Mattarella: 2 volte agli Europei, valeva la pena

13 Giugno 2024

Il Presidente della Repubblica stregato dall’atletica a Roma 2024: “Tamberi thrilling alla Hitchcock. Ho infranto il protocollo del Quirinale…”. Consegnato il tricolore a Gimbo alfiere ai Giochi: “La bandiera del paese più unito al mondo”

“Ho commesso un’infrazione alla prassi di protocollo del Quirinale, andando una seconda volta al medesimo evento, gli Europei di atletica. Ma vi assicuro che ne valeva la pena”. Le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, pronunciate al Quirinale in occasione della consegna della bandiera tricolore agli alfieri azzurri per le Olimpiadi e le Paralimpiadi di Parigi, mettono il punto esclamativo su un’edizione da sogno degli Europei di casa. Il Capo dello Stato ha assistito personalmente alla notte ‘folle’ di Gianmarco Tamberi, martedì, e l’emozione e il coinvolgimento sono stati tali che il giorno successivo ha scelto di raggiungere di nuovo lo stadio Olimpico per non perdersi la serata finale. Con “la straordinaria staffetta 4x100, la 4x400, i 1500, il lungo femminile, e poi alcuni quarti posti importanti come le medaglie. A Tamberi - aggiunge il Presidente - vorrei dire che più penso alla serata dell’altro ieri, più nutro il dubbio che abbia voluto mettere in campo una sorta di thrilling alla Hitchcock. Con i due errori a 2,29, prima di andare con tranquillità fino a 2,37. E anche Iapichino ieri sera ha riservato all’ultimo salto la medaglia d’argento”, sottolinea da appassionato vero.

VERSO PARIGI - Il Presidente Mattarella ha consegnato la bandiera italiana al campione di tutto Gianmarco Tamberi, oro olimpico, mondiale ed europeo (a Roma per la terza volta campione continentale), che sarà l’alfiere insieme alla schermitrice Arianna Errigo, mamma e atleta, nella cerimonia dei Giochi Olimpici di scena lungo la Senna il 26 luglio. A ricevere il tricolore come alfiere paralimpica è stata la velocista Ambra Sabatini, insieme al nuotatore e paraciclista Luca Mazzone. “Tanti ragazzi e tanti adulti saranno sollecitati alla pratica sportiva, è questo uno dei risultati più affascinanti delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi”, sottolinea il Presidente, che ha accolto al Quirinale una delegazione di atleti azzurri insieme al presidente FIDAL Stefano Mei e al direttore tecnico Antonio La Torre.

GIMBO - Prima del discorso ‘ufficiale’, capitan Tamberi ha voluto nuovamente ringraziare il Presidente Mattarella per l’affetto con cui ha sostenuto la squadra italiana agli Europei: “Con i due errori a 2,29 probabilmente avrà tremato, e io ho tremato con lei. Ma non potevo deluderla. Grazie per avermi dato la forza. È stata un’impresa storica, non solo abbiamo fatto il record di medaglie ma lo abbiamo raddoppiato”. 

ATLETICA AL CENTRO - Negli occhi di tutti i rappresentanti istituzionali presenti, rimane vivo lo spettacolo degli Europei di atletica allo stadio Olimpico. Il presidente del CONI Giovanni Malagò, rivolgendosi a Mattarella, celebra “le due meravigliose serate che i ragazzi e le ragazze dell’atletica hanno onorato come non mai” e auspica che “come accaduto agli Europei di atletica, sapremo darle soddisfazioni a Parigi: vogliamo battere il record di Tokyo e rimanere saldamente nella top ten mondiale”. Il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli rivolge i complimenti all’atletica, parlando del “riconoscimento di un’Italia che amiamo e per cui vogliamo continuare a lavorare”.

Il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi è convinto che l’abbraccio tra Mattarella e Tamberi possa testimoniare “i sentimenti di un’intera nazione nei confronti di un mondo, quello dello sport, che è fonte di ispirazione. Mi congratulo con la squadra splendidamente guidata da Tamberi, che ha trovato consacrazione nella 4x100, l’emblema dello sport”.

IL DISCORSO INTEGRALE DI GIANMARCO TAMBERI
In occasione del nostro ultimo incontro, durante il mio discorso, chiesi a tutti gli italiani di guardare a noi atleti non solo come esecutori di prestazioni, ma come ambasciatori di valori, di resilienza e di dedizione; di considerarci come esseri umani che stanno facendo tutto il possibile per portare il nome dell'Italia in alto nel mondo.

Desidero ribadire queste mie parole perché, oggi più che mai, a poche settimane dall'appuntamento sportivo più importante al mondo, ritengo sia fondamentale ridurre il divario che separa i tifosi dagli atleti che scenderanno in pista per rappresentare il nostro magnifico paese. Sogno di portare, con al mio fianco la campionessa Arianna Errigo, la bandiera del paese più unito al mondo. Questo è un giorno che ricorderò per il resto della mia vita; ricevere da Lei il tricolore italiano è un onore immenso, un'emozione che mai avrei potuto immaginare e che custodirò nel mio cuore come il più grande dei tesori.

Da alfiere di questa nazionale, Signor Presidente, Le do la mia parola che ogni singolo atleta farà di tutto per renderLa orgoglioso, così come il nostro intero paese. Mai faremo un passo indietro di fronte a una difficoltà. Mai ci arrenderemo per la fatica o per il dolore. Mai ci faremo schiacciare dalla paura di non essere all'altezza. Lotteremo in ogni singola competizione con tutto ciò che abbiamo, consapevoli che saremo a Parigi per noi stessi, sì, ma soprattutto per tutta l'Italia. Indosseremo l'azzurro con l'orgoglio di chi sa bene che quel colore rappresenta le nostre radici e la nostra storia, e con la consapevolezza che ogni nostro successo può portare speranza, felicità e ispirazione nelle case dei nostri connazionali.

Signor Presidente, se mi consente, in conclusione, vorrei ringraziare tutte le persone che mi hanno consentito di arrivare fin qui, in particolare, se posso, vorrei ringraziare con tutto il mio cuore la mia amatissima moglie per essermi stata accanto negli ultimi 15 anni e per avermi permesso di diventare l'uomo che sono oggi, l'alfiere della nostra nazionale. Le donne che abbiamo al fianco possono veramente farci diventare persone migliori, e io, guardandomi oggi allo specchio, posso affermarlo con certezza: senza di lei, Le assicuro, non sarei mai stato all'altezza di questo ruolo e non potevo esimermi dal dichiararlo pubblicamente.

Ringrazio Lei e tutti i presenti per l'attenzione, e mi auguro che a Parigi riusciremo a sorprendervi e a farvi sentire fieri di essere italiani. Il nostro impegno è totale, il nostro spirito indomabile, e con il tricolore nel cuore, lotteremo fino all'ultimo respiro per onorare la nostra nazione.

L'INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA


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La cerimonia al Quirinale (foto Quirinale)


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