Maratona, Pertile è il re di Torino
Torino magica per Ruggero Pertile. Un anno dopo il secondo posto e il primato personale (2h09:53), la XXIV Turin Marathon - Gran premio La Stampa lo vede trionfare al traguardo di Piazza Castello con il tempo di 2h10:58, miglior crono italiano del 2010 sui 42,195 km. Oggi l'azzurro dell'Assindustria Sport Padova, quarto il 1° agosto agli Europei di Barcellona, si è lasciato alle spalle il keniano Lawrence Kimaiyo (2h11:45) e l'etiope Habteselassie Lemma (2h12:21). Quinto, dietro all'altro keniano Kurui (2h13:06), il carabiniere Danilo Goffi (2h14:38) che così ben riscatta il ritiro di tre settimane fa a Venezia. Per Pertile, allenato da Massimo Magnani, è la terza vittoria in carriera in una grande maratona italiana dopo i successi del 2004 a Roma e del 2006 a Padova. "Ho corso per vincere - commenta con soddisfazione il 36enne di Villanova di Camposampiero (PD) - E' stata una gara dura fin dall'inizio. Sapevo di poter valere qui il mio primato personale, ma visto che oggi non c'erano le giuste condizioni ambientali, ho capito che era meglio correre con la testa e pensare solo ad arrivare davanti. Questa vittoria la dedico alla mia bambina Alice, alla mia famiglia e a tutte le persone che da sempre mi sostengono". Solo Africa, invece, nelle prime tre posizioni della gara femminile vinta dalla keniana Priscah Jeptoo (2h27:01) sull'etiope Fate Tola (2h28:21) e la connazionale Florence Chepsoi (2h32:38).
LA CRONACA - Alle ore 9.20 sono più di 2500 gli atleti che prendono il via della XXIV Turin Marathon. Torino si presenta sotto un cielo grigio e con la compagnia di una fine pioggerellina autunnale: il freddo non punge troppo, temperatura sugli 11 gradi costante per tutta la gara, ma è l’umidità a rendere l’aria difficile da respirare all’inizio e il pavè del centro storico scivoloso. Un inizio gara che rende prudente l’eroe di giornata Ruggero Pertile: a Torino dopo aver concluso un periodo di preparazione in Kenya, sa, come conferma anche il suo tecnico Massimo Magnani, di avere nelle gambe un tempo sulle 2h08:00, ma preferisce ragionare e stare nel gruppo di testa con il kenyano Kimayio e l’etiope Lemma. Davanti a loro fa il suo lavoro il pacemaker kenyano John Kyprotich. Dietro il gruppo di Pertile resta un'altra pattuglia con Danilo Goffi insieme a Daniel Limo e a John Komen. La corsa maschile prosegue così fino al 30km, dove Pertile passa in 1h32:59. Da qui scatta la rimonta del padovano, la cui espressione in viso appare via via più convinta. Transita al 35° Km in 1h48:16 a soli 54 secondi dalla lepre Kyprotich che sembra non volersi più fermare. Ma è un fuoco di paglia e come si spegne l’azione del kenyano, fino al suo ritiro negli ultimi chilometri, così sale quella di Pertile che si avvicina, affianca e infine lo supera; liberatosi da un pezzo di Kimayo e Lemma, arriva da solo al traguardo in mezzo agli applausi del pubblico di Piazza Castello. La gara femminile vive, invece, sul duello tra la kenyana Priscah Jeptoo e l’etiope Fate Tola. Sempre insieme, sempre testa a testa fino al 35° km, la Jeptoo ha la meglio sull’etiope solo negli ultimi chilometri arrivando al traguardo con quasi 1 minuto di vantaggio. Dietro il duo di testa viene fuori l’altra etiope Florence Chepstoi che chiude al terzo posto; fuori dal podio due delle favorite della vigilia, le russe Nina Podnebesnova (2h34:02) e Yelena Nuraglyeva (2h34:08). Contorno alla Turin Marathon la Junior Marathon, con tante famiglie al via in una giornata di festa per lo sport, e la Stratorino, tradizionale stracittadina di 7,5 km. Altro tema ricorrente di questa edizione i festeggiamenti che prenderanno il via nel 2011 per i 150 anni dell’Unità d’Italia e che vedranno Torino al centro di un programma culturale e sportivo di assoluto rilievo.
Myriam Scamangas
Nella foto, Ruggero Pertile (Giancarlo Colombo/FIDAL)
- Il sito della manifestazione
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