Martinez ottava nel triplo dominato dalla Smith
La seconda giornata di gare ai Mondiali di atletica si chiude con l’oro della giamaicana Trecia Smith nel salto triplo, un oro meritato visto il 15,11 finale con il quale la caraibica iscrive il suo nome nell’albo d’oro, un salto che gli vale anche la miglior prestazione mondiale stagionale e la dimostrazione che i risultati dello scorso anno, il primo per lei a grandi livelli, non erano stati casuali. Di rilievo la sua serie: nullo; 14,67; 14,51; 14,91; 15,11; 15,01. Nella finale c’era anche l’azzurra Magdelin Martinez, chiamata a difendere il podio conquistato a Parigi. L’italocubana ha vissuto una finale in affanno, trovando al terzo salto il 14,31 che le è valso l’ingresso nella seconda ed ultima serie di salti ma chiudendo con la stessa misura all’ottavo posto. La sua serie è stata la seguente: nullo; 14,13; 14,31; nullo; 14,04; nullo. Sul podio, insieme alla Smith, sono salite la giovane cubana Saligne, erede di Martinez e Aldama che curiosamente si è trovata di fronte con maglie diverse, che ha saltato 14,82, mentre il bronzo è andato alla russa Pyatykh con 14,78. La Lebedeva favorita della vigilia, non ha neanche preso parte alla gara, a causa dell’infiammazione al tendine d’achille sinistro riportata al meeting di Oslo e rivelatasi più grave del previsto. 9.88 contro 10.05. La portata della vittoria di Justin Gatlin nei 100 metri è tutta nel divario imposto agli avversari. Un abisso, la dimostrazione di una superiorità che ne fa il numero uno della specialità, in attesa che Powell riemerga dai suoi infortuni e legittimi il suo ruolo di recordman mondiale. Gatlin ha affrontato il torneo della velocità con molta sagacia tattica rimanendo coperto nella prima giornata, piazzando un importante 9.99 in semifinale e distruggendo gli avversari in finale. Sul podio anche due sorprese, il giamaicano Frater e il campione uscente Collins, ritornato ai vertici dopo un anno di anonimato. I due, entrambi accreditati di 10.05, sono stati divisi solamente dai millesimi. Nelle altre finali grandi emozioni nel lancio del disco maschile, dove il lituano Alekna ha trovato l’oro solamente all’ultima sessione, piazzando un eccezionale 70,17 e beffando così l’estone Kanter che contava già di avere in tasca l’oro. Terzo il tedesco Mollenbeck. Nell’heptathlon la battaglia fra Kluft e Barber premia alla fine la svedese, confermatasi imbattibile, davanti alla francese per soli 63 punti. Nelle semifinali dei 400 ostacoli Carabelli chiude in 49.77, solamente settimo, penalizzato da un problema ritmico al quinto ostacolo. La finale si preannuncia una battaglia fra i tre americani e gli altri, fra i quali ci sarà anche l’olimpionico dominicano Sanchez a dispetto del ginocchio in disordine. Nei quarti di finale dei 100 femminili sesto posto della Levorato in 11.54 nella serie vinta alla giamaicana Campbell in 11.17: domani si assegna il titolo e la sfida si preannuncia incandescente fra la bahamense Sturrup e la francese Arron, capace di correre già in 11.03. Sempre domani, giornata senza italiani in gara, si assegnano anche i titoli del martello maschile, del’alto femminile, dei 10000 maschili (Bekele grande favorito) e dei 3000 siepi femminili. Gabriele Gentili Nella foto: Manuela Levorato, eliminata nei quarti di finale dei 100 metri (foto Omega/Fidal) File allegati:
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