Mondiali, Gibilisco, Mameli, l\'oro, le lacrime
Risuona l\'inno di Mameli allo Stade de France, per la consegna della medaglia d\'oro al campione del mondo Giuseppe Gibilisco, primo re dell\'asta con ascendenza siciliana. L\'azzurro non perde l\'occasione, e sul podio, oro al collo, canta l\'Inno di Mameli, mentre una lacrima si confonde, sul suo volto, con le gocce di pioggia. E\' l\'atto finale di una straordinaria impresa, incominciata ieri pomeriggio, è terminata ventiquattro ore dopo, con la premiazione effettuata dal Presidente della FIDAL Gianni Gola. Nel mezzo, un\'orgia di sudore, tensione e lacrime, ovviamente di gioia, e feste, abbracci, canti, balli. Dopo la conquista del titolo, e fino a tarda notte, Gibilisco ha sentito addosso il calore della comunità italiana presente a Parigi. E Casa Italia Atletica è diventata il lugo migliore per perdersi nell\'entusiasmo. Per l\'azzurro, anche una esibizione canora, con tanto di balletto celebrativo di accompagnamento e coro di tifosi e dirigenti. Oltre all\'abbraccio della guida Vitaliy Petrov. Una festa spontanea, ovviamente non preparata nei dettagli, ma sentita, una sorta di esplosione che ha coinvolto tutti, anche quelli solitamente più tiepidi. Che si sono emozionati nel poter vedere, toccare, il primo campione del Mondo italiano di salto con l\'asta. E\' nata una stella. Patrimonio di tutto lo sport italiano.
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