Mondiali, 4x100: "La nostra forza è la squadra"
Due settimane di lavoro per provare, mettere a punto tecnica ed armonia. Gli staffettisti azzurri sono ancora in Italia, ad allenarsi presso le strutture del centro sportivo del monte Terminillo. Fino al 26 agosto, giorno della loro partenza per Daegu. In squadra ci sono Simone Collio (Fiamme Gialle) ed Emanuele Di Gregorio (Aeronautica), ovvero il secondo e il terzo frazionista della staffetta d'argento con il record italiano (38.17) agli Europei di Barcellona 2010. Con loro anche Fabio Cerutti (Fiamme Gialle), componente del quartetto giunto sesto ai Mondiali 2009 di Berlino, l'aviere Jacques Riparelli e due giovani vicentini, il campione italiano assoluto dei 100 metri Matteo Galvan (Fiamme Gialle), oro europeo indoor nel 2009 a Torino con la 4x400, e Michael Tumi (Aeronautica), rivelazione del 2011, anno in cui dopo il tricolore in sala dei 60 piani si è messo al collo l'argento dei 100 e l'oro con tanto di primato nazionale di categoria nella 4x100 agli Europei Under 23 di Ostrava. "Oggi abbiamo ripreso a lavorare - racconta il prof. Filippo Di Mulo, caposettore nazionale della velocità - e abbiamo svolto una prima seduta di allenamento con una serie di 12 cambi in zona. L'esito, anche dal punto di vista del rilevamento cronometrico, è stato molto soddisfacente. E' il secondo periodo che svolgiamo qui al Terminillo. Il primo stage, dall'8 al 13 agosto, è servito per alternare una tutta una serie di possibili formazioni. Abbiamo fatto tante prove con diverse soluzioni. Diciamo che il collaudato asse centrale Collio-Di Gregorio sarà il punto di partenza a cui collegare le frazioni estreme. La scelta non sarà semplice anche perchè, in base ai lavori svolti, tutti questi ragazzi hanno ormai nel loro archivio dei cambi veloci. In questi giorni cercheremo di fare le ultime rifiniture con alcune sessioni di esercizi tecnici specifici e dopodomani l'ultima seduta di cambi. La gara sarà poi l'ultimo giorno dei Mondiali, il 4 settembre".
Insomma, sta nascendo un nuovo gruppo?
"Lo spirito di questi raduni, al di là del fondamentale aspetto tecnico, era proprio questo. Quello di creare l'ambiente e l'affiatamento giusto tra gli atleti. Serviva far ripartire la macchina della squadra. E ad oggi possiamo dire che anche, sotto questo punto di vista, il clima è migliorato. Abbiamo fatto una riunione e, uno ad uno, abbiamo analizzato a video i singoli cambi di ciascuno. I ragazzi mi sembra che siano tutti perfettamente consapevoli che stanno andando al Mondiale per la staffetta. Sono molto motivati. Sanno che per far bene serve mettere da parte gli individualismi e scendere in pista a Daegu per l'Italia e anche per i compagni che non saranno titolari".
Ai Mondiali dove può arrivare questa staffetta?
"L'importante prima di tutto è arrivare in finale. Servirà correre forte e non sbagliare. Noi possiamo fare la differenza ancora una volta sui cambi. E' l'unico modo per essere competitivi di fronte ad altre Nazioni che schierano individualità nettamente più veloci delle nostre. Gli errori fanno parte del gioco e quest'anno sono capitati anche a noi. Sono incidenti di percorso, possono succedere. Ora dobbiamo lasciarceli alle spalle. A noi servono tre cambi tirati al massimo per centrare un'altra finale mondiale. Poi, una volta lì, può accadere di tutto. Noi, di fronte a super potenze della velocità come Giamaica e Stati Uniti, dovremo essere perfetti e semmai approfittare degli errori degli altri. Ma non dimentichiamoci di quartetti da podio come quelli di Trinidad, Gran Bretagna e Francia".
A Daegu l'Italia schiera la 4x400 femminile con Marta Milani anche nella prova individuale. Quali ambizioni?
"Conosciamo ormai bene la grinta e il senso agonistico della Milani. Sono sicuro che anche stavolta non si tirerà indietro di fronte ad un palcoscenico mondiale. E' un'atleta combattiva e in grado di esaltarsi nei grandi eventi. Sta bene ed in Corea può puntare al personale (51.87 a Barcellona 2010, ndr). Lei può senz'altro dare una bella spinta anche al resto del quartetto. E' la formazione che in 9 mesi, tra il 2010 e il 2011, ha stabilito il record italiano sia all'aperto (3:25.71) e al coperto (3:33.70), con i quarti posti delle rispettive rassegne continentali. Ne fanno parte Chiara Bazzoni (Esercito) e Maria Enrica Spacca (Forestale), entrambe atlete in grado migliorarsi quest'anno (52.72 e 52.62, ndr), oltre alla primatista italiana assoluta del giro di pista Libania Grenot (Fiamme Gialle). Condifiamo proprio su quest'ultima per vedere incrementate le nostre speranze di finale".
A Daegu anche tre azzurri sugli ostacoli.
"Si tratta di Marzia Caravelli (Cus Cagliari) sui 100hs, Emanuele Abate (Fiamme Oro) sui 110hs ed Manuela Gentili (Cus Palermo) sui 400hs. Le aspettative su di loro è che arrivino quanto più possibile vicini ai propri limiti. Sono tre atleti seri e che certamente non si sentiranno appagati dalla sola partecipazione alla rassegna iridata. Abate arriva a Daegu dal buon quinto posto alle Universiade, per la Caravelli, invece, quest'anno miglioratasi a 13.01, la "medaglia" sarebbe quella di abbattere finalmente il 12.97 del record italiano di Carla Tuzzi".
Per chiudere, qual è il suo personale pronostico sullo sprint mondiale?
"Se Bolt è sicuramente fuori portata sui 200, nei 100, in questa stagione, non è ancora sembrato quello del record del mondo. E stavolta Powell potrebbe avere una grande occasione di approfittarne. Lemaitre? Può senz'altro giocarsi le sue carte per la finale e magari ottenere un ulteriore progresso cronometrico. E' un atleta che abbiamo avuto l'opportunità di conoscere da vicino. Con la Francia si è creato un bel rapporto di scambio e confronto tecnico. Come ricorderete, in primavera abbiamo trascorso un periodo di allenamento congiunto a Formia. Qui attraverso una serie di test si sono evidenziati degli aspetti che sono stati poi sottoposti all'attenzione dello staff francese. Un'esperienza positiva che riteniamo ci abbia portato ad un reciproco arricchimento di conoscenze".
a.g.
Nella foto d'archivio, la 4x100 azzurra argento e record italiano agli Europei di Barcellona 2010; sotto le ragazze della 4x400 (Giancarlo Colombo/FIDAL)
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