Mondo, 5.83 di Lavillenie, 2.30 di Barshim

14 Gennaio 2013

L'astista francese e il saltatore medio-orientale impressionano alla prima uscita in pedana. A Houston gli etiopi calano il poker.

di FIDAL

E' l'ora dei salti

Nel weekend appena trascorso, in evidenza i risultati del settore salti ottenuti in vari meetings europei. Nel "Capitale Perche Meet" di Aubière (Francia), il campione olimpico di salto con l'asta Renaud Lavillenie (gareggerà a Reno, in Nevada, nel prossimo fine settimana) ha elevato il mondiale stagionale indoor a 5,83 con tre tentativi, fallendo poi la misura di 5,93. Nello stesso meeting, 6,63 della campionessa europea di salto in lungo Eloyse Lesueur.

In un'altra gara di asta a Orléans, valida per il "Perche Elite Tour", la britannica Holly Bleasdale ha superato i 4,62 battendo la primatista mondiale junior Angelica Bengtsson (4,37), mentre la gara maschile è stata vinta da greco Filippidis (5,67) sul francese Clavier (5,62) e sull'ex-iridato Blom, che dopo essersi ritirato e tornato, sta ritrovando continuità (5,48). Ancora dai salti, 2,30 della medaglia di bronzo olimpica di salto in alto Mutaz Barshim a Kristianstad in Svezia (tre errori a 2,33), e 1,95 della russa Mariya Kuchina, prestazione ottenuta sul finire del 2012 ma che è stata resa nota solo da pochi giorni.

Ancora salti, a iniziare dal lungo nella Christmas Cup di Mosca, con 6,75 di Svetlana Denyayeva, che ha battuto la pin-up Darya Klishina (6,66), e 6,62 nel lungo dell'ucraina Mokhnyuk a Kiev. Nell'alto, esordio stagionale della campionessa europea di salto in alto Ruth Beitia (1,90 sulla pedana amica di Santander), e ancora la Kuchina in evidenza (1,91 a Yekaterinburg, stessa misura della Starostina). Lanci: il pesista ceco Ladislav Prasil ha scagliato l'attrezzo da 7,26 kg a 20,10 sulla pedana di Jablonec.

Russia

Sempre nella Christmas Cup moscovita la 21enne Anna Shchagina ha corso un 1000 metri in 2'38"38 battendo il bronzo europeo junior degli 800 Ayvika Malanova, seconda in 2'38"95. Poche ore dopo, sempre a Mosca, il campione del mondo 2009 di salto in alto Yaroslav Rybakov si è cimentato nell'eptathlon (secondo con 5.389 punti e con la gara di alto vinta alla misura di 2,19). A Novocheboksarsk esordio sugli 800 dell'ex-olimpionico Yuri Borzakovsky in 1'50"03, e 4,50 nell'asta della Sidorova.

USA: vola la Rollins, riecco Rupp

L'ostacolista Brianna Rollins è stata la protagonista del round-up settimanale indoor made in USA, dall'alto del 7"78 ottenuto nei 60 metri ostacoli a Clemson, nuovo primato universitario USA indoor migliorato di 6 centesimi con collocazione al tredicesimo posto della liste all-time della specialità. Volano anche la sprinter Dezerea Bryant (7"19 sui 60 piani) e soprattutto lo sconosciuto Torian Ware, 20 anni da pochi giorni, che nell'alto si migliora di ben 13 cm valicando i 2,26 (James White fa meglio con 2,27 in Nebraska).

Un giro da "sprintare": in vari impianti di 200 metri di sviluppo, 20"65 del sudafricano finalista olimpico Anaso Jobodwana in Alabama (sui 60 metri 6"64 di Marcus Rowland e DeAngelo Cherry), 20"78 di Prezel Hardy a College Station (anche lui 6"64 sui 60), 20"80 di Aaron Ernest e 20"84 di Akeem Gauntlett, un giamaicano.

