Londra: il jet Baker sfreccia due volte
21 Luglio 2018Nella prima giornata di Diamond League nella capitale britannica lo sprinter USA vince i 100 in 9.90. Fraser-Pryce di nuovo sotto gli 11 secondi in 10.98. Primati di Warholm sui 400hs (47.65) e Haroun nei 400 (44.07).
di Marco Buccellato
Nella prima giornata dei Müller Anniversary Games a Londra, undicesima tappa della IAAF Diamond League 2018, lo sprint è protagonista con i successi sui 100 metri dello statunitense Ronnie Baker che corre due volte 9.90 in poco più di un'ora, tra batteria e finale, e della giamaicana Shelly-Ann Fraser-Pryce, tornata dopo due anni sotto gli undici secondi in 10.98. Out l'annunciato protagonista Christian Coleman per un infortunio muscolare in riscaldamento. Il campione del mondo dei 400hs Karsten Warholm si migliora ancora e firma il nuovo record europeo under 23 in 47.65 (primato del meeting). Abdalleleh Haroun brilla sui 400 metri con un sontuoso 44.07, record nazionale del Qatar e secondo tempo asiatico di sempre. Sam Kendricks conquista l'ennesimo top-duel del salto con l'asta con 5,92 e prova senza successo il record americano a 6,05. Vincono anche lo statunitense di origine keniana Paul Chelimo sui 5000 metri con un bellissimo ultimo giro in 13:14.01, l'altra USA Shamier Little sui 400hs in 53.95, la keniana Lilian Kasait Rengeruk sui 3000 metri in 8:41.51, la britannica Shara Proctor nel salto in lungo (6,91) e la cinese Lyu Huihui nel giavellotto (65,54). In apertura di meeting, miglior prestazione mondiale all'aperto sui 3000 metri di marcia firmata dal britannico Tom Bosworth in 10:43.84 che ritocca dopo 28 anni il 10:47.11 di Giovanni De Benedictis stabilito a San Giovanni Valdarno il 19 maggio 1990. Domani, sempre dalle ore 15.00 alle 17.00 (diretta tv su Sky Sport Arena canale 203 Sky), la seconda giornata di gare con le azzurre Alessia Trost e Elena Vallortigara nel salto in alto e Yusneysi Santiusti sugli 800.
I 100 metri perdono l'annunciato protagonista Christian Coleman (infortunio muscolare in riscaldamento e chiamatosi fuori all'ultimo minuto), ma lo show è assicurato, in doppia esibizione batteria e finale, dall'alter ego a stelle e strisce Ronnie Baker. Il rocket statunitense offre un'ottima prestazione, soffrendo la gran condizione del britannico ex-anguillano Zharnel Hughes, imponendosi in 9.90 (0.1). Vicinissimi, Hughes (9.93), il sudafricano Simbine (9.94) e la vecchia conoscenza Yohan Blake (9.95). Sotto i 10 netti anche l'onnipresente Mike Rodgers e il nuovo arrivato nel club Tyquendo Tracey, entrambi a 9.98.
Grandi crono già nelle batterie: flash di Ronnie Baker sempre in 9.90 (0.2) nonostante una messa in moto alla camomilla ma con bellissima fase lanciata decontratta, su Simbine (9.93 di year best), Rodgers (9.96) e con la prima incursione sotto i 10 netti del giamaicano Tyquendo Tracey (9.96). Nella prima serie, warning di Zharnel Hughes in 9.97 (0.8) con il primo dei due rientri di giornata di Yohan Blake sotto i 10 secondi (9.99). Nell'inusuale veste di sprinter, l'ostacolista Andy Pozzi al personal best (10.44).
Il comeback di Shelly-Ann Fraser-Pryce, due volte olimpionica e tre volte iridata dei 100, che è felice come una debuttante per la sua prima vittoria in Diamond League dopo tre anni e il ritorno, efficacissimo per dinamica e rotondità, sotto gli undici secondi. La giamaicana scappa via negli ultimi 20 metri all'altra formidabile partente Dezerea Bryant e coglie il 10.98 (0.1) della rinascita. La statunitense è degna sparring-partner in 11.04, terza è l'altra giamaicana Jonielle Smith, al personale di 11.07.
