Mondiali: Davide Re in semifinale nei 400

05 Agosto 2017

Il velocista azzurro promosso con il secondo posto in 45.71 in batteria alle spalle del fenomeno van Niekerk (45.27). Nel peso 22,14 del neozelandese Walsh, miglior lancio di sempre in qualificazione.

di Alessio Giovannini

Domani ci sarà un italiano in semifinale nei 400 metri ai Campionati del Mondo di Londra. Questa mattina il tricolore assoluto Davide Re ha conquistato brillantemente la promozione con il secondo posto in 45.71 in batteria alle spalle dell'olimpionico, campione e primatista mondiale Wayde van Niekerk (45.27). Il 24enne ligure delle Fiamme Gialle - trasferitosi dallo scorso autunno da Torino a Rieti nel gruppo di allenamento di Maria Chiara Milardi - ci mette gambe, grinta e grande determinazione. Era andato sui blocchi di partenza in seconda corsia e con il settimo tempo tra gli atleti al via nel suo round. All'uscita dell'ultima curva sembrava ancora arretrato, ma sul rettilineo finale ha sfoderato una rimonta che, con un indovinato tempismo sulla linea del traguardo, lo ha portato al terzo posto in 45.71, terzo tempo in carriera a 31 centesimi dal personale. L'azzurro si è poi ritrovato secondo, davanti al 45.77 di Machel Cedenio, a seguito della squalifica per infrazione di corsia del costaricano Nery Brenes. Il miglior risultato delle sei batterie ha la firma del rivale più accreditato di van Niekerk, Isaac Makwala che oggi si esibisce in un 44.55. Dietro di lui, nel riepilogo del primo turno, il bahamense Steven Gardiner (44.75) e il connazionale Baboloki Thebe (44.82).

"Gli ultimi 50 metri ho visto che stavo salendo bene - il commento post-gara di Re -. Gli altri erano lì e dentro di me mi ripetevo "Li prendo, li prendo, li prendo". Quando ho visto che eravamo così vicini ho deciso di metterci tutto quello che avevo e buttarmi, al massimo sarei caduto a terra, ma siamo ai Mondiali e bisogna provarci fino all'ultimo metro. Io ci credevo perché non si può venire qui e non crederci. Anche se, come me, si parte con il settimo tempo, anche se gli avversari sembrano inarrivabili. Prima di entrare in pista, al campo di riscaldamento avevo i brividi e la pelle d'oca, ma quella non era paura, era tutta adrenalina e voglia di correre. Domani in semifinale voglio dare il meglio di me e poi chissà. Non si può dire che la finale sia fattibile, ma fare bella figura ora è l'imperativo numero uno per me".

PESO: WALSH 22,14 PER COMINCIARE - Nel getto del peso tutti in finale i colossi della specialità. Il neozelandese Tom Walsh decide di lanciare un messaggio forte e chiaro alla concorrenza con una cannonata da 22,14! Mai nessun pesista aveva spedito così lontano la palla di ferro nella qualificazione di una qualsiasi rassegna, giungendo a soli 9 centimetri dal record dei Campionati (22,23 di Werner Gunthor nel 1987). Dietro di lui altri tre atleti sopra i 21 metri: il tedesco David Storl 21,41, il polacco Michal Haratyk 21,27 e lo statunitense Darrell Hill 21,11. Un po' a sorpresa devono ricorrere al ripescaggio lo statunitense Joe Kovacs (20,67) e il polacco, pluriprimatista mondiale giovanile, Konrad Bukowiecki (20,55).

Il biglietto per la finale del triplo femminile aveva scritto sopra la misura di 14,20. La superano in sette, poco prima che sullo stadio arrivi il solito acquazzone londinese. Miglior misura è il 14,57 (+1.1) della kazaka Olga Rypakova a cinque centimetri dalla venezuelana Yulimar Rojas (14,52/-0.8). "Q" maiuscola anche per l'olimpionica colombiana Caterine Ibarguen con 14,21 (-1.5) al primo ed unico ingresso in pedana.

Nove atlete nel martello oltre la misura di 71,50, richiesta per la qualificazione diretta. Tra queste con 74,61 la fuoriclasse polacca Anita Wlodarczyk, primatista mondiale e campionessa di tutto, ma anche l’atleta di casa Sophie Hitchon (73,05), bronzo olimpico a Rio. Il miglior risultato arriva comunque dall’altra polacca Malwina Kopron con 74,97, mentre esce di scena la statunitense Gwen Berry, quest’anno a 76,77, che oggi non fa meglio di 69,12.

