Le maratonete in conferenza stampa



Queste in sintesi le dichiarazioni delle atlete impegnate domenica 2 settembre nella maratona ai campionati del mondo (alle 07.00 in Giappone, 1.00 in Italia). Deborah Toniolo, Giovanna Volpato, Anna Incerti e Lucilla Andreucci hanno preso parte alla conferenza stampa odierna tenutasi nella sede di Casa Italia Atletica ad Osaka. Deborah Toniolo “Non voglio nascondere l’emozione di essere qui, per me è la prima maratona mondiale. E’ stata una stagione particolare, sempre a rincorrere una condizione che non arrivava. Sto bene, mi sono allenata con tranquillità assieme alle altre ragazze e sappiamo tutte che domenica sarà una gara non facile nella quale le condizioni climatiche non ci aiuteranno. Sarà necessario partire con prudenza per capire strada facendo come regolarsi. La Coppa del mondo? E’ uno stimolo per tutte ad arrivare più avanti possibile. Difficile fare previsioni, sarà una gara aperta dove potrà succedere di tutto”. Giovanna Volpato “Devo confessare che sono emozionata anche io nonostante abbia corso due maratone europee ed una mondiale. Sarà una gara molto particolare, per quanto mi riguarda andrò al via con un piccolo problema sotto il tallone ma partirò fiduciosa. Anche io penso ad un atteggiamento iniziale di prudenza e poi, pure in funzione della Coppa del mondo, i conti si faranno alla fine. Non credo che la gara femminile, senza particolari lepri, possa influenzare il mio risultato finale. A Parigi 2003 ho fatto il personale correndo dal primo metro da sola. Se stai bene riesci ad andare forte lo stesso, anche senza compagnia”. Anna Incerti “Voglio subito svelare un piccolo aneddoto. Prima di partire ho parlato con Stefano Baldini che mi ha detto al telefono: «Anna, non hai nulla da perdere, vai ad Osaka e divertiti facendo il meglio che puoi». Ecco, io cercherò di ascoltarlo, tenterò di fare il meglio che posso con la consapevolezza che sarà una maratona particolare. Partirò con la Toniolo, negli ultimi due mesi ci siamo allenati insieme e dunque c’è un buon affiatamento”. Lucilla Andreucci “Sono felice di essere qui, per me è il coronamento di una carriera. Arrivo ad Osaka con una storia diversa dalle altre, ho 37 anni e questa esperienza ha un valore infinito. La vera difficoltà si sentirà in gara, del resto le esperienze di sofferenza di Bourifa e Rigaudo non ci hanno incoraggiato. Siamo quattro atlete con quattro storie e situazioni tecniche diverse. Abbiamo fatto dei test prima di partire e dunque ognuna avrà il suo ritmo ma dovessimo trovarci lungo il percorso ci sarà certamente solidarietà nella fatica. Certo, partiremo con tempi più alti rispetto a quelli italiani. Arrivare prima ci è servito per capire quella strana sensazione che crea l’umidità ed abbiamo potuto prendere maggiore confidenza con il clima. I Giochi Olimpici? Parlo io perché mi sento fuori dalla mischia: la gara può essere un buon test in vista di Pechino perché le condizioni climatiche saranno simili, è chiaro che le Olimpiadi rappresentano il sogno nel cassetto di tutti gli atleti”. Lucio Gigliotti (Responsabile maratona) “Abbiamo stabilito una regola che vale anche per le ragazze: chi arriva tra le prime 12 avrà staccato il biglietto per Pechino. E’ chiaro che poi dovrà essere valutata l’efficienza, lo stato di salute e la preparazione ma in linea generale diciamo che l’atleta avrebbe già un piede in Cina. Possiamo dire che potrebbe iniziare un percorso verso Pechino come lo era per Bourifa”. Giovanni Esposito File allegati:
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