Mondiali allievi, i precedenti degli azzurri



Quella che prenderà il via mercoledì 6 luglio allo Stadio Lille Metropole di Villeneuve d'Ascq sarà la 7^ edizione dei Campionati Mondiali U18: chiusura prevista per domenica 10 luglio. In Francia saranno presenti 40 azzurri (25 ragazzi e 15 ragazze) per misurarsi con i coetanei del mondo intero: si tratta della più numerosa partecipazione italiana in terra straniera nel corso della manifestazione (in precedenza erano stati 10 a Bydgoszcz 1999, 13 a Debrecen 2001 e a Sherbrooke 2003, 31 a Marrakech 2005, 28 a Ostrava 2007), mentre nell'edizione casalinga di Bressanone 2009 si registrò il massimo storico con 47 azzurri in gara (sul sito Iaaf sono disponibili le entry list provvisorie).

La rassegna iridata "allievi", l'ultima creatura partorita dalla fervida mente del presidente della Iaaf Primo Nebiolo, ha acquisito via via credibilità a partire dalla prima edizione, celebrata a Bydgoszcz nel luglio del '99, pochi mesi prima della scomparsa del grande dirigente torinese. E, d'altronde, i tempi erano maturi: nel '98 si erano infatti tenuti i World Youth Games allo Stadio Luzhniki di Mosca, con una grandissima partecipazione da tutto il mondo. Era stata quella la prima volta nella quale Yuriy Borzhakovskiy, dominando gli 800m, aveva mostrato al grande pubblico quali fossero le sue potenzialità. Una volta dato il via con l'edizione di Bydgoszcz, in ogni caso, i Mondiali allievi hanno riscosso un successo incondizionato. I contenuti tecnici sono sempre stati appetibili, i duelli appassionanti: non si contano le stelle uscite dalla rassegna mondiale giovanile, da Stephen Cherono (poi diventato primatista mondiale come ... Saif Said Shaheen del Qatar) a Yelena Isinbayeva, da Darrel Brown a Kenenisa Bekele, da Jana Pittman a Kamila Skolimowska (scomparsa poi prematuramente) e moltissimi altri.

Per gli italiani non è mai stato facile farsi largo a questi livelli, pur essendo stata la kermesse iridata degli allievi una palestra per diversi ragazzi che poi si sono affermati nel prosieguo della carriera: basti pensare che all'edizione inaugurale di Bydgoszcz andarono elementi come Chiara Rosa, la quale nell'occasione conquistò nel peso l'unico bronzo di quell'avventura in terra polacca e compare nell'albo d'oro dei primati nazionali con il suo 19.15 (ottenuto due volte, nel 2007 e nel 2009). O come il compianto Cosimo Caliandro, allora finalista dei 1500m e laureatosi nel 2007 campione europeo dei 3000m indoor. E ancora Vincenza Calì, semifinalista nei 200m, o Agnes Tschurtschenthaler, ottima mezzofondista, che corse con coraggio nei 1500m. O come Micol Cattaneo, che alla prima esperienza internazionale mancò di poco una strepitosa finale dei 100hs.

L'edizione successiva - quella del luglio 2001 - si celebrò a Debrecen, in Ungheria, con gli auspici dell'allora segretario generale della Iaaf Istvan Gyulai - un altro grande dirigente prematuramente venuto a mancare - e per noi fu l'edizione che consacrò la prima uscita mondiale di Andrew Howe: il reatino conquistò il bronzo in una competizione del lungo molto tirata. E volle il caso che anche in quella occasione, come poi successe in modo ancor più clamoroso nella vittoriosa finale dei Mondiali juniores di Grosseto 2004, un suo salto non sia stato rilevato dalla misurazione tanto che l'azzurro fu costretto ad un turno supplementare. A Debrecen, oltre ad Andrew, si comportarono molto bene anche il bergamasco Daniele Paris, 5° nella marcia, e la discobola reatina Valentina Aniballi (7^). Come pure l'ascolano Massimo Marussi, che si meritò l'ingresso nella finale del martello e un paio di anni più tardi migliorò il record italiano juniores. In finale andarono anche l'altista Marina Caneva e il siepista Luca Del Curto, mentre fallì l'obiettivo la staffetta mista maschile, anche perché Howe corse la frazione di 200m ormai svuotato di energie per l'estenuante gara di lungo del giorno prima.

Ancora due anni e nel 2003 ci si ritrovò a Sherbrooke, in Canada, in un momento di grande apprensione: era scoppiata l'epidemia della Sars e nel luglio 2003 la località nordamericana era indicata tra le zone a rischio. Quella volta gli azzurri non conquistarono alcuna medaglia, ma la spedizione si rivelò una delle più consistenti della nostra storia: tre quarti posti - con Giorgio Rubino nella marcia, con Vanessa Alesiani nel triplo e con Laura Gibilisco nel martello - oltre alla quinta piazza di Veronica Borsi sugli ostacoli e l'ottava di Giulia Arcioni nei 200m.

