Mimmo Di Molfetta neo eletto nel Consiglio Federale: l'intervista
03 Febbraio 2021Eletto in quota tecnici nella squadra di governo di Stefano Mei
Da qualche giorno la Puglia può vantare nuovamente un rappresentante in seno al Consiglio Nazionale della Fidal. Parliamo, naturalmente di Mimmo Di Molfetta, apprezzato e stimato tecnico foggiano di spessore internazionale, eletto nella squadra di “governo” guidata dal neo presidente Stefano Mei. Abbiamo trascorso un po’ di tempo insieme a lui e quello che segue è l’interessante risultato della chiacchierata dalla quale è emerso un dirigente eclettico, entusiasta e pronto ad impegnarsi in tutti i modi possibili per favorire la promozione dell’Atletica leggera ed in particolare di quella della sua terra.
A distanza di svariati anni Mimmo Di Molfetta ritorna in Atletica dalla parte del dirigente, come nasce l’idea? “In realtà fino al 2012 ho allenato ed ero responsabile di specialità nazionale, poi mi sono allontanato e dimesso perché non vi erano più le “condizioni”, una nuova politica federale che non condividevo, il settore tecnico polverizzato, scomparso, hanno fatto si che prendessi altre strade sempre in campo sportivo. Non è stata una idea quella di ritornare come dirigente, ma un coinvolgimento da parte di un gruppo Orgoglio del riscatto di Stefano Mei. Riprendendo ad allenare, sono andato ai campionati italiani di Forli cadetti, seguendo un mio giovanissimo atleta, ho avuto così la possibilità di rivedere tantissimi amici tecnici, e mi sono accorto che il “disagio” era comune, dalla base ho capito che si voleva un cambio di passo. Poi Stefano Mei e Francesco Panetta mi sono venuti a trovare a Foggia e mi hanno definitivamente coinvolto nel progetto Orizzonte atletica. Una parola sola di Stefano poi è bastata per convincermi ulteriormente: ritorniamo alla meritocrazia”.
Lei riveste anche il ruolo di Coordinatore scolastico, cosa farà per favorire la promozione dell’Atletica a scuola in un momento in cui è completamente assente? “L’argomento scuola è fondamentale, in tutti i webinair che abbiamo fatto con il gruppo di Stefano Mei prima delle elezioni per sentire le proposte o le difficoltà presenti nei territori, la richiesta era costante da parte delle società “ come fare per ridare appeal all’atletica scolastica” . Le dico che l’atletica non è completamente assente, anzi i numeri dei campionati studenteschi confermano che l’atletica, in particolare la campestre, è sempre molto gettonata dalle istituzioni scolastiche. Il progetto scuola nella nostra prossima visione, per la scuola primaria prevede inizialmente il Coinvolgimento di 100/150 società sensibili al settore giovanile che attivino corsi di avviamento presso i plessi scolastici sia della primaria che della secondaria di 1° grado. Il progetto avrà linee guida nazionali ma partirà da ogni singolo territorio. I Comitati provinciali saranno protagonisti nell’individuazione di società ben supportate da tecnici qualificati, possibilmente anche laureati in Scienze Motorie.
In particolare cosa farà per favorire la ristrutturazione e la rigenerazione del Campo Scuola di Foggia? Oggi l’atletica foggiana vive sull’impegno di due società, cosà farà per favorire la crescita delle giovani leve? “Vede il campo scuola di Foggia è già stato oggetto di attenzione, lo sa bene anche il Presidente Leone, come lo sapeva il presidente Giliberto, insomma è un problema annoso, che si lega chiaramente al finanziamento della ristrutturazione. Il campo come è noto a far tempo è di proprietà Comunale, e si dovrà, visto che nell’anno 2020 il comune aveva già chiesto finanziamento con “sport e periferie” per un altro impianto polivalente della città di Foggia, richiedere per il 2021 il finanziamento, utilizzando tutti i mezzi possibili, anche fondi regionali, e fondi europei su progetti mirati di riqualificazione. Poi non bisogna pensare solo al campo scuola di Foggia, intanto ricordo che ne abbiamo un altro, alla Notarangelo Rosati, adesso in gestione al Cus foggia, di 8 corsie, sicuramente da recuperare, tra l’altro con tribuna e palestra, impianto che permetterebbe, se ristrutturato, eventi di grande spessore, e qui entra la collaborazione con l’Ateneo di Foggia, di questo campo però non se ne parla mai. Altro aspetto è quello, in un territorio come il nostro, di stimolare le amministrazioni locali, sempre attraverso fondi per impiantistica, di realizzare “mini impianti”, quindi non necessariamente creare piste complete e molto costose, ma impianti tali da poter svolgere le attività di base legate alle specialità tecniche (un pistino da 60/100 mt, una pedana del lungo, un rettangolo alto per i lanci, questa sarebbe una idea innovativa che permetterebbe una maggiore diffusione dell’atletica in periferia a supporto delle società ma soprattutto delle scuole. Costi minori maggiore diffusione, non si può fare atletica in un territorio di 7000 km quadri solo con il campo di Foggia. Alla sua domanda cosa farà per favorire la crescita delle giovani leve, mi permetta di rispondere dicendo che le giovani leve non crescono da sole ma crescono solo se al loro fianco ci sono tecnici capaci, quindi l’azione dev’essere mirata alla formazione , e “reclutamento” di nuovi tecnici, questo si può fare solo se non si abbandonano le società del territorio, quindi insieme a loro attivare dei progetti, come quelli scolastici che permettano di incardinare anche nuovi giovani tecnici, ma curando attentamente la formazione , che non si dovrà limitare al corso istituzionale per prendere il “brevetto”, ma dovrà essere continua e sul campo attraverso i comitati provinciali e regionali, in accordo con il settore tecnico centrale e centro studi e ricerche (che ormai era scomparso ma contiamo di riattivarlo in modo serio e proficuo).
