Lo sprint scalda i motori
19 Febbraio 2012di Raul Leoni
Velocisti protagonisti in avvio di giornata ai Giovanili Indoor di Ancona. In attesa dei verdetti serali, lo sprint accende le sfide del settore juniores tra Cellario, Galbieri, Pino e il neo 18enne Desalu, in campo maschile, mentre al femminile l'assenza di Anna Bongiorni rimescola le carte nel confronto tra l'argento europeo della 4x100 Irene Siragusa e la favorita Judy Ekeh. Dopo il titolo nel lungo, Ottavia Cestonaro fa doppietta nel triplo sfiorando il suo primato italiano (12,88), davanti alla rivelazione Jasmine Al Omari (12,62, sesta allieva di sempre). Il tricolore del peso all'allieva Ilaria Mezzalira (13,65) e allo junior campano Antonio Laudante (17,63).
LE GARE DELLA SECONDA GIORNATA (mattina) [SEGUICI su Facebook - Twitter - YouTube]
60m A/M (batterie) – Partecipazione folta, ma situazione non facile da decifrare: forse il maggior impatto, in questo primo approccio alla pista, lo offre il campione in carica degli 80m cadetti Gabriele Gargano (7”13). Il miglior tempo del turno (7”11) è però di Giuseppe Serrone, barese di Giovinazzo allenato da Francesco Alborè (e per questo triplista d’elezione), che ieri si era migliorato anche nel lungo con 7.01 insidiando la vittoria dell’italo-cubano Harold Barruecos. Altri risultati da appuntare, 7”12 e 7”14 nella 1^ batteria da parte di Luca Antonio Cassano e Marco Gianantoni e il 7”17 dell’ex campione dello sprint cadetti Jacopo Spanò (tricolore sugli 80m a Cles 2010).
60m J/M (batterie) – In mattinata sembra che tutti giochino un po’ a nascondersi, rientra un po’ nel gioco delle parti. Tra apparenti rullate sul rettilineo e le solite frenate di circostanza, il cronometro premia al momento Giovanni Galbieri: non che il 6”97 del bronzo mondiale allievi di Bressanone riesca a dire più di tanto. Il più festeggiato è però Eseosa “Fausto” Desalu, il nigeriano di Casalmaggiore che oggi entra nella maggiore età e ieri ha ricevuto il saluto del suo sindaco come viatico alla nuova cittadinanza: per lui 7”02, come pure per il rientrante Alessandro Pino. Poco più dietro la coppia dei velocisti dei Mondiali allievi di Lille, gli emiliani Lorenzo Bilotti (7”04) e Giovanni Cellario (7”05). Forse un po’ in ritardo di condizione il campione uscente degli allievi Giacomo Isolano, 7”05 anche per lui. Prima prova d’appello nelle semifinali di metà giornata.
60m A/F (batterie) – Anche qui le batterie diventano per le migliori un passaggio obbligato verso le semifinali.
Oltre a Martina Favaretto (7”75), già abituata ai podi tricolori di categoria, la rivelazione di giornata è la lombarda (di Monza, ma nata a Siena) Arianna Bettin: l’allieva dell’ex velocista azzurra Elena Sordelli scende a 7”77 e mette un po’ in ambasce il resto delle pretendenti al titolo. Tra le qualificate anche Ilenia Vitale, migliore 400ista della categoria nella passata stagione, che qui ha accorciato il tiro.
60 m J/F (batterie) – La prova perde una protagonista già alla vigilia, perché Anna Bongiorni – vittima in settimana di un problema muscolare – decide di non rischiare: e, a questo punto, sembra in dubbio anche per il triangolare di Val-de-Reuil. Ma le batterie propongono ugualmente un cast di tutto rispetto: ovviamente le due italo-nigeriane Judy Ekeh (7”52) e Jennifer Olekibe (7”66), ma anche l’unica reduce presente della staffetta d’argento di Tallinn Irene Siragusa (7”59 per la ragazza di Colle Val d’Elsa) e la novità stagionale Elisa Pàiero, seguita all’Atletica Brugnera dall’ex eptatleta Mara Nespolo. Appena a ridosso, la vincitrice dei 60hs nella passata edizione, Roberta Albertoni.
Peso A/F (finale) – Il peso della categoria torna indietro, dai canonici 4kg ai 3kg voluti quest’anno dalla Iaaf, e le carte tendono a rimescolarsi: Ilaria Mezzalira, che a Varese preferisce coltivare gli ostacoli e magari le prove multiple con il tecnico Bruno Pinzin, diventa così campionessa un po’ per caso. In ogni caso aveva conquistato la maglia tricolore della specialità anche da cadetta, a Cles nel 2010. La figlia d’arte romana Claudia Bertoletti, con in bacheca il titolo cadette di Jesolo 2011, resta ad una spanna. Poi due discobole, come Virginia Braghieri e Maria Antonietta Basile, azzurra lo scorso anno ai Mondiali di Lille. In finale anche la nigeriana di Torino Daisy Osakue, ieri protagonista degli ostacoli.
