Mondiali, azzurri in marcia su Daegu



Cinque atleti, quattro uomini e una donna, sono le speranze azzurre della marcia ai prossimi Mondiali di Daegu (27 agosto - 4 settembre). "Siamo fiduciosi nei nostri atleti - commenta il caposettore nazionale della marcia Vittorio Visini - che, oltre ad avversari di primo piano, dovranno misurarsi con condizioni climatiche non certo favorevoli. La Rigaudo è rientrata dalla maternità in una forma splendida. I lavori che ha svolto nell'ultimo periodo hanno dato degli ottimi riscontri. La 20km maschile sarà, invece, la gara più impegnativa dei Mondiali con un livello altissimo di partecipanti. Sono almeno otto quelli in lizza per le medaglie: i russi con Borchin ed Emelyanov, i cinesi con Zhen Wang, ma anche i nostri potranno dire la loro. Schwazer sta bene ed a Pergine ha dimostrato grande convinzione. Rubino è motivatissimo e migliorato molto nonostante i problemi patiti in inverno. Da non sottovalutare nemmeno i nostri due cinquantisti De Luca ed Nkouloukidi. Entrambi sono reduci da uno lungo stage a Roccaraso. Penso che, insieme ai soliti noti, saranno da tenere d'occhio possibili outsider asiatici e messicani".

Grande serenità e grande motivazione nelle parole del bronzo olimpico Elisa Rigaudo (Fiamme Gialle): "Sono soddisfatta del livello di preparazione che ho raggiunto. Ho un fatto un bel periodo di allenamento in altura a Livigno e poi di nuovo a Saluzzo sempre sotto l'occhio del mio tecnico Sandro Damilano. Non avrei mai creduto che, a soli undici mesi dalla maternità, mi sarei già potuta ritrovare in questa condizione. Eppure sono sempre più convinta che dopo la nascita della mia piccola Elena sia iniziata per me una seconda carriera. E pensare che a gennaio, l'obiettivo dell'anno era quello di riuscire a rientrare al meglio. Dopo il terzo posto e il crono (1h30:54) di Coppa Europa, mi sono, invece, resa conto che potevo essere più ambiziosa. L'esperienza dei Mondiali del 2009 mi è servita. Di Berlino ho il rammarico di non essere riuscita a fare la gara che volevo io, lasciandola fare alle altre. Non voglio cadere nello stesso errore a Daegu, dove punterò subito a fare il mio ritmo. Certo è che non vado in Corea per fare la comparsa. Le avversarie più temibili sono le russe, una squadra fortissima guidata dalla campionessa olimpica e mondiale in carica Olga Kaniskina. Come sempre mi seguirà mio marito Daniele, mentre mia figlia che, intanto ha iniziato a camminare, resterà a casa insieme ai nonni. Ho contato il tempo che staremo lontane: 9 giorni e 8 notti. Anche questa, da mamma, sarà una bella sfida".   

Il campione olimpico della 50km Alex Schwazer (Carabinieri) in questi giorni, dopo un periodo a Dimaro (TN) e una settimana a casa, si sta allenando dal 10 agosto a Bologna sotto la guida del tecnico Michele Didoni: "E' tutto a posto ed io sono contento. Perchè mi sono allenato bene e non sento pressioni attorno a me. In questi due mesi e mezzo di preparazione specifica per la 20km di Daegu ho fatto tutto quello che si poteva e doveva fare. Nello sport di alto livello, specie se è di fatica come la marcia, non ci si inventa niente. Di questo ne sono consapevole. Questo 2011 era iniziato dopo una lunga pausa per me, poi è arrivato lo stop per l'infortunio al ginocchio da cui penso di essermi rimesso in piedi meglio del previsto. Voglio fare questa esperienza mondiale perchè al di là del risultato finale, sono convinto che potrà darmi una bella carica di motivazioni per il mio vero grande obiettivo: la 50km di Londra. Nel 2012 all'Olimpiade voglio tornare ad essere l'uomo da battere. Del resto, quelli che verranno saranno per me gli anni della maturità in cui potrò rivelare al massimo il mio potenziale su questa distanza. Ed ho ancora quasi un anno di tempo per lavorarci". Schwazer e la 20km: il primato italiano (1h18:24 l'anno scorso), un argento europeo nel 2010 e il nono posto ad Osaka 2007 dove fu bronzo mondiale della 50km. E a Daegu? "E' la gara più importante dell'anno. Il 38:50.28 sui 10km di Pergine mi ha dato una buona iniezione di fiducia. Sinceramente non voglio pensare troppo alla concorrenza, ma ritengo che, cinesi a parte, se non farà caldissimo con un Borchin in forma non ce ne sarà per nessuno".   

