Mondo: Allen e Lyles, l'ottovolante in USA
13 Giugno 2022Ieri sera nuovo appuntamento del World Athletics Continental Tour Gold a Randall's Island, New York. Nel medesimo impianto, quasi tre lustri fa, Usain Bolt stupì il mondo con il primo dei suoi record mondiali sui 100 metri, distanza che fino allora aveva quasi ignorato. Un 9.72 ottenuto con la pista zuppa di pioggia e nella semi-oscurità. Stavolta il picco non è stato da primato, ma ad avvicinarsi di più all'impresa storica è stato l'ostacolista 27enne, quarto a Tokyo, Devon Allen, all'ultima stagione con l'atletica professionistica prima di virare, definitivamente dopo un intermezzo di alcuni anni fa, al football americano con la squadra di Philadelphia. Ottima la sua stagione sui 110 ostacoli fino a ieri sera, superlativa da adesso. Il 12.84 fluido disegnato sulla pista azzurra newyorchese lo porta in terza posizione nelle graduatorie all-time della specialità, dopo il primato mondiale di Aries Merritt (12.80), e il 12.81 di un anno fa di Grant Holloway (battuto nettamente ieri in 13.06 con una seconda parte di gara che in parte ha ricordato la sfortunata finale olimpica di Tokyo), e ne fa il primo specialista caucasico di sempre, sorpassando il russo Shubenkov, con un miglioramento imponente di un decimo e mezzo. Non negli stessi termini, ma impressionante anche l'omologa gara di ostacoli alti donne, vinta da Alaysha Johnson in 12.40, un decimo netto limato al personale ottenuto un mese fa.
COLEMAN & LYLES. Due iridati di Doha protagonisti dello sprint maschile. Se la volata di Christian Coleman è servita a firmare un ottimo crono (9.92) ma non a distruggere la concorrenza (secondo, con conferma dei recenti progressi, il giovane giamaicano Ackeem Blake in 9.95), il duecento metri servito da Noah Lyles (19.61!) ha invece concluso in bellezza il meeting di ieri, ridestando negli osservatori la fluidità dello sprinter USA nella seconda parte di gara. Il crono è il terzo della carriera di Lyles, sceso per l'ottava volta sotto i 19.70. Ottimo anche il 100 donne vinto da Aleia Hobbs, al personale dopo diversi anni, in 10.83 davanti a una Sha'Carri Richardson ricarburata per gli imminenti Trials, e vincitrice a fine meeting anche dei 200 in 22.38. Sempre a New York, ventiquattr'ore prima e su strada (10 km), il sucesso dell'etiope Senbere Teferi in 30:43 a dispetto di altre big presenti al via, come la campionessa olimpica di maratona Peres Jepchirchir, vittima di una caduta.
TRIPLO MONDO. Ancora dagli States, un meeting in California con il miglior risultato nel triplo donne: Keturah Orji 14,76 (vento 1,9) per aggiungere mezzo metro al primato stagionale. Triplo-exploit, doppio in Spagna, ai campionati di club di La Nucia. Sabato l'esordio della primatista del mondo Yulimar Rojas (a pochi giorni dal 6,93 nel salto in lungo), con la miglior prestazione mondiale stagionale di 14,83. Ieri, altra world lead e primato spagnolo con l'ex-cubano Jordan Diaz, planato a 14,76 con uno step davvero sontuoso.
La rassegna iberica ha portato anche gli altri record nazionali dell'ostacolista Sara Gallego (54.87) e della martellista Redondo (71,63 a sei giorni dall'altro primato di 71,40 a Tarragona).
BORSINO CONCORSI. Progressi di gruppo. In un meeting in Germania, record nazionale dell'astista belga Ben Broeders con 5,85 davanti all'olandese Vloon (5,80), e record nazionale turco di Ersu Sasma (5,80 anche lui) a Bursa nella Super League nazionale, dove si è rivisto sotto i ventuno secondi il campione del mondo dei 200 metri a Londra 2017 Ramil Guliyev (20.62). Dalla Cina, il lancio più lontano di questa prima parte di stagione nel peso donne, ottenuto a Shanghai dalla 24enne Song Jiayuan, quinta alle Olimpiadi, al primo lancio della gara d'esordio da inizio anno. Sempre dai lanci, risale a tre giorni fa il record del mondo U20 nel disco maschile, con l'attrezzo da un chilo e settecentocinquanta grammi, del tedesco Mika Sosna, che ha portato il limite dell'ucraino Mykyta Nesterenko (70,13 nel 2008) a un eccezionale 71,37. Sosna si è già messo in luce ad inizio giugno con l'attrezzo senior da due chilogrammi, ottenendo in quattro giorni le misure di 61,94 e 61,78.
CAMPIONATI POLACCHI. Assente Anita Wlodarczyk (infortunatasi nell'inseguimento di un ladro che le aveva sottratto l'auto), highlights dai campionati disputati a Suwalki dalla sprinter Ewa Swoboda (10.99 ventoso), dal campione olimpico di lancio del martello Wojciech Nowicki (80,90) e dagli exploit del settore ostacoli, dove Damian Czykier ha abbassato il record nazionale a 13.25 e Pia Skrzysowska ha migliorato quello U23 con l'ennesimo miglioramento a 12.62, record europeo stagionale.
KENYA PER UN ORO. Il team keniano ha vinto il medagliere dei campionati africani, conclusisi nella splendida cornice delle Mauritius, pur se la pioggia ha disturbato varie sessioni di gare. Dieci ori per il Kenya, nove per il Sud Africa (ma ventisette altre medaglie per i sudafricani, a dispetto delle ulteriori tredici dei keniani). Alla fine, si è rivelato beffardo per i sudafricani, per la sconfitta nel medagliere, il successo di Ferdinand Omanyala su Akani Simbine nella finale dei 100 metri, disputata nella seconda giornata. Tre millesimi di secondo hanno premiato Omanyala sul primatista sudafricano, nella volata conclusa per entrambi in 9.93 con un vento decisamente oltre il limite (4,5 metri al secondo). Tra i migliori risultati non influenzati dalle volate del vento, 15:00.82 sui 5000 donne di Beatrice Chebet e 3:36.57 di Abel Kipsang sui 1500 metri maschili, in un mezzofondo con pochi big. Campionati giapponesi: a Osaka (anche qui pioggia nella seconda giornata), 10.08 di Hakim Sani Brown sui 100 metri, 8,27 del lughista Yuki Hashioka e buona finale dei 110 ostacoli vinta controvento da Shunsuke Izumiya in 13.21 su Rashid Muratake (13.31 ma 13.27 in semifinale).
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