Mezzo secolo di Polisportiva Molise: Melogli atleta del 50ennio; Bussone uomo rappresentativo
Ritrovarsi in tanti, riconoscersi nonostante le rughe e qualche chilo in più, ricordare le gare avvertendo ancora la fatica e lo sforzo della prestazione e la trance agonistica, rivedersi nelle foto e nelle immagini spesso in bianco e nero e provare tenerezza (tradita da una lacrima) mista ad orgoglio per aver contribuito ad una vicenda sportiva ed umana, quella della Polisportiva Molise. Lo scorso mercoledì pomeriggio, molti hanno vissuto questi eventi e, soprattutto, emozioni partecipando alla festa dei 50 Anni della Polisportiva Molise. Una kermesse, organizzata con dedizione e cuore da Roberto Di Giacomo ed Umberto Di Lallo, dello staff societario, che ha riunito all’Hotel Rinascimento atleti, tecnici e dirigenti (e amici) dei dieci lustri finora trascorsi. L’esperta conduzione di Mauro Carafa, giornalista RAI da sempre vicino alla società – affiancato per l’occasione da Peppe Rossi, peraltro premiato anche come atleta – ha guidato i vari ospiti lungo un ideale percorso che, partendo dalle origini, si è via via snodato lungo tutti gli avvenimenti ed i successi che hanno segnato il cammino della compagine, introdotto dall’intervista di Laura Di Giacomo, giovanissima atleta, a Tonino Di Tullio, fondatore e primo presidente, significativamente volta a simboleggiare la continuità tra passato e futuro. Di rilievo il parterre degli ospiti: Nicola Candeloro, componente italiano della Commissione Europea per la Ricerca Scientifica nello Sport (già direttore della Scuola nazionale di atletica leggera di Formia e docente universitario), che ha ricordato come, nella sua prima visita a Campobasso, nel 1964, per una gara organizzata proprio dalla Polisportiva Molise, dormì in tenda; Eddy Ottoz, grande ostacolista, bronzo nei 110 hs alle Olimpiadi di Città del Messico, Campione italiano ed attuale componente della Giunta CONI; i presidenti FIDAL Molise, Mario Ialenti, e CONI Molise, Guido Cavaliere; il presidente della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis; il consigliere regionale, Felice Di Donato; il consigliere comunale, Lillo Sabelli. Numerose le premiazioni. Ed, infatti, hanno ricevuto un riconoscimento tutti gli atleti che, nei 50 anni di attività della Polisportiva, hanno realizzato le migliori prestazioni italiane annuali (Marino Fatica, Danilo Guerini, Mauro Brasiliano, Emiliano Preziosi, Alessandro Giuliano, Mauro Ferrara, Luca Grandillo, i tre gemelli Pinto, Fabrizio Marco e Fiorenzo) e che, nei campionati italiani, hanno conseguito risultati di prestigio (Cinzia Petrollino, Peppe Rossi, Carla Sammartino, Gianluca Zuccai, Ivan Di Mario) o hanno vinto una medaglia di bronzo (Ida Oriundo, Rossella Gianfagna, Carla Dardes, Fabrizia Amici, Anita Di Primio, Roberta Iannetta, Agnese Mastrantonio, Cesare Di Bucci, Anna Pagnotta) o d’argento (Mariarosaria Clemente, Franca Colaiacovo, Rosa Padano, Adriana Sanese, Anna Sabelli, Mariagrazia De Felice, Francesca Adamo, Giuseppe Iamonaco, Enzo Barisciano, Claudio Presutti, Marino Fatica, Antonio De Lellis) e, naturalmente, quelli che si sono laureati campioni d’italia (Vittorio Ramacciato, Carla Bianchi, Aldo De Lellis, Mario Perna, Maria Rosaria Viscara, Fernanda Ciolfi, Domenico Zippo, Umberto Di Ciò, Danilo Guerini, Catia Libertone, Stefano Vetere). Un palmares invidiabile, rivissuto in diretta con la proiezione di immagini tratte dall’album dei ricordi fino all’ultima impresa, il record regionale allievi della staffetta svedese (100+200+300+400) ottenuto ad Isernia lo scorso ottobre da Tiziano Presutti, Riccardo Iacovelli, Antonio Di Soccio e Andrea Di Giacomo. Immagini che hanno portato alla commozione quando sono apparsi i volti degli atleti e degli amici che non ci sono più, tra i quali: Sergio De Castro, Fabio Coletta, Pietro Fasolino, Leonardo Russo, i fratelli Pasquale ed Antonio Mastrodomenico. Oltre ad alcuni premi andati ai presidenti ed ai tecnici che si sono succeduti negli anni, speciali riconoscimenti sono stati conferiti a Massimo Preziosi, per l’impegno nell’amministrazione della società, e a Luca Rosa, atleta di spessore e tecnico attento al settore mezzofondo. Atleta del Cinquantennio è stato votato Goffredo Melogli il quale, più volte maglia azzurra, è stato campione italiano allievi di salto in lungo a Firenze nel 1977 e, all’età di 17 anni, ha centrato il primato italiano nella categoria (7,52 m), che ha resistito fino a quando, recentissimamente, soltanto la classe di Howe lo ha spodestato. Ma, a conclusione della serata, un’autentica ovazione ha salutato il riconoscimento più sentito, quello a Tonino Bussone, anima della società per tutti i 50 anni della sua storia, la cui vicenda personale è legata indissolubilmente a quella della Polisportiva Molise, di cui è da tempo il direttore tecnico, dopo essere stato atleta di spicco (due titoli italiani militari vinti nel 1962, nella corsa campestre ad Orvieto e sui 3000 siepi a Roma): il premio speciale di Atleta-Dirigente-Tecnico del 50ennio non poteva che essergli conferito dal fondatore, Tonino Di Tullio.
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