Lei riveste anche il ruolo di Coordinatore scolastico, cosa farà per favorire la promozione dell’Atletica a scuola in un momento in cui è completamente assente? “L’argomento scuola è fondamentale, in tutti i webinair che abbiamo fatto con il gruppo di Stefano Mei prima delle elezioni per sentire le proposte o le difficoltà presenti nei territori, la richiesta era costante da parte delle società “ come fare per ridare appeal all’atletica scolastica” . Le dico che l’atletica non è completamente assente, anzi i numeri dei campionati studenteschi confermano che l’atletica, in particolare la campestre, è sempre molto gettonata dalle istituzioni scolastiche. Il progetto scuola nella nostra prossima visione, per la scuola primaria prevede inizialmente il Coinvolgimento di 100/150 società sensibili al settore giovanile che attivino corsi di avviamento presso i plessi scolastici sia della primaria che della secondaria di 1° grado. Il progetto avrà linee guida nazionali ma partirà da ogni singolo territorio. I Comitati provinciali saranno protagonisti nell’individuazione di società ben supportate da tecnici qualificati, possibilmente anche laureati in Scienze Motorie.
In particolare cosa farà per favorire la ristrutturazione e la rigenerazione del Campo Scuola di Foggia? Oggi l’atletica foggiana vive sull’impegno di due società, cosà farà per favorire la crescita delle giovani leve? “Vede il campo scuola di Foggia è già stato oggetto di attenzione, lo sa bene anche il Presidente Leone, come lo sapeva il presidente Giliberto, insomma è un problema annoso, che si lega chiaramente al finanziamento della ristrutturazione. Il campo come è noto a far tempo è di proprietà Comunale, e si dovrà, visto che nell’anno 2020 il comune aveva già chiesto finanziamento con “sport e periferie” per un altro impianto polivalente della città di Foggia, richiedere per il 2021 il finanziamento, utilizzando tutti i mezzi possibili, anche fondi regionali, e fondi europei su progetti mirati di riqualificazione. Poi non bisogna pensare solo al campo scuola di Foggia, intanto ricordo che ne abbiamo un altro, alla Notarangelo Rosati, adesso in gestione al Cus foggia, di 8 corsie, sicuramente da recuperare, tra l’altro con tribuna e palestra, impianto che permetterebbe, se ristrutturato, eventi di grande spessore, e qui entra la collaborazione con l’Ateneo di Foggia, di questo campo però non se ne parla mai. Altro aspetto è quello, in un territorio come il nostro, di stimolare le amministrazioni locali, sempre attraverso fondi per impiantistica, di realizzare “mini impianti”, quindi non necessariamente creare piste complete e molto costose, ma impianti tali da poter svolgere le attività di base legate alle specialità tecniche (un pistino da 60/100 mt, una pedana del lungo, un rettangolo alto per i lanci, questa sarebbe una idea innovativa che permetterebbe una maggiore diffusione dell’atletica in periferia a supporto delle società ma soprattutto delle scuole. Costi minori maggiore diffusione, non si può fare atletica in un territorio di 7000 km quadri solo con il campo di Foggia. Alla sua domanda cosa farà per favorire la crescita delle giovani leve, mi permetta di rispondere dicendo che le giovani leve non crescono da sole ma crescono solo se al loro fianco ci sono tecnici capaci, quindi l’azione dev’essere mirata alla formazione , e “reclutamento” di nuovi tecnici, questo si può fare solo se non si abbandonano le società del territorio, quindi insieme a loro attivare dei progetti, come quelli scolastici che permettano di incardinare anche nuovi giovani tecnici, ma curando attentamente la formazione , che non si dovrà limitare al corso istituzionale per prendere il “brevetto”, ma dovrà essere continua e sul campo attraverso i comitati provinciali e regionali, in accordo con il settore tecnico centrale e centro studi e ricerche (che ormai era scomparso ma contiamo di riattivarlo in modo serio e proficuo).
