Mondiali mezza: Epis al personale, azzurri noni
17 Ottobre 2020Ancora un record, in questa particolare stagione dell’atletica. Nei Campionati Mondiali di mezza maratona a Gdynia, in Polonia, la keniana Peres Jepchirchir conquista il titolo e firma il nuovo primato del mondo in una gara solo femminile con 1h05:16, ritoccando il tempo di 1h05:34 che la stessa atleta aveva ottenuto sui 21,097 chilometri poco più di un mese fa, il 5 settembre a Praga. Scendono sotto il precedente limite anche Melat Yisak Kejeta, tedesca di origine etiope, al primato europeo “women only” di 1h05:18, e Yalemzerf Yehualaw (Etiopia, 1h05:19), in riva al mar Baltico con l’arrivo sulla spiaggia. La migliore delle azzurre è Giovanna Epis, 36esima con il record personale in 1h11:14, per togliere mezzo minuto esatto rispetto al crono di 1h11:44 realizzato l’anno scorso a Valencia. Nel finale la veneziana dei Carabinieri stacca la campionessa italiana Valeria Straneo: chiude 40esima in 1h11:39 l’alessandrina del Laguna Running, primatista nazionale di maratona, a un soffio dallo stagionale di 1h11:34. Si comporta bene anche la pugliese Maria Chiara Cascavilla (La Fratellanza 1874 Modena), 62esima in 1h13:01 per limare il proprio limite di quattro secondi, davanti alla siciliana Federica Sugamiele (Caivano Runners), 68esima con 1h13:38, mentre è 80esima la debuttante piemontese Elisa Stefani (Brancaleone Asti, 1h15:16) in una mattinata fresca su un circuito di 5440 metri con il tratto finale verso il mare. Per l’ucraina Sofiia Yaremchuk, che gareggia per l’Acsi Italia Atletica, c’è invece il 25esimo posto in 1h10:42. L’Italia si piazza undicesima nella classifica a squadre in cui prevale l’Etiopia su Kenya e Germania.
Vince un ugandese al maschile, ma non il più atteso. A trionfare è Jacob Kiplimo, quasi ventenne, che si prende il successo in 58:49 dopo l’argento mondiale dell’anno scorso nella campestre, allungando a circa quattro chilometri dal termine. Battuti il keniano Kibiwott Kandie (58:54) e l’etiope Amedework Walelegn (59:08). Quarto e fuori dal podio il grande favorito Joshua Cheptegei, 59:21 al debutto sulla distanza per l’ugandese, autore nel 2020 di tre record mondiali (5000 e 10.000 su pista, ma anche 5 km su strada). L’azzurro Eyob Faniel sfiora il primato personale con 1h00:53, mancandolo di appena nove secondi. Al traguardo è 26esimo il vicentino delle Fiamme Oro, diventato quest’anno recordman nazionale di maratona. Buoni riscontri per altri tre italiani, che corrono insieme durante l’intera gara. Il 23enne piemontese Pietro Riva (Fiamme Oro), matricola di questa trasferta, finisce 43esimo in 1h02:28, a sua volta a nove secondi dal personale. Arriva praticamente appaiato Stefano La Rosa, 44esimo in 1h02:28, e così il carabiniere grossetano coglie il secondo tempo in carriera. Si migliora l’abruzzese Daniele D’Onofrio (Fiamme Oro), campione italiano in carica, 49esimo in 1h02:32 con un netto progresso in confronto al tricolore di febbraio in 1h03:15. Ritirato il trentino Nekagenet Crippa (Trieste Atletica), al sesto chilometro, per il riacutizzarsi di un infortunio. A squadre nono posto per gli azzurri, con l’oro al Kenya e il podio completato da Etiopia e Uganda.
EPIS: “LA GARA CHE CI VOLEVA” - “Finalmente! Ci voleva una gara così - commenta Giovanna Epis - dopo la delusione del ritiro ai Mondiali di Doha e dopo questo anno maledetto. Ho visto tante atlete che avevano le lacrime agli occhi all’arrivo, e anch’io mi sono commossa. Non è stato facile per nessuno allenarsi nel 2020. Dopo mesi di lavoro, questa manifestazione era diventata il mio obiettivo stagionale. E tutte sono partite forte, non solo perché è un Mondiale, ma perché avevano voglia di correre, di riscatto. Il percorso era impegnativo con i primi due chilometri del circuito in salita, non ripida che però si faceva sentire, prima della discesa. Nel primo giro ho perso qualche secondo dal gruppo di Valeria Straneo, visto che i passaggi erano per me veloci, e poi l’ho raggiunto alla fine del secondo prima di staccarla nell’ultimo.
Ho accusato un po’ la salita conclusiva, ma sono contenta e ho avuto le sensazioni positive che mi erano mancate nelle gare più recenti”.
