Mondo: Dubai autostrada d'Etiopia

29 Gennaio 2018

Grandi tempi e profondità mai vista dei runner etiopi nella 42 km degli Emirati. Mariya Lasitskene-Kuchina e Laura Muir regine del fine settimana indoor.

di Marco Buccellato

Non è stata solo una maratona dal finale-thrilling, ma la miglior 42 km di sempre dal punto di vista del binomio "qualità + prodondità". Oltre ai nuovi primati sul percorso "iperflat" del Golfo Persico, 2h04:00 di Mosinet Geremew e 2h19:17 di Roza Dereje, la maratona di Dubai di venerdì scorso ha archiviato le migliori prestazioni cronometriche di sempre dal terzo al settimo classificato, sia a livello maschile che femminile (tutti personal best), facendone di fatto la maratona n.1 di sempre per risultati di insieme, con i primi cinque racchiusi in 8" (da 2h04:00 a 2h04:08) e altri due sotto le 2h05:00, tutti etiopi con solo uno di già trentenne. Stesso show tra le donne, con ben quattro atlete sotto le 2h20 (prima volta nella storia della distanza), e la settima a 2h21:45. A livello di graduatorie all-time di vertice (solo su percorso certificato con risultati omologabili), il 2h04:00 di Geremew si colloca in decima posizione, mentre la Dereje è ora la performer numero sette della storia.

TOP & ESORDIENTI - Leul Gebrselasie, secondo in 2h04:02, ha centrato la seconda miglior prestazione all-time per un esordiente, peggio solo del connazionale Adola (Berlino 2017). Birhanu Legese, sesto in 2h04:15, ha ottenuto la terza. Tamirat Tola, vincitore un anno fa, è giunto terzo in 2h04:06, stesso tempo del quarto, il 33enne Mengistu. Donne: la Dereje ha vinto la gara forzando la resistenza delle connazionali nell'ultimo miglio, precedendo Feyse Tadese (2h19:30), Yebrgual Melese (2h19:36) e la vincitrice uscente Worknesh Degefa (2h19:53). Contrariamente alla raccolta maschile, i risultati-top femminili sono stati ottenuti da atlete meno giovani dei maschi, eccezione fatta per Haftamnesh Tesfay, quinta in 2h20:13, che ha ottenuto anche il quarto posto tra le migliori esordienti di maratona. Debutto anche per l'argento mondiale di Pechino 2015 sui 5000, Senbere Teferi, nona in 2h24:11.

PASSAGGI INTERMEDI - il keniano Felix Kibitok è transitato al 30° km a 20" dal record mondiale in 1h27:33, guidando un gruppo di otto etiopi a 4" e 5". Meno interessanti gli intermedi femminili, a oltre tre minuti in ogni passaggio dai transiti-monstre di Mary Keitany nella storia della maratona.

A proposito della Keitany, a Londra attaccherà il record globale di Paula Radcliffe con l'aiuto di un pacemaker. Prima, sarà al via della mezza maratona di Ras Al-Khaymah venerdì 9 febbraio, dove è raccolto buona parte del meglio del pianeta: oltre alla Keitany, l'Elite Field donne presenta la primatista del mondo Joyciline Jepkosgei, Fancy Chemutai, Vivian e Lucy Cheruiyot, Edith e Joan Chelimo, Gladys Cherono, Eunice Chumba, Brigid Kosgei e Caroline Kipkiru. Non meno mostruoso l'Elite uomini, con i keniani Bedan Karoki, Leonard Barsoton, Jorum Okombo, Geoffrey Yegon, Solomon Yego, James Wangari e Josphat Tanui contro gli etiopi Lelisa Desisa, Guye Adola, Fikadu Haftu, oltre al turco-keniano Ali Kaya e all'ugandese Toroitich, nome-top della stagione crossistica.

