Mondiali indoor, dieci azzurri in gara venerdí
La lunga giornata azzurra ai Mondiali indoor di Budapest prenderà il via alle 9.30, con l’ingresso in gara di Manuela Levorato nelle batterie dei 60 metri. La veneziana affronterà avversarie di rango nella seconda delle cinque batterie in programma; su tutte, la francese Christine Arron, una delle favorite per il successo finale (7.08 nel 2004). Basterà però piazzarsi tra le prime quattro per guadagnare la semifinale (da ripescare anche quattro tempi), anche se, tutto sommato, sarà importante correre forte fin dal primo turno, per evitare di finire, in quello successivo, tra avversarie di valore estremo. Semifinale fissata alle 18.30, finale alle 19.50. Dopo la Levorato (che avrà in gara anche l’afghana Yaar Robina Muqim, della quale certamente si parlerá per motivi extrasportivi, come giá accaduto a Parigi), sarà la volta di Simone Collio e Andrea Rabino, a loro volta impegnati, alle dieci, nel primo turno dei 60 al maschile. Per primo – nella sesta delle otto batterie – andrà in gara Rabino, impegnato contro uno dei favoriti, Kareem Streete Thompson (6.56 quest’anno), e contro l’americano Mickey Grimes (6.59). Nell’ottava, sarà la volta di Simone Collio, l’uomo rivelazione della velocità azzurra (ha fatto tremare il 6.55 del record tricolore di Pavoni, correndo in 6.58), che avrà al suo fianco (anzi, a quattro corsie di distanza, lui in quarta, l’avversario in ottava) il giamaicano Asafa Powell (6.56). Passano il turno i primi due e i migliori otto tempi, semifinale alle 18.50, finale alle 20.05. Nicola Trentin affronterà la qualificazione del lungo alle 10.55, nel secondo gruppo di qualificazione. Per giocarsi tutto sabato, bisognerà superare gli otto metri, misura che il sardo ha sfiorato agli Assoluti di Genova, planando a 7,96. A metà mattinata, toccherà alle pesiste: nel primo gruppo (ore 11.45) lancerà Cristiana Checchi; nel secondo (ore 13), andrà in pedana Assuntina Legnante, l’argento degli Euroindoor di Vienna, chiamata a confermare in questa circostanza – ma non sarà facile, come sempre - la finale mondiale già centrata a Parigi. Nel suo stesso gruppo, la favorita numero uno, la trentacinquenne ucraina Vita Pavlysh. Misura da centrare per la qualificazione immediata: 18,50. Quasi contemporaneamente, andranno in pedana le tripliste Magdelin Martinez (primo gruppo, ore 12.15), e Simona La Mantia (secondo gruppo ore, 13.35). Per il bronzo di Parigi, l’accesso alla finale (14,30) non dovrebbe costare sforzi supremi, mentre per la giovanissima palermitana si tratta praticamente di rifare il record personale. Obiettivo comunque alla sua portata, considerato l’eccellente stato di forma che sta attraversando (record Promesse agli assoluti di Genova, due settimane fa, con 14,25). Nel pomeriggio, spazio per i due saltatori Andrea Bettinelli (qualificazioni dell’alto, gruppo A, ore 16,20) e Fabrizio Donato (triplo, secondo gruppo, ore 18.55). Per Bettinelli, l’accesso alla finale ha l’altezza del record italiano: 2,30 (oppure, ovviamente, far parte degli otto). Per Donato, la fettuccia della finale è posta a 16,95. La sua gara, ad ogni modo, è tra quelle dal maggior tasso tecnico medio di questi campionati. Il livello medio è strepitoso: ben 17 dei 22 atleti iscritti hanno un primato personale superiore ai 17 metri. Il laziale sta bene, e la misura, in condizioni normali, puó essere un obiettivo accessibile. Sabato sarà la volta degli altri quattro azzurri: Giuseppe Gibilisco nell’asta, Fiona May nel lungo, Antonella Bevilacqua nell’alto, Andrea Giaconi nei 60 ostacoli. Gibilisco raggiungerà i compagni stasera, con un volo diretto da Roma. Mancano poche ore al via delle gare. A Budapest, stanotte, é giá Mondiale. (m.s.)
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