forte. L’assenza degli atleti ‘top’ britannici? Sono un agonista, avrei preferito ci fossero”.

Venerdì alle ore 12.55 sarà in pedana, per la qualificazione del salto in lungo, il primatista mondiale Under (con 8,36) Mattia Furlani: tra gli avversari ci sarà pure l’olimpionico greco Miltiadis Tentoglou che lo batté (a parità di miglior misura) lo scorso 2 marzo ai Mondiali indoor. “Miltiadis è il campione, io sono quello che vuole prendergli il trono: sfidarlo è eccitante, è lui ad avere qualcosa da perdere. Salterò nello stadio dove gioca la mia squadra del cuore (la Roma, ndr): la pedana di gara è impressionante e risponde alla grande, la rincorsa andrà gestita per sfruttarla al meglio, ma la cosa più bella sarà avere il pubblico vicinissimo a noi saltatori, che quasi “gareggerà con noi”. Fondamentale nella mia crescita è costruirsi un team affiatato alle spalle: nulla può essere lasciato al caso e tutti i “mattoni”, dagli aspetti medici al fondamentale supporto federale, contribuiscono a costruire il grande risultato.

Sarà un’estate intensa, che tra Europei e Olimpiadi mi vedrà affrontare pure l’esame di maturità. Il Mondiale Under 20? Non ho ancora deciso, ci sono due tappe di Diamond League concomitanti, mi piacerebbe qualificarmi alla finale di Bruxelles”.

“Vibrazioni positive” è il concetto espresso da Antonella Palmisano, impegnata venerdì (ore 18.35) nella 20 km di marcia in cui è campionessa olimpica: “Giochiamo in casa, nello stadio in cui Pietro Mennea, pugliese come me, fu assoluto protagonista agli Europei del 1974. Avere l’energia del pubblico sarà importante. L’infortunio di tre anni fa mi ha fatto capire di avere una forza dentro che non conoscevo: reagire mi ha fatto ritrovare la gioia di marciare e di mettermi in gioco, voglio alzare ancora l’asticella”. La parola “asticella” ha ovviamente destato un sorriso a capitan Tamberi, che ha proposto alla marciatrice di misurarsi nel salto in alto trovando la pronta risposta (sempre con il sorriso) di ‘Nelly’: “Però dopo ti vogliamo vedere sui 5 km di marcia”.

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Marcell Jacobs e Antonella Palmisano


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