Lungo britannico, rivalità e record
30 Aprile 2014di Giorgio Cimbrico
Il nuovo record britannico di salto in lungo, l’8,51 che Greg Rutherford ha offerto una settimana fa a Chula Vista, California, diventa un campo di battaglia e un terreno di discordia. A scatenare lo scontro, Chris Tomlinson, il giovanotto eternamente arruffato che proprio con il rosso Greg, campione olimpico in carica, divideva scettro e trono di primatista del Regno Unito con 8,35. “Ho visto il filmato su YouTube – dice Tomlinson – e mi sembra chiaro non si tratti di un salto legale. La prima cosa che ho notato è che non c’è plastilina sull’asse di battuta e che il piede di Rutherford va al di là di quattro, cinque centimetri. Un nullo, insomma. Il mio non vuole essere un attacco a Greg ma intende solo stabilire quel che è giusto e quel che è sbagliato”. La federazione americana ha risposto che il meeting di Chula Vista era una competizione ufficiale e che i risultati che ne sono scaturiti sono del tutto regolari, così come entro la norma era il vento che, al momento dell’exploit, soffiava 1,7 a favore.
“Non fosse stata una riunione con tutti i crismi dell’ufficialità, non vi avrei preso parte: non volevo rischiare di buttare un possibile exploit”, risponde Rutherford.
La realtà è che non è la prima volta che tra i due scorre ruggine. L’anno scorso Tomlinson, escluso dalla squadra britannica per i Mondiali di Mosca, disse che Rutherford era stato portato, anche se fuori forma, sotto la spinta dei media. E così viene il sospetto che al 32enne di Middlesbrough (che in carriera vanta un bronzo europeo e un argento mondale indoor) sia seccato aver perso un record di cui si sentiva depositario. Perché era stato proprio lui, con l’8,27 datato 2002, a migliorare, dopo 38 anni, il record britannico, l’8,07 che aveva consegnato al gallese Lynn Davies l’oro olimpico nella tempestosa giornata di Tokyo ‘64.
Nel 2007 Chris aveva allungato a 8,29 ma due anni dopo Rutherford lo aveva superato di un centimetro. La rivalità ha conosciuto altri capitoli quando (2011) Tomlinson si portò a 8,35 e Rutherford, poco prima dei Giochi di Londra, lo eguagliò costruendo la premessa alla sua vittoria olimpica. Se ci rifacciamo ad antiche lotte dinastiche che hanno segnato la storia inglese, secondo Tomlinson, Rutherford è un usurpatore. Nuova, lunga guerra delle rose in cantiere?
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