Senza Samba a danzare tra gli ostacoli, a Karsten Warholm non poteva sfuggire l'occasione di assicurarsi il primo successo in Diamond League. Il norvegese campione del mondo lo fa alla grande, partendo sparato come di consueto e cedendo meno in rettilineo nonostante un'incertezza: il crono di 47.65 lo porta al terzo primato europeo under 23 ottenuto nel giro di un'estate, nuovo record nazionale, ormai a soli ventotto centesimi dal record europeo del francese Diagana. Distantissimo ma efficace, il turco ex-cubano Copello in 48.44 e l'irlandese Barr (48.99).
Abdalleleh Haroun disegna il rettilineo della vita sui 400 metri, raccogliendo via via l'acido lattico di chi è partito in quarta (Kirani James) e di chi voleva strafare. Il qatarino si mangia tutti e chiude con il record nazionale abbassato a 44.07, quarto crono dell'anno e seconda prestazione asiatica all-time, precedendo lo statunitense Paul Dedewo (altro personal best in 44.43) e proprio Kirani James (44.50). Largamente sotto i 45 secondi anche il botswaniano Thebe (44.54), l'altro qatarino e fenomeno dei 400hs Abderrahman Samba (44.62, personale disintegrato), l'inglese Hudson-Smith (record europeo stagionale) e il giamaicano Allen (44.72).
Due ore e mezza di salti con l'asta e Sam Kendricks, vincitore a 5,92 al primo assalto con due eccellenti prestazioni di Lavillenie e Duplantis (secondo e terzo con 5,86), trova la forza di provare i 5,97 (sbagliati) e poi addirittura i 6,05.
Niente da fare, ma l'orbita dei sei metri è nel futuro dello statunitense.
Non un crono epico (passaggio di 8:05 al terzo chilometro) ma un gran bell'ultimo giro nei 5000 metri maschili: alla campana del 400 finale, l'etiope campione del mondo Muktar Edris suona la sveglia al connazionale Yomif Kejelcha, che allunga e sembra poter controllare la situazione fino al sorpasso inflittogli da Paul Chelimo, vicecampione olimpico e bronzo iridato proprio a Londra, che scappa dall'ombra lunga di Kejelcha e vince in 13:14.01 su Edris (13:14.35) e Kejelcha (13:13.39)
Replica del verdetto di Losanna sui 400hs donne, dove la statunitense Shamier Little prevale ancora sulla giamaicana Janieve Russell, stavolta per un solo centesimo, 53.95 a 53.96. Terza l'olimpionica Muhammad in 54.86. Prestazione non all'altezza delle aspettative per Eilidh Doyle, candidata al podio europeo a Berlino, settima in 56.18. Lungo senza tripletta britannica ma col successo di Shara Proctor con una misura da medaglia, 6,91 (vento 0.2) davanti a Lorraine Ugen (6,88/1.2) e all'australiana Stratton (6,76/0.9).
Sfida del giavellotto alla numero uno delle specialiste in pedana, la cinese Lyu Huihui con 65,54, buono per prevalere di una manciata di centimetri sulla ceca Ogrodnikova (65,36, vicina al personal best), e sull'australiana Roberts (64,11). Sui 3000 metri donne (non DL) vince la favorita keniana Lilian Kasait Rengeruk in 8:41.51 di stretta misura sull'olandese Susan Krumins-Kuijken (8:41.83) e sulla statunitense Katie Mackey-Follett (8:44.47). Gara di buon livello con otto primati personali.
La riunione si è aperta con una migliore prestazione mondiale outdoor sui 3000 metri di marcia, firmata dal britannico Tom Bosworth in 10:43.84, che migliora dopo 28 anni il 10:47.11 di Giovanni De Benedictis stabilito a San Giovanni Valdarno il 19 maggio 1990, sostanzialmente pareggiato oggi anche dal secondo classificato, il sudafricano Lebogang Shange, in 10:47.08. La specifica "outdoor" è necessaria in quanto durante l'inverno lo stesso Bosworth aveva realizzato il miglior crono di sempre nella riunione indoor di Glasgow in 10:30.28. Lo scorso anno Bosworth stabilì, sempre ai Müller Anniversary Games di Londra, il world best sul miglio di marcia. Nelle altre gare a contorno, 45.65 di Dwayne Cowan sui 400 metri maschili riservati agli specialisti di casa, battuto Martyn Rooney (46.11).
VIDEO | HIGHLIGHTS DEL MEETING DI LONDRA (PRIMA GIORNATA)
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