GINA VA VELOCE - La più veloce del primo turno, sui 100 femminili, è anche l’unica in grado di scendere sotto gli undici secondi: 10.95 (+1.3) della ventenne tedesca Gina Luckenkemper, che non sta nella pelle per la sua prima volta sotto questa barriera. Poi nessuna delle avversarie fa meglio, anche a causa della pioggia che inizia a cadere sulla pista. Avanti tutte le favorite: buona impressione per l’olimpionica giamaicana Elaine Thompson e la statunitense Tori Bowie, entrambe a 11.05, invece l’olandese Dafne Schippers corre in 11.08 e viene preceduta nella sua gara dall’ivoriana Marie-Josée Ta Lou (11.00).

Al via anche gli 800 uomini, per il primo turno di una gara che si preannuncia apertissima. Non c’è il campione e primatista mondiale David Rudisha, però tre keniani conquistano la rispettiva batteria: il capolista stagionale Emmanuel Korir, l’iridato U20 Kipyegon Bett e poi Ferguson Rotich, vincitore dell’ultima Diamond League. L’olandese Thijmen Kupers firma il miglior crono (1:45.43), da tenere d’occhio fra i tanti il botswaniano Nijel Amos, argento olimpico a Londra cinque anni fa, che si lascia alle spalle il francese Bosse e il polacco Kszczot. Un’eliminazione eccellente è quella del bosniaco Amel Tuka, bronzo nella scorsa edizione.

Nell’eptathlon la donna-faro è ancora Nafissatou Thiam: la 22enne belga, oro olimpico, guida la classifica dopo due prove (2215 punti) grazie a un ottimo 1,95 nell’alto, superato al primo tentativo. Stessa misura per la cubana Yorgelis Rodriguez che si migliora tre volte per aggiungere un totale di ben otto centimetri al suo precedente limite e occupa la seconda posizione (2207) davanti alla tedesca Carolin Schafer (2165). Battuta d’arresto della britannica Katarina Johnson-Thompson: tre errori a 1,86 e così, nonostante il personale di 1,98 saltato l’anno scorso a Rio, oggi chiude con 1,80 e il quinto posto provvisorio (2053), dietro all’olandese Nadine Visser (2088) che in 12.85 si è aggiudicata il successo parziale nei 100 ostacoli. Out la lettone Laura Ikauniece-Admidina, terza agli ultimi Mondiali e quarta alle Olimpiadi, infortunata dopo la prima gara.

DOMANI 9 AZZURRI - Nella terza giornata dei Mondiali, domenica 6 agosto, attesi in gara nove atleti italiani a Londra. Il campione europeo Daniele Meucci (Esercito) sarà al via della maratona, insieme al carabiniere Stefano La Rosa, dalle ore 10.55 locali (11.55 in Italia). In precedenza scenderanno in pista tre specialisti dei 3000 siepi: la matricola Ala Zoghlami (Cus Palermo) nella prima batteria alle ore 11.05 italiane, Abdoullah Bamoussa (Atl. Brugnera Friulintagli) nella seconda alle ore 11.22 e l’oro continentale under 23 Yohanes Chiappinelli (Carabinieri), a sua volta esordiente in Nazionale assoluta, nella terza (ore 11.39). Per andare in finale occorre conquistare una delle prime tre posizioni, mentre saranno recuperati i sei migliori tempi. Due gli azzurri nei 400 ostacoli: il debuttante Lorenzo Vergani (Cus Pro Patria Milano) in seconda batteria (ore 12.14) opposto al capolista stagionale Kyron McMaster, portacolori delle Isole Vergini Britanniche, e poi nella terza José Bencosme (Fiamme Gialle) alle 11.23. Passano il turno i primi quattro più i quattro migliori crono degli atleti inizialmente esclusi. Tra le donne, sui 400 metri in gara Maria Benedicta Chigbolu (Esercito) alle ore 12.55 nella prima batteria che schiera la statunitense Allyson Felix, campionessa mondiale in carica. Si qualificano per le semifinali le prime tre, con recupero di sei tempi. La sessione serale vedrà nuovamente impegnato Davide Re (Fiamme Gialle), nella terza semifinale dei 400 metri (ore 20.56).

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