I mini raduni regionali devono essere potenziati creando collaborazioni con le regioni a noi adiacenti, tali da far circolare maggiormente idee e metodologie, utilizzando anche il settore centrale o specialisti di spiccata caratura e curriculum presenti nel territorio o viciniori. Le faccio un esempio (non per polemica, ma che sia interpretato come stimolo costruttivo), pur avendo fatto il responsabile della nazionale settore lanci partecipando a 3 olimpiadi ed altre manifestazioni di spessore internazionale negli ultimi anni non sono mai stato invitato ad un raduno giovanile pugliese, solo quest’anno sono stato invitato con il prof. Silvaggi ad un webinar sulla metodologia, ma le posso assicurare che gli aspetti teorici sono la mia base culturale imprescindibile e il risultato si ottiene miscelando teoria e pratica …. La didattica è fondamentale e noi ce ne stiamo allontanando sempre più, forse l’esperienza che viene da qualcuno che, a torto o ragione ne ha di più, non può che essere di supporto per tutti.
Chiudo l’argomento ricordando che l’atletica Foggiana non vive solo sull’impegno di due società, ma sull’impegno di tutte le affiliate della provincia, questa dicotomia tra stadia e no stadia non dovrebbe esistere, sia le società prettamente orientate alla pista che quelle con orientamento master e runners , fanno ATLETICA, e come bisogna intervenire sulla pista , bisogna intervenire sulle società master e runners , il nostro completo supporto deve essere dato anche a chi fa l’atletica amatoriale, in questo campo poi le risorse sarebbero tantissime, pensiamo alle organizzazioni di eventi , progetti giovani e terza età, scuola che possono essere tranquillamente seguiti con sicuro successo dalle società amatoriali, non ci si deve ricordare di loro solo quando arrivano le elezioni, ma fanno parte attiva del nostro movimento.
La Puglia è cresciuta molto in questi ultimi anni, crede che questo trend possa continuare? “E perché dovrebbe diminuire? Quali fattori negativi possono intervenire per bloccare questo trend di crescita? Il presidente Leone è lo stesso del passato quadriennio e se ha fatto bene prima non vedo perché ci debba essere una frenata, poi i tecnici e le società del territorio sono sempre gli stessi. Il mio contributo sarà sempre pieno, fattivo e collaborativo”.
Cosa farà per sostenere il movimento della sua terra? “Tutto il possibile…”.
Lei è stato eletto nella squadra del neo presidente Stefano Mei, crede sarà facile “governare” con soli 5 consiglieri? “Facilissimo, perché se i consiglieri eletti amano l’atletica, non possono che convenire su determinati aspetti legati alla crescita. Ci sarà, come è abituato già da tempo il nostro gruppo, una condivisione di tutto ciò che andrà posto in essere per migliorare concordandolo e arricchendolo dal contributo di tutti. Forse si era abituati a precedenti gestioni dove vigevano i diktat, noi non siamo così. Poi le posso sinceramente dire che posso capire le campagne elettorali, ma una volta finite si deve pensare solo ed esclusivamente al bene dell’atletica, chi ha vinto e chi ha perso…. Gli sportivi veri dovrebbero essere abituati! L’allarme a mio parere è che ci stiamo avvicinando troppo alla politica, quella vera, e non vorrei mai che si possa arrivare nello sport a comportamenti come quelli che stiamo vivendo oggi politicamente in campo nazionale .
Nell’ultimo consiglio federale è stata pre-assegnata alla Puglia l’organizzazione dei campionati italiani assoluti 2022, si impegnerà affinché la federazione supporti tale evento? Certo Roberto! Che domanda mi fai. Assolutamente!
La Puglia è cresciuta molto in questi ultimi anni, crede che questo trend possa continuare? “E perché dovrebbe diminuire? Quali fattori negativi possono intervenire per bloccare questo trend di crescita? Il presidente Leone è lo stesso del passato quadriennio e se ha fatto bene prima non vedo perché ci debba essere una frenata, poi i tecnici e le società del territorio sono sempre gli stessi. Il mio contributo sarà sempre pieno, fattivo e collaborativo”.
Cosa farà per sostenere il movimento della sua terra? “Tutto il possibile…”.
Lei è stato eletto nella squadra del neo presidente Stefano Mei, crede sarà facile “governare” con soli 5 consiglieri? “Facilissimo, perché se i consiglieri eletti amano l’atletica, non possono che convenire su determinati aspetti legati alla crescita. Ci sarà, come è abituato già da tempo il nostro gruppo, una condivisione di tutto ciò che andrà posto in essere per migliorare concordandolo e arricchendolo dal contributo di tutti. Forse si era abituati a precedenti gestioni dove vigevano i diktat, noi non siamo così. Poi le posso sinceramente dire che posso capire le campagne elettorali, ma una volta finite si deve pensare solo ed esclusivamente al bene dell’atletica, chi ha vinto e chi ha perso…. Gli sportivi veri dovrebbero essere abituati! L’allarme a mio parere è che ci stiamo avvicinando troppo alla politica, quella vera, e non vorrei mai che si possa arrivare nello sport a comportamenti come quelli che stiamo vivendo oggi politicamente in campo nazionale .
Nell’ultimo consiglio federale è stata pre-assegnata alla Puglia l’organizzazione dei campionati italiani assoluti 2022, si impegnerà affinché la federazione supporti tale evento? Certo Roberto! Che domanda mi fai. Assolutamente!
Roberto Longo
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