Mondo, Abakumova e Dibaba primedonne
02 Settembre 2013Berlino, Abakumova over 70
Davanti ai 53.000 spettatori dello Stadio Olimpico, il miglior risultato tecnico dell'ISTAF di berlino (IAAF World Challenge, meeting numero 72) lo ha offerto un'atleta che non era nell'elenco dei recenti vincitori dei Mondiali di Mosca, la giavellottista russa Mariya Abakumova. La vicenda agonistica moscovita è nota: la Abakumova partiva con i favori del pronostico, dividendoli con la più forte rivale della stagione, la tedesca Christina Obergföll. La russa, dopo una qualificazione sensazionale, ha colto solo la medaglia di bronzo dopo una prestazione condizionata da poca convinzione e nervosismo. Per paradosso, la tedesca ha trovato il lancio vincente per l'oro con un lancio scoordinato, che per pochissimo è rientrato nel settore valido per la misurazione.
A Berlino invece, come in tutti gli altri meeting post-mondiali in cui la Abakumova è scesa in pedana, non c'è stata storia, ma sono aumentati i suoi rimpianti per l'oro mancato. Con il 70,53 del quarto lancio, la Abakumova ha realizzato la nona misura di sempre con il nuovo giavellotto, il record mondiale stagionale, e ha riscritto il primato del meeting. Eccellente la serie: 68,82 - nullo - 66,51 - 70,53 - 65,51 - 69,04. La Obergföll, terza con 63,30 (e cinque nulli), è stata battuta anche dalla connazionale Stahl (65,35 all'ultimo lancio).
Gli altri lanciatori tedeschi freschi campioni del mondo, come David Storl e Robert Harting, hanno regolarmente vinto: Storl con una misura non esagerata (20,91), Harting con una prodezza delle sue (69,02). Degli altri iridati di Mosca, si è registrato il rientro post-mondiale dell'etiope Aman, che ha vinto gli 800 in 1:43.97 staccando di quasi un secondo lo statunitense Duane Solomon, e l'ennesima vittoria di Valerie Adams nel peso (20,58, successo consecutivo numero 42). Nel martello femminile nuovo successo della polacca Anita Wlodarczyk (77,15, quinta misura della stagione) sulla campionessa mondiale Tatyana Lysenko.
Il meeting di Berlino ha sancito anche il passo d'addio di due pesisti che hanno fatto la storia recente dell'atletica tedesca, Ralf Bartels e Nadine Kleinert. Bartels potrebbe trovarsi nel palmarès qualche medaglia di metallo più prezioso rispetto a quelle conquistate in pedana, per effetto della recente squalifica a vita (con cancellazione retroattiva di diverse stagioni di attività) inflitta al pesista bielorusso Andrei Mikhnevich. La Kleinert lascia con un argento olimpico e tre argenti iridati conquistati nella lunghissima carriera.
Fine attività, a Belrino, anche per una grandissima del martello femminile, la cubana Yipsi Moreno, anche lei abituata ai podi di Mondiali e Olimpiadi (ben sei), e che, per effetto dei nuovi test effettuati sui campioni biologici di Atene 2004, potrebbe presto ritrovarsi con un titolo olimpico al collo a quasi 10 anni di distanza.
Debutto a Amsterdam
Prima edizione dei Flame Games, meeting con musica e fuochi come colonna sonora e scenografia delle gare. Tra i risultati, il successo del trinidegno Bledman in 10.11 nei 100 sull'olandese acquisito Churandy Martina (10.12), e il primato nazionale nei 2000 femminili di Susan Kuijken in 5:38.37 (mondiale stagionale), brava a migliorare al primo vero assalto il vecchio limite, datato 27 anni, di Elly van Hulst (5:39.52). Negli ostacoli, 12.70 ventoso di Kellie Wells. In pedana, 65,19 del discobolo Eric Cadee.
I campionati africani juniores a Reduit
Durati quattro giorni, hanno visto prevalere la Nigeria nel medagliere, con 19 medaglie di cui 9 d'oro, davanti ai sudafricani e gli etiopi (Kenya quinto, preceduto anche dall'Egitto). Tra i risultati, il 4:09.00 della etiope Dawit Seyaum nei 1500 metri, e l'1:46.94 di Berke Kahsay (altro etiope) negli 800 maschili. Il giavellotto, in Kenya, continua a fare proseliti anche dopo che Julius Yego, a Mosca, ha sfiorato il podio mondiale. La gara di Reduit l'ha vinta un altro kenyano, Alex Kiprotich, con 71,43.
