Mondiali Cross, cresce la junior Bevilacqua



A vederla poco dopo l'arrivo sembra quasi che ne abbia ancora di fiato in corpo. Eppure ha appena corso sei chilometri, su prati fatti di onde e fango, quelli di un Mondiale. Federica Bevilacqua e il suo sorriso timido sono la luce azzurra della prima gara dei 38esimi Campionati del Mondo di corsa campestre. A Bydgoszcz l'atleta del CUS Trieste è arrivata ventunesima (20:21), terza delle europee dietro alla russa Fazlitdinova (16ª/19:51) e alla britannica Avery (20ª/20:17). E' il miglior risultato di sempre di un'under 20 italiana alla rassegna iridata. Prima di lei, la molisana Adelina De Soccio era giunta ventiduesima nell'edizione 2005 di Saint Etienne. "Me l'aspettavo così questa gara - racconta calma e senza esitazioni Federica, mostrando le sue unghie smaltate di azzurro - non ho mollato nemmeno per un attimo, anche se francamente pensavo che la partenza fosse più forte. E poi oggi, oltre che per il piazzamento, sono contenta due volte. La prima perchè sono riuscita a chiudere in volata come mi dice sempre il mio allenatore Roberto Furlanich, la seconda perchè non ho avuto esitazioni di fronte ai tronchi del percorso che sinceramente un po' temevo. Questa la considero una piccola vittoria".

E adesso? "Ci si ricomincia ad allenare subito a testa bassa per la stagione in pista. Penso ai 5000 e con l'occhio già sugli Europei di cross di dicembre. Dopo il quinto posto di Dublino ci ho messo un po' a rendermi conto di quello che avevo fatto. Oggi, forse, ne sono più consapevole. Mi alleno volentieri sette giorni su sette e l'atletica per me è tutto. Se non ci fosse questo sport, penso che la mia vita non sarebbe la stessa".  

Solo Kenia, invece, in zona medaglie. La campionessa del mondo, a piedi scalzi, è Mercy Cherono (18:47), argento ad Amman 2009, che, tra l'altro, proprio a Bydgoszcz aveva vinto due anni fa un altro oro iridato, quello dei 3000 metri juniores, dopo quello conquistato da allieva ad Ostrava nel 2007 sulla stessa distanza. Argento e bronzo rispettivamente al collo delle connazionali Purity Cherotich Rionoripo (18:54) e Esther Chemtai (18:55). Keniane anche la quarta Rionoripo (12:39) e la quinta Ngeiywo (12:40). Solo undicesima l'etiope, "sorella d'arte" e campionessa uscente, Genzebe Dibaba (19:21). Si chiude, invece, al sessantasettesimo posto il debutto in azzurro dell'altra italiana Anna Ceoloni (21:56). Così, quindi, il podio a squadre delle juniores: Kenya, Ethiopia e Uganda.

Scenario praticamente identico, sia a livello individuale che per team, sugli 8 km degli under 20 dominati dai keniani Caleb Mwangangi Ndiku (22:07), argento sui 1500 dei Mondiali U18 di Bressanone, Clement Kiprono Langat (22:09) e Japhet Kipyegon Korir (22:12). Il migliore dei nostri è Michele Fontana, 55° in 24:38. Più staccati il resto degli azzurrini, 79° Francois Marzetta (25:13), 85° Davide Uccellari (25:25), 90° Giuseppe Gerratana (25:35) e 108° Paolo Ruatti (27:22). Italia quindicesima nella classifica a squadre e terza tra le formazioni europee, dietro a Gran Bretagna e Francia ma davanti a Spagna e Polonia.   

Alessio Giovannini

Nelle foto, la junior Federica Bevilacqua in azione (Giancarlo Colombo per FIDAL)

File allegati:
- RISULTATI/Results
- La scheda di FEDERICA BEVILACQUA



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