Nel luglio 2005, a Marrakech, fu la volta di Matteo Galvan a salire sul podio: un fantastico bronzo sui 200m che rivelò il talento del vicentino, miglioratosi in tutti e tre i turni di gara. E poi ancora il bel 5° posto nel giavellotto di Leonardo Gottardo: il padovano in seguito ha dovuto combattere con la sfortuna e un perdurante infortunio alla spalla prima di affermarsi a livello assoluto, ma in Marocco mise a segno un fantastico primato italiano con il giavellotto da 700 grammi, 74.80. E si comportarono bene anche i marciatori, con i bergamaschi Matteo Giupponi e Sabrina Trevisan capaci di piazzamenti da finale e il reggiano Lorenzo Franzoni, 11° nel triplo. Stesso piazzamento ottenne la martellista abruzzese Azzurra Di Ventura. I nostri risentirono in parte, come spesso è successo in occasione dei Mondiali U18, del vicino impegno dell'EYOF: soprattutto nel 2005 si finì per privilegiare l'evento europeo perché organizzato in casa, a Lignano, appena una settimana prima.

La 5^ edizione di Ostrava (2007) rappresentò un reale momento di crescita, considerato che per la prima volta gli azzurri conquistarono più di una medaglia: a salire sul podio furono Elena Vallortigara - poi decorata nell'alto anche a livello juniores - e il marciatore Vito Di Bari, dopo una competizione dallo svolgimento drammatico per le condizioni ambientali. Il bilancio dei nostri ragazzi registrò anche due quinti posti nella marcia con l'allora esordiente Antonella Palmisano, poi capofila del movimento giovanile per diverse stagioni, e l'abruzzese Riccardo Macchia. Al di là dei piazzamenti, il dato più interessante della spedizione fu costituito dai miglioramenti personali: a testimonianza di un giusto approccio agonistico da parte degli azzurri. Oltre a 4 nuovi primati italiani di categoria: nei 2000st con Valeria Roffino, nella marcia con la già ricordata Palmisano e con i due specialisti delle prove multiple Michele Calvi e Odile Ngo Ag. Ma in generale molte delle prestazioni segnate nella cittadina morava furono abbastanza vicine al top personale degli atleti. Un rendimento decisamente consistente per i nostri ragazzi, molti dei quali raramente avevano avuto esperienze al di fuori dei confini nazionali, per non dire regionali.

Bressanone 2009 è cronaca di ieri. Giocando in casa, ci presentammo ovviamente con un contingente molto più numeroso che in passato: e tutti i 47 convocati (31 ragazzi e 16 ragazze) ebbero almeno una presenze-gara. Quella della "Raiffeisen Arena" sarà per sempre ricordata come un'edizione da record per i colori azzurri: la prima volta di un titolo mondiale (Alessia Trost nell'alto), il maggior numero di medaglie (aggiungendo i due bronzi di Giovanni Galbieri nei 100 metri e di José Bencosme nei 400 ostacoli), il top nella classifica a punti (24, meglio dei 23 di Sherbrooke 2003 dove pure furono 6 i finalisti classici). Anche in questo caso i ragazzi fecero tesoro dell'esperienza, lottando con determinazione nella quasi generalità dei casi e migliorando un gran numero di primati personali. Oltre ai medagliati, vanno segnalati il 5° posto di Lorenzo Veroli nei 400hs e una nutrita serie di piazzamenti in finale come quelli di Giuseppe Gerratana (2000st), Simone Fusiani (asta), Dimitris Mouratidis e Martina Bellio (triplo), Daniele Secci e Francesca Stevanato (peso). E alcuni mancarono l'obiettivo pur battendosi al meglio delle proprie possibilità, come i due ostacolisti Ivan Mach di Palmstein e Silvia Zuin.

Raul Leoni

I MONDIALI ALLIEVI IN TV
mercoledì 6 luglio:
su EUROSPORT 2 (canale 212 Sky) diretta ore 16-17 / 17.30-18; differita ore 20.15-20.45
giovedì 7 luglio: su EUROPSORT HD (canale 211 Sky) diretta ore 9-12.45 / 17:30-19.55
venerdì 8 luglio: su EUROPSORT HD (canale 211 Sky) diretta ore 9-11.30 / 17:45-19.30
sabato 9 luglio: su EUROSPORT HD (canale 211 Sky) diretta ore 9-13 / differita 23:00-0:45
domenica 10 luglio: su EUROSPORT HD (canale 211 Sky) sintesi ore 21-22
lunedì 11 luglio: su EUROSPORT HD (canale 211 Sky) sintesi ore 9:15-10:30 

Nella foto, la primatista italiana derll'asta Roberta Bruni (Giancarlo Colombo/FIDAL)

 

 

 

File allegati:
- Le pagine IAAF sui Mondiali U18
- IL SITO DELLA MANIFESTAZIONE
- LE SCHEDE DEGLI AZZURRI/profiles



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