Le medaglie degli atleti E.R. ai Giochi Olimpici (parte 3)

09 Agosto 2016

Concludiamo la serie degli articoli delle medaglie olimpiche degli atleti emiliani con l'oro di Stefano Baldini nella maratona ad Atene 2004.

Non ci eravamo dimenticati, passando dalla medaglia di bronzo di Giovanni De Benedictis nella marcia 20 km nel 1992 a Barcellona al titolo olimpico di Alex Schwazer nella marcia 50 km a Pechino 2008, che in mezzo, ai Giochi Olimpici di Atene nel 2004 c'è stata per noi forse la medaglia d'oro più bella, perchè l'abbiamo vissuta insieme (almeno per chi ha oggi da 20 anni in su) e poi perchè è arrivata da un atleta nato nella nostra regione, che l'abbiamo visto gareggiare e vincere nelle nostre gare in Emilia Romagna e che praticamente ha sempre militato per una società emiliana (la Corradini Rubiera).

Ricordiamo la medaglia d'oro di Stefano Baldini, riproponendo l'articolo scritto da Alberto Montanari, allora presidente della Fidal Emilia Romagna, nel nostro sito che, pure ancora giovane, aveva compiuto già i suoi primi anni di attività.

STEFANO BALDINI CAMPIONE OLIMPICO

E' incredibile, è incredibile ciò che abbiamo visto stasera, siamo stati testimoni di una fantastica leggenda! Stefano Baldini è campione olimpico di maratona, Stefano Baldini ha vinto la medaglia d'oro alle Olimpiadi. Stefano è un ragazzo dei nostri, è nato nella nostra regione, si è allenato sulle nostre strade, ha sempre corso per una nostra società. E oggi questo nostro atleta, che abbiamo visto crescere e macinare chilometri, lo abbiamo visto tagliare il traguardo da vincitore alle olimpiadi. Ma quando mai ci accadrà ancora? L'urlo che ci è uscito dal petto è stato inferiore solo al suo, quando ha sentito quella fascia azzurra cingergli la vita. E nel suo urlo liberatorio abbiamo visto tutta la sua grinta, la carica e anche un poco di rabbia accumulate durante una lunghissima e fortunata carriera, che tuttavia è stata anche costellata di momenti difficili. Momenti che lui ha sempre saputo superare con tenacia esemplare.
E' stata una gara entusiasmante, combattuta sul filo di un intelligenza tattica notevole, quella bravura e accortezza che ha sempre contraddistinto Stefano. Sapevamo che stava bene, che era partito in piena forma, ma non osavamo sperare. E invece, chilometro dopo chilometro, lo abbiamo visto sempre più convincente, anche quando ha preferito non rispondere all'attacco del brasiliano Lima. Stefano ha corso prima con gli occhiali abbassati, per poi alzarli sulla fronte; abbiamo sempre avuto l'impressione di vederlo tranquillo. Nella prima parte della gara abbiamo avuto l’impressione che lo fosse troppo, ma in realtà è stato solo accorto. E poi, negli ultimi 10 chilometri, quell'allungo che gli ha permesso di regolare il primatista del mondo Paul Tergat, gradualmente, senza strappi ma con cadenza inesorabile. Stefano si è sempre mantenuto freddissimo, tanto da perdere qualche decimo per bere anche al 40 chilometro. Quando lo abbiamo visto afferrare quella bottiglia abbiamo definitivamente capito che stava bene! E’ stato inevitabile chiedersi cosa stava sentendo in quel momento ed era bellissimo pensare che potremo fra pochi giorni chiederglielo.
L'ultimo giro, per noi che eravamo seduti davanti al televisore, è stato un apoteosi. Non ci sembrava vero, e forse, chissà, non sembrava vero neppure a lui. E poi il traguardo: Stefano ha vinto, è incredibile che possa accadere un evento così bello.

Era il suo sorriso che si è aperto a pochi metri dall’arrivo, quel sorriso che abbiamo visto tante volte. Era il suo quel pugno chiuso alzato verso l’alto, mentre le gambe ancora correvano a ritmi da maratona olimpica. Quel pugno che è una rivalsa fortemente voluta contro tutti gli infortuni, le incertezze piccole e grandi che caratterizzano la vita di tutti gli atleti. Non si può dire che la sorte sia stata benevola con Stefano Baldini, chi lo conosce sa cosa ha saputo superare.
Il trionfo di Stefano è anche quello di chi in lui ha creduto e su di lui ha saputo scommettere. E’ il trionfo del suo tecnico, Luciano Gigliotti, ma è soprattutto il trionfo della sua società, in particolare dei fratelli Marco ed Emilio Benati, che a Stefano, non è retorica dirlo, hanno voluto tanto bene.
I tempi, in questo articolo che sto scrivendo a caldo, hanno poca importanza. Seguiranno altri servizi tecnici, che ci faranno capire come Stefano ha gestito la gara, in quale sezione di gara è stato più veloce. Ma cosa importa? Noi aspettiamo di vederlo a Rubiera, per vedere dal vivo un campione olimpico, per coltivare la speranza opportunista di toccare quella medaglia d'oro.
Grazie Stefano, grazie per esserti allenato anche per noi, per aver consegnato all'Emilia Romagna questa soddisfazione indescrivibile. Grazie per aver dimostrato che l'atletica è anche e soprattutto passione, è capacità di stringere i denti. Grazie per averci dimostrato che le favole e leggende esistono! Grazie anche ad Alberico di Cecco, alfiere dei Carabinieri, giunto nono in una gara che ha saputo gestire alla grande anche lui.

Ordine di arrivo della Maratona
Olimpiadi di Atene - domenica 29 agosto 2004

1° Stefano BALDINI (ITA)
2° Mebrahtom KEFLEZIGHI (USA)
3° Vanderlei LIMA (BRA)
9° Alberico DI CECCO (ITA)
52° Daniele CAIMMI (ITA)


Alberto Montanari

Riproponiamo anche alcune statistiche su Stefano Baldini, aggiornate al 2004, che erano a corredo dell'articolo della gara.

La carriera atletica di Stefano Baldini (parte prima): le prestazioni su pista

La carriera atletica di Stefano Baldini (parte seconda): le vittorie e i piazzamenti principali

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I precedenti articoli "olimpici" pubblicati nei giorni scorsi nel nostro sito:

Le medaglie degli atleti della Emilia Romagna alle Olimpiadi (parte 2)

Le medaglie degli atleti della Emilia Romagna alle Olimpiadi (parte 1)

San Marino alle Olimpiadi

A Rio i Carabinieri La Rosa e Giupponi

Ayo Folorunso: dalle gare cadette di Modena a Rio

La prima parte di carriera atletica di Margherita Magnani

Giorgio Rizzoli

 




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