UOMINI
20 KM - Dopo sedici chilometri piazza l’attacco Jacob Kiplimo, non ancora ventenne ugandese. L’unico che prova a tenere la sua cadenza è il keniano Kandie, mentre accusa il colpo il favoritissimo della gara, l’altro ugandese Cheptegei.
15 KM - Undici atleti nel plotone che guida la corsa e il keniano Kibiwott Kandie passa in 42:17 al quindicesimo chilometro. Il distacco di Faniel aumenta, a quasi un minuto con 43:16, ma è sempre 26esimo in coppia con l’iberico Lamdassem. Recuperano qualche posizione Stefano La Rosa (51esimo in 44:29), Daniele D’Onofrio (53esimo in 44:30) e Pietro Riva (56esimo in 44:30).
10 KM - Al sesto chilometro si ferma l’azzurro Nekagenet Crippa, per il ripresentarsi di un infortunio che pareva risolto. Poco oltre il settimo Eyob Faniel si stacca dal primo gruppo, con il fuoriclasse ugandese Joshua Cheptegei al comando: 10 chilometri in 28:23. Per Faniel 26esimo posto provvisorio in 28:35, insieme soltanto allo spagnolo Ayad Lamdassem. Procedono con lo stesso passo Stefano La Rosa (59esimo in 29:33), Pietro Riva (62esimo in 29:34) e Daniele D’Onofrio (65esimo in 29:34).
5 KM - C’è il sole alla partenza della gara maschile e si alza di poco la temperatura, che comunque rimane gradevole e buona per correre, intorno ai 12 gradi. Lo svizzero Julien Wanders tenta un allungo iniziale, mentre l’azzurro Eyob Faniel è nel cuore del gruppo di testa, 16° dopo cinque chilometri in 14:20. A venti secondi Stefano La Rosa (62°), Pietro Riva (64°) e Daniele D’Onofrio (65°) in 14:40, invece perde terreno Nekagenet Crippa, 115esimo in 15:31.
DONNE
20 KM - Dopo quasi 54 minuti, una doppia caduta: finiscono a terra l’etiope Ababel Yeshaneh, primatista mondiale in gara mista (1h04:31), e la vicecampionessa iridata keniana Joyciline Jepkosgei. Si forma un terzetto per giocarsi la vittoria con Yalemzerf Yehualaw (Etiopia), Peres Jepchirchir (Kenya) e la tedesca Melat Yisak Kejeta.
15 KM - Di nuovo sette atlete in 46:24 al quindicesimo chilometro: due keniane (Jepkosgei e Jepchirchir), la turca Can, le etiopi Yeshaneh, Yimer e Yehualaw, la tedesca Kejeta. Proseguono nello stesso gruppo Giovanna Epis 32esima e Valeria Straneo 34esima, in 50:33, e sono sempre vicine tra loro Maria Chiara Cascavilla, 65esima in 51:39, e Federica Sugamiele, 68esima in 51:53, poi 81esima Elisa Stefani in 53:08.
10 KM - Continuano a dettare il ritmo le big keniane, ma anche la turca Yasemin Can, al comando dopo dieci chilometri in 30:47. Davanti in sette, invece l’etiope campionessa in carica Netsanet Gudeta è staccata di qualche secondo dopo una caduta. Viaggiano insieme adesso le prime due azzurre: 33esima Valeria Straneo e 34esima Giovanna Epis con lo stesso tempo di 33:29, mentre proseguono a un’andatura da primato personale Maria Chiara Cascavilla, 64esima in 34:13, e Federica Sugamiele, 71esima in 34:25, con Elisa Stefani 78esima in 35:08.
5 KM - Al via 104 atlete in una mattinata piuttosto fredda, con circa 8 gradi di temperatura, e fondo asciutto: condizioni ideali per correre in riva al mar Baltico su un circuito di 5440 metri da ripetere tre volte, mentre il quarto giro nel finale punta verso il mare, raggiungendo il traguardo posizionato sulla spiaggia. In testa subito le keniane Joyciline Jepkosgei, ex primatista mondiale sulla distanza, e Peres Jepchirchir, iridata nel 2016, che quest’anno ha realizzato il record in gare solo femminili con 1h05:34 a Ras al-Khaimah. Il parziale al quinto chilometro segna il crono di 15:20 per Jepkosgei, mentre Valeria Straneo è trentaduesima in 16:37. Poco più dietro Giovanna Epis, 38esima in 16:45, quindi Maria Chiara Cascavilla 62esima (17:02), Federica Sugamiele 77esima (17:11) ed Elisa Stefani 80esima (17:21).
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File allegati:- RISULTATI/Results
- Il sito dei Mondiali di mezza maratona
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