MATSUDA-SUPER A OSAKA - Esordio col botto anche per la giapponese Mizuki Matsuda, che in forza di un eccellente "negative split" (1h11:59/1h10:45) ha vinto la 42 km di Osaka in 2h22:44 precedendo le connazionali Maeda (2h23:48) e Ando (2h27:37). Per la veterana Mari Ozaki il sesto posto n 2h30:03 vale il primato nazionale master M40. A Marrakech buon 2h26:48 della etiope Tinbet Gidey Weldegebriel sulle keniane Truphena Chepchirchir (2h28:11) e Ruth Wanjiru (2h28:27). Nei cross del weekend, vittoria casalinghe per Brigid Kosgei a Eldoret e firme africane a San Sebastian dell'etiope naturalizzato per il Bahrain Aweke Ayalew e della keniana Daisy Jepkemei.

INDOOR EUROPA, VOLA LASITSKENE CON 2,04 - Ancora una grande prestazione di Mariya Lasitskene-Kuchina, al personale indoor di 2,04 nella Coppa di Stalingrado a Volgograd e vicinissima in almeno un tentativo a 2,07, un centimetro sotto il top all-time indoor di 2,08. Nella gara uomini 2,30 per Ukhov. Francia: un bel meeting (Val de Reuil) onorato dal record mondiale U20 e mondiale stagionale dei 1500 maschili del 19enne Samuel Tefera (3:36.05). Top-performance 2018 (e primato africano indoor) anche per il triplista del Burkina Faso Fabrice Zango Hugues (17,23).

REGINA DI SCOZIA - Record scozzese per Laura Muir, l'ennesimo: stavolta l'1:59.69 realizzato sugli 800 metri a Glasgow ne fanno l'unica al mondo capace di correre gli 800 in meno di 2', i 3000 sotto gli 8:30 e i 5000 in meno di 15', naturalmente al coperto.

Risveglio-Bukowiecki: alla seconda uscita stagionale il campione europeo indoor ha lanciato a 21,23 a Spala. Occhio al bosniaco Pezer, due gare e due primati nazionali: stavolta il suo peso è atterrato a 20.76 a Belgrado. Chiusura con il campione del mondo dei 400hs Karsten Warholm, che ha portato il record nazionale indoor dei 400 piani a 45.88 due giorni fa.

INDOOR USA, SARUNI INSISTE - Altra performance di spicco del keniano Mike Saruni, studente a El Paso: stavolta si è espresso in 1:45.19 sugli 800 nel nuovo impianto di Lubbock, finalmente a sviluppo di 200 metri. Nella stessa riunione ben tre altisti a 2,30, Jeron Robinson, Trey Culver (già a 2,33) e Vernon Turner. Ottime cose ancora nel mezzofondo: a New York primato nazionale sul miglio della canadese Kate Van Buskirk in 4:26.92, leader mondiale anche sui 1500 con un passaggio di 4:10.06. Sulla pista gigante di Seattle l'iridata indoor Sifan Hassan ha corso i 3000 in 8:34.45, impressionando non più di Shalane Flanagan, ormai maratoneta-top e capace di esprimersi al coperto in 8:43.28. Si sono affrontati anche Yomif Kejelcha e Galen Rupp (altro maratoneta di vertice): il loro duello sui 5000 ha visto prevalere di pochissimo l'etiope in 13:34.67 sullo statunitense (13:34.78), prima di imporsi anche sul miglio in 3:56.95.

SPRINT & LANCI - World lead sui 60 dell'ivoriana Murielle Ahoure, 7.07 a Houston, e record nazionale della 4x200 donne in 1:32.67 a firma Jefferson, Stevens, Harper e Ruth. Doppio record mondiale staigonale della giovane Irby a Fayetteville, 22.96 sui 200 e 51.48 sui 400. Peso: il 19enne Jordan Geist è esploso con 21,45 a Seattle, passando per un 21,12 (già ampiamente personal best) nel corso della gara. La possente pesista giamaicana Danniel Thomas-Dodd ha migliorato il record nazionale portandolo a 18.46 in Ohio, mentre sull'isola caraibica sono già carburati da una settimana i discoboli Dacres (68,08) e Smikle (67,72). Ancora dall'atletica outdoor: in Nuova Zelanda l'iridato di getto del peso Tom Walsh aggiunge centimetri alla seconda uscita stagionale con un lancio di 21,14. Il bronzo olimpico dell'asta Eliza McCartney debutta con 4,70.

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