Mezza: Aouani e Epis campioni italiani
07 Novembre 2021Nei Campionati italiani di mezza maratona a Roma conquistano il titolo assoluto Iliass Aouani, che in questa stagione firma un poker inedito, e Giovanna Epis, con un nuovo progresso cronometrico. Per il 26enne milanese dell’Atletica Casone Noceto arriva il quarto tricolore dell’anno, dopo quelli di cross, 10.000 su pista e 10 km su strada. Un’impresa finora senza precedenti, centrata con il record personale in 1h02:58 sui 21,097 chilometri dall’atleta che ha compiuto il salto di qualità sotto la guida tecnica di Massimo Magnani a Ferrara. Crescono anche Alberto Mondazzi (Atl. Casone Noceto, 1h03:23), classe ’98, e il bergamasco Nadir Cavagna (Atl. Valle Brembana, 1h03:32) per completare il podio. “Sono davvero contento per il titolo italiano, il quarto della mia stagione”, ha detto Aouani. “Nessuno c’era mai riuscito prima e ci tenevo particolarmente. Il percorso era impegnativo, per il crono speravo meglio ma oggi le gambe erano quelle che erano”.
Tra le donne l’azzurra Epis mette a segno un altro passo avanti con 1h11:01 e abbassa di tredici secondi il proprio limite. È il suo secondo titolo assoluto della carriera, il primo nella “mezza” da aggiungere al successo nella maratona della passata stagione. La veneziana dei Carabinieri, che vive a Legnano ed è allenata a Milano da Giorgio Rondelli, si aggiudica il duello con Rebecca Lonedo (Atl. Vicentina): l’emergente 24enne attacca al sedicesimo chilometro, viene ripresa e superata nel finale, ma sigla ancora il personale con 1h11:07 dopo il recente 1h11:45 di tre settimane fa all’esordio sulla distanza, mentre al terzo posto in chiave nazionale si piazza Fatna Maraoui (Esercito, 1h15:33). “Sono venuta qui per vincere - le parole di Giovanna Epis, che ha partecipato alla maratona delle ultime Olimpiadi - e ho vinto. Ci ho messo l’anima, il cuore, tutto. Ho corso forte fin dall’inizio, senza timore, e qui si correva bene. Al ventesimo chilometro pensavo di aver perso il titolo, ma poi mi è scattato qualcosa dentro, mi sono detta che la gara iniziava lì e ce l’ho fatta”.
Più di 2500 runner sulle strade della Capitale tra la Rome21k e la Rome10k, i due eventi organizzati dal Forhans Team, con il presidente FIDAL Stefano Mei presente alla manifestazione. Un percorso che ha toccato piazza Venezia, via di Porta Castello con vista di piazza San Pietro, i tratti centrali dei lungotevere, piazza di Spagna, via del Corso fino all’arrivo in via dei Fori Imperiali vicino al Colosseo.
Al maschile si fanno notare anche i miglioramenti del 23enne varesino Badr Jaafari (Atl. Casone Noceto, 1h03:36) e di Stefano Massimi (Cus Camerino, 1h04:32). Il titolo under 23 va a Pasquale Selvarolo (Atl. Casone Noceto), 1h05:39 per l’azzurrino che quest’anno è stato quarto nei 10.000 agli Europei di categoria, seguito da altri due pugliesi come Giovanni Susca (Atl. Amatori Cisternino Ecolservizi, 1h06:40) e Vincenzo Grieco (Atl. Castello, 1h06:41). La nuova campionessa italiana promesse è la reggiana Sara Nestola (Calcestruzzi Corradini Excelsior Rubiera) che scende a 1h16:35, quarta a livello assoluto davanti a Christine Santi (Caivano Runners, 1h17:50), invece sul podio under 23 riescono a salire anche Giulia Sassoli (Acsi Italia Atletica, 1h23:27) e Caterina Mangolini (Atl. Estense, 1h25:11). Tra gli under 20 vince Federico Rondoni (Calcestruzzi Corradini Excelsior Rubiera, 1h08:58) nei confronti di Stefano Cecere (Atl. Amatori Cisternino Ecolservizi, 1h10:48) e Tommaso Toppi (Studentesca Rieti Milardi, 1h14:26). Nella gara valida per i Societari, il keniano Panuel Mkungo (Atl. Castello, 1h02:30) taglia per primo il traguardo in volata sul connazionale Joel Maina Mwangi (Dinamo Sport, 1h02:31) invece in quella femminile la burundese Francine Niyomukunzi (Atl. Castello) si impone con 1h10:48. Prima dell’introduzione dei campionati italiani dei 10 km, avvenuta nel 2010, erano riusciti a fare tripletta di titoli maschili nella stessa stagione (cross, 10.000 su pista e 20 km di corsa su strada) per quattro volte Antonio Ambu (1964, 1966, 1967 e 1968) e una volta Giacomo Peppicelli (1953).
l.c.
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