Il più veloce di tutti sui 60 metri, uno specialista con rendimento altalenante sui 100 all'aperto, è però Joe Morris, che in Colorado ha corso il primo "meno 6"60" della stagione imponendosi in 6"57.

L'argento olimpico dei 10000 metri Galen Rupp ha esordito sull'impianto con pista di 307 metri di Seattle, dove ha corso e vinto il miglio in 3'57"15. Non ci sarà l'omologazione a primato nazionale junior, a causa dello sviluppo della pista superiore ai 200 metri, del 9'02"10 ottenuto nei 3000 da Mary Cain, appena 16 anni, già sesta ai Mondiali junior di Barcellona sui 1500 metri, un talento che vanta personali di 4'11" e 2'03"3. Per Rupp si profila ora l'impegno del Balance Indoor Grand Prix del 2 febbraio a Boston. Ultime dagli USA: 20,59 di Jordan Clarke in Arizona e 20,12 di Derrick Vicars in Ohio, a poche ore dal debutto dei titani americani del peso nel meeting di Nordhausen, in Germania. Sugli 800 metri, mondiale stagionale di Casimir Loxsom in 1'46"98.

Cross, ancora Britton

La campionessa europea di cross, l'irlandese Fionnuala Britton, si è imposta nel cross internazionale di Antrim, nell'Ulster, precedendo con ampio margine la britannica Louise Damen e con distacco abissale la kenyana Magdalene Masai. Nel cross maschile vittoria dell'ugandese Thomas Ayeko davanti al kenyano David Bett. A Le Mans, nel "Cross Ouest" dominano gli africani: il kenyano John Kipkoech vince in volata sullo sconosciuto etiope Aweke Ayalew e l'ugandese Moses Kipsiro, con i francesi fuori dai primi dieci posti. Nel cross femminile vince la siepista etiope Etenesh Diro Neda su Veronica Nyaurai e l'altra etiope Sofiya Shemsu, una ragazza di 18 anni. La neo-francese Martha Komu si è classificata ottava.

Houston, poker etiope

Nella maratona e nella mezza maratona del Texas (freddo, forte vento, a tratti pioggia battente) gli etiopi hanno fatto en-plein di vittorie come un anno fa, affermandosi in tutte e quattro le classifiche, pur se privi di Atsedu Tsegay, primatista mondiale stagionale 2012 di mezza maratona, impossibilitato a volare in USA per problemi di visto. Nella maratona maschile (tutti etiopi i primi sei classificati) primo successo della carriera per Bazu Worku, ex-detentore della miglior prestazione mondiale junior sui 42 km, e fino a 48 ore fa detentore di un singolare primato: essere il più veloce maratoneta della terra (un personale di 2h05'25") senza aver mai vinto una maratona (in carriera, al massimo, due secondi e due terzi posti, come informa Ken Nakamura). Worku si è imposto in 2h10'17" con oltre 2'30" sul secondo classificato, l'altro etiope Balcha.

La maratona femminile è stata vinta nel ragguardevole tempo (soprattutto alla luce delle condizioni) di 2h23'27" da Merima Mohammed Hasem (sfiorato il personale di 21 secondi), che ha preceduto di circa un minuto le connazionali Bizunesh Deba, seconda in 2h24'26", e Meskerem Assefa, terza in 2h25'17". Nella mezza maratona, successi di Feyisa Lilesa e Mamitu Daska, entrambi favoriti tra i partenti, rispettivamente in 1h01'54" (su Deriba Merga) e 1h09'53".

L'atletica etiope è stata colpita dal lutto della scomparsa, a 24 anni, del maratoneta Alemayehu Shumye (personale di 2h08'46"), vittima di un incidente stradale pochi giorni dopo aver partecipato alla maratona cinese di Xiamen dello scorso 5 gennaio (decimo in 2h12'57").

