Mondiali U18: al Sudafrica l'oro dei 100

12 Luglio 2017

Trionfa Thsenolo Lemao sotto la pioggia nel primo giorno della rassegna iridata in Kenya. Oro Etiopia nei 3000 con Abersh Minsewo, il peso alla tedesca Selina Dantzler

di Nazareno Orlandi

E' davvero un momento d'oro per lo sprint sudafricano. L'onda lunga delle imprese di Wayde Van Niekerk e degli exploit di Akani Simbine contagia anche Thsenolo Lemao e Retshidisitswe Mlenga nella prima giornata dei Mondiali under 18 di Nairobi, in Kenya. I due giovanissimi velocisti del Sudafrica hanno timbrato la doppietta sotto la pioggia nei 100 metri dello stadio Kasarani, su una pista inzuppata dall'acquazzone che ha complicato il programma pomeridiano. E' di Lemao, dunque, il primo oro di questa rassegna iridata, segnata dai forfait di molte nazioni di prestigio tra cui l'Italia, gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, ma anche il Canada e l'Australia. Il nuovo campione del mondo Under 18 ha rivelato di ispirarsi ad Andre De Grasse, compirà 17 anni lunedì e festeggerà con il primo oro di sempre regalato al suo Paese nella specialità. Impossibile ripetere in finale i tempi dei round precedenti ma è bastato il suo 10.57 (-0.3) per mettersi al collo l'oro mondiale davanti al connazionale Mlenga (10.61) che fino alla semifinale era stato il migliore del giorno (10.37, +1.1 in semifinale). Si è dovuta accontentare del terzo posto la Giamaica che vedeva in Tyreke Wilson (10.65) il favorito numero uno. Potrebbe consolarsi con Kevona Davis, il nome forte dei 100 femminili, qualificata alle semifinali con il secondo tempo dopo le batterie bagnate (11.88, -0.4) dietro soltanto alla brasiliana Lorraine Martins (11.85, -0.1).

Il secondo titolo assegnato è dell'Etiopia, prevalso nei 3000 con Abersh Minsewo (9:24.62) nell'eterno corpo a corpo con il Kenya. Qui la rivale più agguerrita per la sedicenne è stata l'argento mondiale under 20 dello scorso anno Emmaculate Chepkirui (9:24.69), di nuovo seconda su scala iridata dopo Bydgoszcz 2016. Ha completato il podio l'altra etiope Yitayish Mekonene (9:28.46). Pedana bagnata anche per la finale del peso e la più brava a non scivolare è stata la tedesca Selina Dantzler: in soli cinque centimetri si è risolta una finale serratissima, con la tedesca balzata al comando al quinto turno di lanci (17,64), lo stesso in cui si sono scatenate anche le cinesi Tianxiao Yu (17,62) e Yue Sun (17,59), entrambe al personale. Quarta l'argento europeo di Tbilisi 2016 Jule Steuer

LE QUALIFICAZIONI - In mattinata hanno scaldato i motori anche gli interpreti dei 400 metri con qualche acuto di estremo interesse. Il riferimento, su tutti, è al 46.53 del giamaicano Anthony Cox capace di frantumare il pb di oltre mezzo secondo (aveva 47.05). Unico sotto la barriera dei quarantasette secondi, diventa il favorito per il titolo mondiale, a meno che l'altro "jam" Antonio Watson (47.22 in batteria) e l'etiope Melkamu Assefa (avanti con 47.23) non sorprendano nei turni successivi. Quest'ultimo, in particolare, è già sceso sotto i 47 in stagione, 46.85 il 16 giugno. Avanti senza fatica uno dei più attesi della vigilia, Musa Isah del Bahrain (47.91) e pure un altro sub-47, il brasiliano Bruno Benedito da Silva (oggi 47.90). Nei 400 al femminile, nettissimo miglioramento e miglior tempo delle batterie per la keniana Mary Moora, scesa a 54.07 dal precedente 55.73. Passeggiano in qualificazione le due principali pretendenti per il titolo, la brasiliana (non ancora sedicenne) Shaquena Foote accreditata di un super 53.69 (stamattina 55.18) e la quindicenne ceca Barbora Malikova (55.56). 

L'assenza di molte grandi nazioni accentua il dominio dell'Africa nel mezzofondo. O almeno è il responso delle batterie dei 1500 che snocciolano nove africani nelle prime nove posizioni. Chi desta la migliore impressione è il keniano Dominic Kipkemboi (3:48.67) chiamato a non far rimpiangere l'assenza del primatista mondiale stagionale Justus Soget. L'altro keniano da medaglia è George Meitamei Manangoi, fratello minore del Manangoi (Elijah) argento mondiale a Pechino 2015. Stamattina sotto i 3:50 anche l'algerino Oussama Cherrad (3:48.93) e l'etiope Abebe Dessassa (3:49.58). La pioggia del pomeriggio ha condizionato e non poco le batterie degli 800 al maschile: due etiopi guidano il plotone dei qualificati, Melese Nberet (1:52.53) e Tolesa Bodena (1:52.91). 

Con un triplo balzo da 15,95 il cubano Jordan Diaz ha regolato la concorrenza nella qualificazione del triplo. In quattro hanno centrato la qualificazione diretta nel disco donne (48,00), a cominciare dalla tedesca Leia Baunagel, la più efficace con 51,33, mentre ha rischiato di uscire a sorpresa una delle favorite, la cinese Yuanyuan Yin, l'ultima tra le promosse, con 43,53. Nel decathlon, il francese Steven Fauvel Clinch ha chiuso la prima giornata al comando con 4084 punti sul lettone Olegs Kozjakovs (4053).

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