Mondo: Crouser accende la miccia

31 Agosto 2020

L'olimpionico di getto del peso infila una serie favolosa tutta over-22 metri. Campionati nazionali in Europa: Polonia, Ucraina e Olanda.

di Marco Buccellato

Alla ricerca del primato del mondo di Randy Barnes (23,12), Ryan Crouser non ha trovato nel Drake Blue Oval Showcase Meet di Des Moines il "big one" tanto atteso, ma la seconda miglior serie di sempre nella storia del getto del peso, e anche la seconda con tutti i sei lanci validi oltre i 22 metri, come fece Alessandro Andrei nella storica serata di Viareggio del 1987. Allo statunitense, oro a Rio e coprotagonista della pazzesca finale di Doha, era già successo di trovare nella stessa serie tutti lanci oltre i 22 metri, ma in compagnia di alcuni nulli. A Des Moines, con la punta del 22,72 del secondo turno, anche un 22,70, un 22,68, un 22,63, un 22,44 conclusivo e un 22,27 iniziale. Media: 22,57 e tre millimetri. La serie di Alessandro Andrei, con tre primati del mondo (22,72, 22,84 e 22,91), annoverò anche un 22,74, un 22,37 e un 22,19, per una media di 22,62 e otto millimetri. Appena quattro giorni prima, Crouser aveva scaldato la pedana di Des Moines con 22,56 e altri tre lanci oltre i 22 metri (22,50, 22,20 e 22,08).

SPRINT GIAPPONESE - Nell'Athletics Night Games 9.98 di Fukui, il miglior risultato è arrivato dall'ostacolista Taio Kanai, progredito fino a 13.27, a due centesimi dal primato nazionale di Shunya Takayama, stavolta secondo in 13.34. Una gara notevole con un terzo specialista (Ishikawa) sotto i 13.40, per un centesimo. Anche i 100 piani hanno registrato ottime cose, con la rivincita di Aska Cambridge su Yoshihide Kiryu, i due sprinter asiatici più in forma in questo momento. Per Cambridge secondo primato personale in due gare (10.03 dopo il recente 10.05), davanti al primatista nazionale Kiryu (10.06). Proprio il record nazionale di Kiryu, 9.98 tre anni fa sempre a Fukui, ha dato il nome al meeting di sabato.

CAMPIONATI NAZIONALI: POLONIA - Dopo il primo over-80 metri continentale dell'anno a Chorzow, Wojciech Nowicki ha incrementato la migliore prestazione europea 2020 del martello nel corso dei campionati polacchi di Wloclawek con un lancio di 80,28, precedendo ancora il campione del mondo Pawel Fajdek (78,61, stagionale). Tra gli altri risultati, peso a Haratyk (20,64), disco-sorpresa con Stoj (63,05) davanti ai big Urbanek e Malachowski, 51.44 della quattrocentista Swiety-Ersetic e 1,88 della Licwinko nell'alto. Giavellotto a Krukowski (83,51) e alla Andrejczyk (62,66).

UCRAINA, PROTSENKO 2,30 - Buon ritorno a misure di livello mondiale di Andrii Protsenko ai campionati ucraini di Lutsk (2,30). Nella gara femminile, assenti le superstar Mahuchikh e Levchenko, titolo alla Okuneva con 1,92. Brilla ancora la stella di Alina Shukh, al successo nell'eptathlon con 6215 punti, a soli quindici giorni dai 6386 ottenuti sempre a Lutsk. Dal lungo l'altra big Maryna Bekh-Romanchuk senza rivali e vittoria con un ottimo 6,81 e un conclusivo 6,80.

OLANDA E SLOVACCHIA - A Utrecht la star è Nadine Visser, facile sui 100hs in 13.10 (12.97 in batteria) e gran personale per la vittoria sui 100 piani in 11.25. Dallo sprint anche la nuova stella Klaver (22.95), van Gool sui 100 uomini (10.17) e Burnet sui 200 in 20.35 piuttosto ventoso. Asta a Vloon, in trend ancora crescente con 5,75.

A Trnava record nazionale sui 400hs donne della 20enne Emma Zapletalova, il terzo nel giro di un mese, con la cifra di valore internazionale di 55.19. Venerdì e sabato i campionati britannici con alcuni dei migliori in gara, tra cui i quasi omonimi Jake Wightman e Laura Weightman, la primatista mondiale stagionale degli 800 metri Jemma Reekie e l'astista Holly Bradshaw.

ANGLOFONI IN SVEZIA, DADIC IN VETTA - Ottime prestazioni sabato nel meeting di Göteborg. Doppietta australiana sui 5000 metri per Stewart McSweyn e Matthew Ramsden (13:09.83 e 13:16.63) con record nazionale di Svezia sfiorato da Suldan Hassan (13:18.01) ma ingresso nella top ten under 20 europea di sempre del sorprendente Emil Millan de la Oliva, autore di un 13:20.59 che toglie ben ventisette secondi al precedente limite svedese U20, sempre suo, vecchio di soli sei giorni. Anglofonia in luce anche sugli 800, vinti dal britannico Daniel Rowden in 1:44.74, secondo crono europeo 2020. Ancora un'impresa dell'austriaca Ivona Dadic, al titolo dei campionati nazionali di prove multiple a Götzis con il miglior score mondiale dell'anno di 6419 punti, a poco più di un mese dal favoloso eptathlon concluso con 6235 punti nello spazio di un'ora.

ESORDIO-SHUBENKOV - Prima gara dell'anno per il russo campione del mondo 2015 e due volte oro europeo nei 110hs Sergey Shubenkov. Nella Coppa di Russia a Bryansk, l'uscita del debutto è in 13.39. Sempre altissima l'iridata dell'asta Sidorova (4,75), si è registrato anche il gran 14,75 della triplista Koneva (vento di 2.3 m/s) e il rientro della 38enne Anna Chicherova (1,90 nell'alto). Martello islandese: in sei giorni doppio record nazionale di Hilmar Örn Jónsson, passato dai 75,82 della prima impresa al ben più solido 77,10 della seconda, sempre a Hafnarfjördur.

CHEPTEGEI, PENSIERO RECORD-BIS - Dopo lo straordinario primato del mondo sui 5000 metri a Montecarlo in 12:35.36, l'ugandese Joshua Cheptegei ha annunciato di voler attaccare, senza rivelare sede e data (probabilmente entro la metà di settembre), il record del mondo della distanza di cui detiene il titolo mondiale, i 10.000 metri, laddove l'obiettivo è scendere sotto il limite di Kenenisa Bekele (26:17.53). Stagione finita, invece, per un altra medaglia d'oro di Doha, lo statunitense Donavan Brazier, alle prese con una fascite plantare che lo ha afflitto negli ultimi tempi.

LA FRANCIA CHIAMA - Giovedì l'atletica transalpina chiama a raccolta alcuni dei suoi migliori atleti, dal primatista mondiale di decathlon Kevin Mayer all'ostacolista Pascal Martinot-Lagarde fino al prodigio giovanile Sasha Zoya, per il meeting di Marsiglia. Cast internazionale che prevede atlete titolatissime come Laura Muir e la colombiana Caterine Ibarguen, lo spagnolo Orlando Ortega contro Martinot-Lagarde sui 110hs e l'etiope Samuel Tefera sui 1500 metri.

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