Pronto per la 20km anche Giorgio Rubino. Per il finanziere romano allenato da Sandro Damilano quella di Daegu sarà la terza prova dell'anno sulla distanza che l'ha visto nel 2009 quarto a Berlino e nel 2010 quinto a Barcellona come nel 2007 - a 21 anni - ai Mondiali di Osaka. "La prima 20km, quella in Coppa Europa ad Olhão, è stata soprattutto per la squadra (5° in 1h24:14); la seconda quella di Dublino (3° in 1h20:44) è stata quella che considero del rientro. Quella di Daegu speriamo possa essere, facendo tutti i dovuti scongiuri del caso, quella del sogno. Vengo da un inverno complicato dai problemi fisici, ma sono riuscito a venirne fuori alla grande grazie all'aiuto della Federazione e alla mia caparbietà. Il caldo non mi spaventa, anzi ad Osaka nel 2007 in condizioni climatiche non troppo diverse penso di aver fatto una delle mie migliori gare. In Corea stavolta non saranno in pochi quelli che possono ambire ad un medaglia. Su tutti vedo il cinese Zhen Wang, capolista mondiale stagionale (1h18:30) e mio compagno di allenamento a Saluzzo. Ha un grande motore! La gara per il resto credo che si deciderà al decimo chilometro. Quando il ritmo cambierà, sarà importante farsi trovare pronti. Stavolta dovrò fare a meno degli amici del mio fans club "Il branco" che finora mi avevano seguito quasi in ogni trasferta. So già che si sono organizzati per vedermi in diretta tv alle due di notte e che mi hanno preparato un gadeget speciale da mettere in gara. Sarà il mio portafortuna".   

Cinquanta chilometri sono, invece, quelli che attendono i finanzieri - allenati da Patrizio Parcesepe - Marco De Luca e Jean Jacques Nkouloukidi. "In Italia fa caldo - esordisce De Luca, nel 2009 ottavo a Berlino e un anno fa sesto a Barcellona - ma è nulla in confronto a quello "allucinante" che ci attende in Corea. E' questo l'avversario che temo di più, ma anche la ragione per cui non mi aspetto una gara su ritmi folli. Mi piacerebbe sfatare il detto del "non c'è due senza tre", dopo le esperienze poco felici già vissute in Oriente con il ritiro di Osaka e il 19° di Pechino. Per quello che mi riguarda vengo già dal bronzo di Coppa Europa, ma ai Mondiali ci vado con un ottavo posto da difendere e magari migliorare". "Sono quasi pronto - prosegue Nkouloukidi - vengo da un periodo di allenamento in altura molto positivo a Roccaraso con De Luca. Mi manca solo qualche lavoro di rifinitura. Per me il caldo non è un grosso problema. E' il mio primo Mondiale da cinquantista e non mi dispiacerebbe fare di nuovo il personale (3:54:19 quest'anno ad Olhao) e puntare ad un buon piazzamento. In una gara del genere può succedere di tutto".

a.g.

LA MARCIA ITALIANA AI MONDIALI DI DAEGU (orario locale)
28 agosto (ore 9):
20km uomini, Alex Schwazer - Giorgio Rubino
31 agosto (ore 9): 20km donne, Elisa Rigaudo
3 settembre (ore 8): 50km uomini, Marco De Luca - Jean Jacques Nkouloukidi

Nella foto, Elisa Rigaudo (Giancarlo Colombo/FIDAL)




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