Legnante: "A Firenze voglio fare ancora meglio"
In una giornata di gare decisamente ricca di eventi, il risultato tecnico più rilevante è costituito dai 18,50 della Legnante nel peso: “E’ sempre così, basta un buon risultato nelle corse e risultati come il mio passano in secondo piano. Ormai ci sono abituata”. Cosa ingiusta per un progresso stagionale di oltre mezzo metro, davvero inusuale nel getto del peso. La campana (17,33, 18,50, nullo, 17,79, nullo, nullo) ha accolto questo risultato come una liberazione: “Era ora, era da tempo che stavo bene, aspettavo solo la gara giusta. In allenamento non vado mai oltre i 17,70, sono un’agonista. Il fatto che questa misura sia arrivata una settimana prima della Coppa Europa mi dà una forte carica, spero di ripetermi e fare anche qualcosa meglio, d’altronde se faccio il paragone con quando ho fatto il record italiano (18,92) sto molto meglio adesso”. La gara del martello femminile ha regalato un finale scoppiettante: la Balassini (Cus Bologna) ha dovuto respingere proprio all’ultimo lancio l’attacco della Claretti (Fondiaria) che aveva avuto l’ardire di superarla con un lancio di 67,19 metri. La Balassini ha trovato così una bordata conclusiva di 68,66, terza sua prestazione stagionale: “La misura è largamente inferiore a quelle che ottengo in allenamento, l’unica cosa che mi soddisfa è il fatto di aver vinto all’ultimo lancio, significa che di testa ci sono. Ora mi serve l’abitudine alle gare, sperando che in Coppa Europa possa ripetere quello che faccio in preparazione, credo di valere un paio di metri in più”. Simona La Mantia (Cus Palermo) ha dominato il triplo con 14,51 ventoso, stracciando la senegalese Ndoye (Fondiaria Sai), dimostrando soprattutto un’acquisita costanza su misure importanti. A Cesenatico la siciliana è andata tre volte oltre i 14,30 (la sua serie: 14,15, 14,30, 14,51, 14,33, passa, passa): “E dire che non avevo praticamente potuto provare la pedana, avevo fatto solo una rincorsa. Il fatto di essere costante su queste misure mi dà fiducia, so che il personale posso ritoccarlo in qualsiasi momento. Ora vorrei aggiungere domani una bella gara nel lungo, magari andando oltre il mio record di 6,48, poi penserò ai Tricolori e al Golden Gala, credo che per la Coppa Europa il posto sia della Martinez”. Nel frattempo l’italocubana (Assindustria) è stata battuta a sorpresa nel lungo, dove ha toccato i 6,31, finendo a tre centimetri dall’ucraina Melnichenko (Assi Banca Toscana). Per molto tempo, finita la gara dell’asta, Giuseppe Gibilisco (Fiamme Gialle) è rimasto sotto il gazebo riservato agli atleti. Da solo. A meditare su una giornata storta. C’è voluto tempo per strappargli quelle poche parole necessarie per capire una sconfitta inattesa: “Ho avuto il vento contro in tutti e tre i tentativi a 5,60, era praticamente impossibile saltare. L’argentino Chiaramiglio lo conoscevo di fama, è un ragazzo promettente, ma sono io che non riesco a trovare una giornata giusta, peccato perché fisicamente e tecnicamente sto bene. Il fatto è che aspettare oltre un’ora per entrare in gara non mi facilita”. Le prove sugli ostacoli alti hanno premiato i favoriti, ma in maniera diversa: la vittoria sui 110 maschili di Giaconi (FF.GG.) era preventivata, ma il finanziere ha avuto un’indecisione a metà gara che lo ha rallentato. Il 13.81 finale non rispecchia le sue attuali condizioni di forma. Diverso il discorso per Veronica Borsi (Fondiaria Sai) che pur non ritoccando il proprio personale (ha chiuso in 13.52) ha dato un’altra dimostrazione di personalità e di ottima tecnica, tracciando la concorrenza. Sarà da seguire con attenzione ai prossimi Europei Juniores. Gabriele Gentili Nella foto: Assunta Legnante prima nel peso (Omega/Fidal) File allegati:
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