Triplo A/F (finale) – Decisamente un settore vivace, quello dei salti in estensione: con il ricordo degli emozionanti duelli con Francesca Lanciano nella passata stagione, è ancora Ottavia Cestonaro a piazzare la zampata vincente. La doppietta lungo-triplo non porta un nuovo miglioramento, ma la vicentina arriva a sfiorare il primato di categoria ottenuto un anno fa su questa pedana: 12.88 contro il 12.90 di allora.
E poi, dando ragione a chi invocava attenzione sulla coppia della Firenze Marathon dopo il lungo di ieri, si fanno vedere sia Jasmine Al Omari sia Benedetta Cuneo: la ragazzina fiorentina di padre giordano e seguita al Ridolfi da Leandro Mangani (già nazionale giovanile del triplo ai suoi tempi) segna con 12.62 la 6^ miglior misura di sempre per un’allieva, scalzando proprio la compagna di società Cuneo (campionessa cadette un anno fa a Jesolo).
60m A/M (semifinali) – Si iniziano a rivoltare le carte e il primo a scoprirle è l’ex campione italiano cadetti (di Cles 2010) Jacopo Spanò: per lui personale a 7”05, davanti al romano Gargano (7”08, tra l’altro successore del portacolori della Calvesi nell’albo d’oro degli 80 metri cadetti, a Jesolo 2011). In progresso (7”09) anche l’ex calciatore bolognese Marco Gianantoni, arrivato sui campi di atletica solo nel novembre 2010 dopo una carriera da prima punta col fiuto del gol con la maglia del Corticella.
60m J/M (semifinali) - Anche qui l’atmosfera si fa rovente, perché nella prima semifinale Giovanni Cellario (nuovo personale a 6”88) “osa” mettere il suo petto davanti a quello del favorito Giovanni Galbieri (6”93). Dopo l’arrivo, i due non si sfiorano nemmeno con lo sguardo. Il secondo degli allievi 2011, Lorenzo Bilotti, scalda anche lui i motori con 6”98. Nell’altra, Alessandro Pino ci tiene a lasciarsi alle spalle Eseosa Desalu e approfitta di una partenza non perfetta del ragazzo di Casalmaggiore: 6”91 per il vicentino, 6”96 per il neo-italiano. Sotto i 7” (personale a 6”98) anche il bresciano Piergiorgio Bianchini, che aveva solo accarezzato un anno fa la partecipazione ai Mondiali allievi di Lille siglando comunque il “minimo” iridato sui 100 metri.
60m A/F (semifinali) – Stesse gerarchie fissate al termine del 1° turno, confermate dal cronometro perfino sul filo dei centesimi. E quindi resta Martina Favaretto in “pole” per la finale (7”74), con Arianna Bettin sempre più convinta dei suoi mezzi (ancora 7”77 per la novità di scuola Camelot). Due delle protagoniste uscite dalla rassegna cadette di Jesolo 2011, Chiara Rollini e Denise Rega, seguono appaiate a 7”79. Nessuna sorpresa in negativo: la rivelazione dei Tricolori outdoor di Rieti, Caterina Bagli, è dentro: come pure la veronese di origini domenicane Johanelis Herrera e la già citata specialista del giro di pista Ilenia Vitale.
60m J/F (semifinali) – Bel duello nella prima semifinale, con Elisa Paiero che scende a 7”60 sulla scia dell’argento europeo Irene Siragusa (7”56). Salva il posto in finale l’ex tricolore cadette e allieve Sandra Cellamare, mentre tra le escluse ci sono la neo-campionessa degli ostacoli Maria Paniz e due medagliate come Francesca Scapin (400m) e Giulia Liboà (sul podio del lungo nel 2011). Nella seconda si consuma il classico confronto tra Ekeh e Olekibe: la ragazza della Reggio Event’s viene a patti con il cronometro e avvicina i suoi limiti con 7”48, contro il 7”61 dell’altra nigeriana di stanza in Veneto (in maglia Valsugana). Tra le elette, la già menzionata campionessa uscente degli ostacoli Roberta Albertoni.
Peso J/M (finale) – Forse ci si attendeva qualcosa di più sul piano delle misure: Antonio Laudante. in ogni caso molto costante per tutta la serie - resta un metro abbondante al di sotto del suo personale e tanto gli basta per regolare i conti sul campione locale Lorenzo Del Gatto.
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