Mangione 51.10 a Madrid, seconda di sempre

21 Giugno 2024

La quattrocentista si migliora in Spagna, solo Grenot più veloce nella storia azzurra. Sito 45.29, Simonelli colpisce tre ostacoli ed è secondo nei 110hs con 13.24, Carmassi al PB di 12.91

È Alice Mangione l’atleta-copertina della serata azzurra al meeting di Madrid. La siciliana si esprime in 51.10 e diventa la seconda italiana di sempre nei 400 metri: soltanto Libania Grenot ha corso più veloce di lei nella storia azzurra. Sono ventiquattro i centesimi di progresso rispetto a quanto fatto agli Europei di Roma nella gara individuale (51.34), per l’atleta allenata alla Cecchignola (Roma) da Marta Oliva. Del resto il 49.74 lanciato in finale nella 4x400 donne, o la frazione conclusiva davanti a Femke Bol nella mista, lasciava ipotizzare margini di crescita interessanti, concretizzati almeno in parte allo stadio Vallehermoso in un quattrocento esuberante, sempre con il mirino puntato sulla quotata irlandese Sharlene Mawdsley (50.82), sorpresa dalla miglioratissima belga Naomi Van Den Broeck (50.80). L’azzurra dell’Esercito è terza, a otto decimi dal primato italiano della panterita Grenot che resiste da quindici anni (50.30 a Pescara nel 2009) e che ora, pur lontano, sembra meno inattaccabile di prima. È dalle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016, otto anni fa, che un’italiana non correva così forte nel giro di pista. “Mi sono sentita stanca, avevo poche energie dopo Roma - commenta - Però sono contenta, sapevo di poter fare bene: il sub-51 era l’obiettivo e speriamo di poterlo ottenere agli Assoluti di La Spezia”. In Spagna c’è anche la quinta piazza con 51.90 per la compagna di staffetta Anna Polinari (Carabinieri), argento, insieme a Mangione, agli Europei dello stadio Olimpico nella mista e quarta con la femminile. Tra gli uomini, non demeritano gli altri due staffettisti della 4x400 mista, in particolare il primatista italiano dei 400 Luca Sito (Cus Pro Patria Milano) che si esprime in 45.29 ed è quarto, tempo che confrontato con le meraviglie di Roma (44.75) probabilmente non fa sensazione ma è pur sempre una prestazione di tutto rispetto per il ventunenne lombardo. Ottavo Edoardo Scotti (Carabinieri) con 45.72, per il successo spunta l’argentino Elian Larregina sull’onda del primo sub-45 con 44.93. Nei 400 ostacoli è quinto Mario Lambrughi (Atl. Riccardi Milano 1946) con lo stagionale di 49.57, a segno il qatarino Abderrahman Alsaleck (47.97). Nel testa a testa sudafricano dei 200 comandato da Wayde Van Niekerk (20.29/-0.5) su Akani Simbine (20.38), è sesto Diego Pettorossi (Libertas Unicusano Livorno) con 20.65.

SUL RETTILINEO - Stavolta non è impeccabile, Lorenzo Simonelli. Tocca il secondo ostacolo, abbatte l’ottavo e il decimo, un percorso meno pulito del consueto che comunque non gli impedisce di correre in 13.24 (+0.5), un tempo che nessun altro ha mai accarezzato in Italia, se non il romano dell’Esercito, che è un fenomeno vero e che a Roma ha entusiasmato con 13.05 nei 110 ostacoli. Nella capitale spagnola lo infila il padrone di casa Enrique Llopis (13.21), argento all’Olimpico, oggi bravo ad approfittare della sbavatura di ‘Monkey’ sull’ultima barriera. L’altro azzurro Hassane Fofana (Fiamme Oro) è quarto nella finale B con lo stagionale di 13.63 (-0.6). Tra le donne, nei 100hs, può esultare Giada Carmassi per il primato personale abbassato fino a 12.91, anche qui con vento contrario (-0.9), quattro centesimi di progresso sul proprio limite di fine maggio a Bruxelles e secondo posto alle spalle della britannica Cindy Sember (12.76). La friulana dell’Esercito consolida la settima piazza nelle liste italiane di ogni epoca dei 100 ostacoli. Sotto i tredici secondi anche Elisa Di Lazzaro (Carabinieri) alla migliore uscita dell’anno con 12.98. Nei 100 metri il campione europeo della 4x100 Matteo Melluzzo (Fiamme Gialle) non fa meglio di 10.28 (-0.2), sesto in una gara in cui è costretto a inseguire fin dalla partenza sull’ivoriano Arthur Cissé (10.14) e il tedesco Owen Ansah (10.21).

MEZZOFONDO E PEDANE: DEL BUONO E FANTINI QUARTE - Dopo il quarto posto nei 10.000 e il settimo nei 5000 a Roma, Federica Del Buono (Carabinieri) si conferma in condizione: è quarta nei 1500 sulla pista verde di Madrid in 4:04.73, sempre nelle posizioni di testa, lottando per guadagnarne nell’ultima curva (quando prova anche ad attaccare all’esterno la spagnola Guerrero) e chiudendo senza eccessivo ritardo dalla vincitrice britannica Melissa Courtney-Bryant (4:03.50). Come martedì a Turku, le fatiche di Roma si fanno sentire per la campionessa europea del martello Sara Fantini (Carabinieri), stasera quarta con 69,84 all’ultimo lancio, distante dall’oro mondiale Camryn Rogers (Canada) che primeggia con 77,76. Dariya Derkach (Aeronautica) non va oltre il settimo posto nel triplo: 13,75 (+0.7) nella serata in cui la francese Ilionis Guillame (14,39) infligge una sconfitta alla spagnola Ana Peleteiro (14,36/-0.1). Negli 800 il 1:45.26 di Francesco Pernici (Fiamme Gialle) vale l’ottavo posto nella gara vinta dal belga Eliott Crestan (1:44.28), il 2:00.48 di Elena Bellò (Fiamme Azzurre) il decimo posto: successo all’australiana Catriona Bisset in 1:59.17.

naz.orl.

SEGUICI SU: Instagram @atleticaitaliana | Facebook www.facebook.com/fidal.it | X @atleticaitalia

File allegati:
- RISULTATI


Condividi con
Seguici su:

Pagine correlate