Kanter si ritrova
Dopo la medaglia di bronzo di Mosca, e il successo ottenuto a Zurigo su Robert Harting, l'estone Gerd Kanter sta vivendo un momento tecnicamente felice. Nella finale del circuito estone ERGO, a Kohila, ha ottenuto un'altra vittoria e il primato stagionale con 67,59, battendo il leader mondiale 2013 ed argento iridato Malachowski (65,20) e il connazionale Martin Kupper (64,91, vicinissimo al personale).
Lanci importanti anche in Polonia, dove il campione del mondo di lancio del martello Pawel Fajdek ha sfiorato gli 80 metri nella finale del campionato di club a Biala Podlaska con 79,68.
Sprinter in progresso
Primati personali ottenuti negli ultimi giorni per il giamaicano Jacques Harvey, che con poco meno di due metri di vento a favore ha corso in 10.04 ad Ankara, e per il britannico Richard Kilty (primo frazionista inglese nelle batterie della 4x100 a Mosca), in un 100 a inviti nell'ambito di un meeting di prove multiple, ha corso in 10.10 con vento nullo.
Strada, la Dibaba vicina al record del mondo
Tirunesh Dibaba, archiviata la sconfitta di Zurigo patìta contro Meseret Defar, ha fatto fuoco e fiamme nella 10 chilometri olandese di Tilburg, un classico degli appuntamenti su strada di fine estate, dove ha chiuso in 30:30, a soli nove secondi dal limite mondiale di Paula Radcliffe, e migliorando ampiamente il precedente personale di 30:49 stabilito in primavera, proprio quest'anno, a Manchester. Il grande crono, che è anche record nazionale etiope, è maturato nella seconda parte di gara, dopo un transito, al quinto chilometro, in 15:20.
Mezza maratona a Lilla
Tanta umidità e temperature non ideali non hanno consentito prestazioni sotto l'ora nella mezza maratona maschile di Lilla. Nel podio tutto africano, vince il favorito Vincent Kipruto (argento a Daegu nella maratona) in 1:00:39 sull'altro kenyano Philemon Rono (stesso tempo) e sull'etiope Habtamu Assefa (1:01:05, solo quarto in 1:01:31 l'altro etiope Atsedu Tsegay). Non c'è solo Africa sul podio femminile: vince la kenyana Diana Chepkemoi in 1:10:14 sulla giapponese Yukiko Akaba (1:10:24). terza un'altra kenyana, Monica Jepkoech in 1:10:40.
Phillips lascia
Un altro grande atleta ha lasciato l'attività: è Dwight Phillips (ultima gara la scorsa settimana a Zurigo), che si è congedato dalle pedane portando con sé una autentica collezione di medaglie d'oro, ben quattro titoli mondiali all'aperto (Parigi, Helsinki, Berlino, Daegu, più il bronzo di Osaka e un oro iridato indoor) e l'oro olimpico di Atene. Nel 2009, al Prefontaine Classic di Eugene, il salto più lungo della carriera (8,74). Anche ottimo velocista, ha al suo attivo un magnifico 6.47 sui 60 metri indoor.
Ecco Zagabria e Bruxelles
Tra le tante gare ricche di campioni mondiali e olimpici del meeting di Zagabria e del Memorial Van Damme, focus particolare sullo sprint, dove si annunciano nuove scintille nei 100 uomini. Usain Bolt chiuderà la stagione a Bruxelles nella seconda finale di Diamond League, correndo nuovamente i 100 come a Zurigo contro Justin Gatlin. Lo statunitense sarà prima a Zagabria (domani) dove sfiderà l'altro giamaicano Kemar Bailey-Cole. A proposito dei 100 metri di Zurigo, hanno offerto due singoliari primati: il 10.07 di Walter Dix è la miglior prestazione di sempre per un nono classificato, e lo scarto cronometrico tra il vincitore (Bolt in 9.90) e l'ultimo giunto al traguardo (appunto Dix in 10.07) è il più esiguo di sempre, appena diciassette centesimi a contenere nove uomini.
Marco Buccellato
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