Lettera di Commiato del Presidente Pettarin
08 Dicembre 2020Di Guido Germano Pettarin
Mentre sono in corso le procedure per il rinnovo delle cariche regionali della FIDAL FVG, mi sento in dovere di rivolgermi al mondo della Atletica Leggera del Friuli-Venezia-Giulia per ricordare gli anni trascorsi e ragionare sul futuro che abbiamo di fronte.
Ho deciso di non ricandidarmi e di chiudere la mia avventura alla testa della Fidal FVG e non è stato difficile decidere di non ripresentarmi alle elezioni per il Presidente Regionale FVG della FIDAL.
Ciò grazie alla lungimiranza della nostra federazione che da tempo ha varato una importante profonda ed innovativa riforma statutaria che, tra le altre cose, prevede proprio un limite di tre mandati consecutivi per I Presidenti Regionali. Questo limite io l’ho raggiunto e, naturalmente, mi inchino alla norma, che condivido appieno e di cui ho totale rispetto.
Norma che, infatti, non è campata in aria e che fotografa situazioni reali. Personalmente ritengo che dopo tre mandati di Presidente Regionale, un mandato di Vicepresidente Regionale ed un mandato da Componente il Comitato Regionale, sia venuto il momento di passare il testimone al prossimo frazionista che, di certo, correrà a perdifiato verso il traguardo.
Sono soddisfatto dei risultati conseguiti, insieme a tutti Voi, durante i miei mandati.
Abbiamo aumentato i numeri dei tesserati, abbiamo registrato risultati sportivi di eccellenza dagli atleti e dalle atlete del nostro territorio, abbiamo avuto successo in manifestazioni sportive di ribalta nazionale ed oltre, abbiamo assicurato il pareggio di bilancio. Potevamo fare certo di più, ma altrettanto certamente abbiamo fatto abbastanza bene.
L’orgoglio più grande è quello di aver accompagnato verso il loro futuro tanti ragazzi e ragazze ed in particolare aver condotto per mano, tra gli altri, un talento grandissimo alla ribalta che gli potrà dare le soddisfazioni che merita.
Non ho potuto centrare l’obiettivo di organizzare i giochi del mediterraneo (per l’atletica) al Grezar di Trieste. Ma dopo i bellissimi campionati italiani assoluti che abbiamo gestito nella vera e propria capitale della cultura sportiva che è Trieste, era necessario più tempo per passare alla ribalta internazionale.
Poco male: lo farà chi mi succederà, ci spero proprio.
E ci spero in particolare alla luce della qualità delle candidature che sono pervenute per i rinnovi delle cariche federali. Sono convinto che tra esse vi è il Presidente giusto per la atletica 3.0 del FVG. Non ho dubbi in proposito.
La pandemia pesa moltissimo sullo sport e sulla Atletica. Ma oltre alle grandi difficoltà causate dal virus vi sono, nel nostro movimento, almeno due importanti ulteriori criticità. Una infrastrutturale: dobbiamo recuperare all’utilizzo i troppi campi di atletica dismessi o sottoutilizzati che si trovano nella nostra Regione.
Una comportamentale: dobbiamo permeare la scuola di ogni ordine e grado. Solo collaborando con la Scuola potremo fare la nostra proposta educativa e formativa a tutti i ragazzi e le ragazze e condurre, chi di loro vorrà, sui campi di atletica.
Alla luce di questo mi piacerebbe molto veder realizzato, in futuro, anche lo sviluppo della collaborazione tra FVG Slovenija e Carinzia, affinché si imponga un movimento atletico transregionale europeo che, ne sono convinto, solo noi del FVG possiamo, sui territori a Nord Est d'Italia, far fiorire.
Da appassionato resterò sempre accanto al mondo dello sport e dell’atletica.
Da dirigente sportivo mi metterò a disposizione della Fidal, ai diversi livelli, pronto - se servirà - a collaborare in ogni modo ritenuto utile.
Ma, soprattutto, continuerò a fare il tifo, sempre e comunque, per Noi dell'Atletica, la Regina degli Sport.”
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