Ondoro in Israele

In Galilea, il kenyano Dominic Ondoro si è imposto nell'edizione numero 36 della maratona del lago di Tiberiade in 2h08'00", ottima performance per un esordiente sui 42 km. Risultati interessanti, con sei atleti sotto le 2h10'. A 2h08'10" troviamo l'etiope Deriba Robi Melka, l'altro kenyano Francis Kibiwott è terzo in 2h08'31", poi ancora due etiopi (Dereje Tadesse in 2h08'46" e Sisay Lemma in 2h09'08") e il terzo kenyano, Julius Muriuki, anche lui cronometrato in 2h09'08". Settimo in 2h10'31" un altro etiope, Mamo (dettagli forniti da David Eiger). Il primatista della corsa, il francese ex-congolese Tambwé ha rinunciato a difendere la vittoria del 2012 a poche ore dal via per infortunio.

Mezza in Olanda

A Egmond aan Zee (condizioni e caratteristiche del percorso durissime, si corre in riva al mare nel vento e nel gelo) vincono l'etiope Abera Kuma in 1h01'20" sul kenyano Vincent Kipruto (1h01'36") e la kenyana Helah Kiprop in 1h10'55", di un secondo sul Flomena Chepchirchir. Solo sesto, nella gara maschile, Sammy Kitwara (quinto nelle liste all-time di mezza maratona e accreditato di 2h05'54" all'esordio sui 42 km), che sta preparando la partecipazione alla maratona di Rotterdam, in aprile. 

Atleti: attività 2013 e ritiri

Ultima stagione per Adam Nelson: a posteriori, potrebbe diventare il campione olimpico di getto del peso di Atene 2004, in seguito ai nuovi test eseguiti di recente sul campione biologico di Yuriy Bilonog, l'ucraino che si impose nel sito di Olimpia. Niente indoor per l'astista tedesca Silke Spiegelburg e per Blanka Vlašic che, pur recuperata dopo l'infortunio, ha deciso di non compromettere la partecipazione ai Mondiali estivi di Mosca affrettando il rientro in pedana. Gravidanze: aspettano un figlio la lunghista tedesa Bianca Kappler e l'ostacolista svedese Susanna Kallur (che torneranno nel 2014) e l'astista polacca Monika Pyrek, che venerdì scorso ha annunciato il ritiro e il giorno dopo si è sposata. Fine carriera anche per l'ex-campione europeo di marcia Francisco "Paquillo" Fernandez, e per i canadesi Scott Russell (giavellotto) e Jamie Adjetey-Nelson (decathlon).

Anche Limo dice basta

A 32 anni il maratoneta kenyano Felix Kipchoge Limo ha annunciato il ritiro dall'attività: è stato un grande protafonista del decennio scorso, affermandosi in numerose maratone internazionali di alto livello (Londra, Rotterdam, Berlino, Chicago, e vincendo in tre anni ben quattro delle cinque maratone disputate), con un primato personale di 2h06'14". Per quasi dieci anni ha detenuto il record del mondo dei 15 km su strada in 41'29". L'ultimo piazamento di rilievo della carriera: il quarto posto nel 2011 a Berlino.

Meucci e Straneo top-runner europei del 2012

Nel ranking 2012 di "All-Athletics.com", dettagliato per continenti, aree e settori, gli azzurri Daniele Meucci (argento europeo nei 10000 e bronzo europeo nel cross, e una bella vittoria nei 10 km a New York) e Valeria Straneo (ottava nella maratona olimpica, seconda a Rotterdam, quarta alla Roma-Ostia), sono stati indicati come i migliori atleti europei dell'anno, relativamente alle corse su strada. I migliori maratoneti del vecchio continente sono stati indicati nel polacco Henryk Szost e nell'ucraina Tetyana Hamera-Shmyrko. I migliori maratoneti del mondo sono, secondo All-Athletics, Wilson Kipsang e Mary Keitany.  



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