Mondo: Duplantis 5,90 il volo continua
02 Aprile 2017Lo svedese-statunitense migliora ancora il record mondiale under 20 dell'asta con 5,90. Florida Relays e Texas Relays con staffette in primo piano. Sally Pearson risorge ai campionati australiani.
di Marco Buccellato
A tre settimane dal record mondiale under 20 stabilito nell'Armory Track Center di New York da Armand Duplantis (5,82, record "overall" tra indoor e outdoor) il giovanissimo svedese che compirà i 18 anni in novembre, non finisce di stupire. Nella gara di asta élite delle Texas Relays di Austin, giocando d'azzardo a gara ormai vinta, ha prima superato i 5,80 per poi "passare" i 5,85 del possibile record mondiale di categoria puntando direttamente ai 5,90, misura che già in occasione del primato newyorchese aveva dichiarato di valere. Al terzo tentativo il record è arrivato, pulito e senza sbavature. Duplantis entra così nel Guinness dei primati anche per essere il 17enne con la migliore misura all-time, un dato in cui è in anticipo di due anni: 5,90 è infatti il primato mondiale per età anche per astisti diciannovenni. Lo stabilì l'americano Jacob Davis nel 1998, a meno di un mese dal compimento del ventesimo anno di età. Per il figlio d'arte Duplantis c'è anche il record assoluto svedese, tre centimetri meglio del 5,87 di Oscar Janson, stabilito nel 2003 all'età di 28 anni. [VIDEO: IL 5,90 RECORD DEL 17ENNE MONDO DUPLANTIS ALLE TEXAS RELAYS]
VENTO IN POPPA - Non solo Duplantis. Nell'altra grande manifestazione del fine settimana USA, le Florida Relays di Gainesville, un po' a sorpresa è sortita la miglior prestazione under 18 sui 100 piani maschili, realizzata con il jolly di due metri esatti di vento favorevole nella gara giovanile da Anthony Schwartz, 16enne che si divide con il football, che in 10.15 ha sottratto quattro centesimi al precedente limite del giapponese Kiryu. Nato nel settembre del 2000, il crono vale statisticamente anche come miglior prestazione under 17.
STAFFETTE, ECCO I CANADESI - Tanta America tra Gainesville e Austin, con doppia perla nelle Florida Relays a firma del Canada: a dispetto di un brutto cambio in cui il curvista Rodney ha consegnato il testimone nella mano di Andre De Grasse, il quartetto nazionale, bronzo nell'ultima Olimpiade e negli ultimi due campionati del mondo, ha vinto la serie migliore della 4x100 a Gainesville in 38.17, precedendo di 0.6 un quartetto con Justin Gatlin in seconda frazione. Identico epilogo nella 4x200 vinta dal Canada in 1:19.91 ancora davanti a Gatlin, secondo con un team internazionale in 1:20.80. Gatlin sarà all'esordio individuale sabato prossimo nel Grenada Invitational, al pari delle star locali Kirani James e Bralon Taplin, di LaShawn Merritt, Kim Collins e Asafa Powell.
SCHIPPERS IN FLORIDA - Riscontri migliori a Gainesville piuttosto che a Austin anche nelle altre gare di staffetta: nella 4x400 uomini 3:00.92 dell'Empire Athletics, nella 4x100 donne 42.34 del team femminile dell'Oregon (primato universitario), laddove in una differente serie una formazione mista con Tianna Bartoletta, Dafne Schippers e le british Onuora e Henry ha vinto in 42.57, e ancora Oregon in 3:26.07 nella 4x400 donne. Chiudiamo con la bellissima 4x200 decisa per un solo centesimo in favore del quartetto misto con Dafne Schippers in ultima frazione (1:28.77). A un soffio, ma con primato NCAA, ancora l'Oregon con Dunmore, Cunliffe, Stevens e Washington.
FESTIVAL - Tanti altri buoni risultati dalle due sedi: a Austin l'8,14 nel lungo del 20enne statunitense Charles Brown, il 17,12 di O'Neal nel triplo, l'88,01 del greco Kiriazis nel giavellotto (seconda misura universitaria all-time), il mondiale stagionale dei 100 donne eguagliato in 11.10 da Morolake Akinosun e il 4,73 di Jenn Suhr nell'asta. Sprint di élite con troppo vento, peccato per il 9.99 dell'ex-campione mondiale junior Kendal Williams (2,1 metri al secondo) dopo il 10.06 in batteria. Da Gainesville, 10.00 di Alonso Edward con bufera alle spalle di oltre 5 m/s, 1:45.64 di Isaiah Harris sugli 800, doppio 22.60 a distanza di 24 ore sui 200 donne di Veronica Campbell-Brown e Gabrielle Thomas e 55.53 della Nugent sui 400 hs. Sorprendente primato delle Isole Vergini nei 400hs a opera di Kyron McMaster (bronzo mondiale under 20) in 48.71.
ARNETON OLTREOCEANO - Di brezza potente ma legale (due metri al secondo) hanno approfittato anche le ostacoliste Alaysha Johnson e Jasmine Camacho-Quinn (portoricana) per chiudere appaiate in 12.69. A Palo Alto i 10000 più veloci di stagione (28:03.83 di Abbabiya Simbassa e 31:58.99 di Anna Rohrer, entrambi statunitensi), e il 45.32 del 18enne Quincy Hall, progredito di un secondo e mezzo d'incanto. Curiosità: con l'1,90 di Palo Alto, l'altista Liz Patterson ha raggiunto in vetta alle graduatorie stagionali all'aperto la semiomonima Patterson australiana, Eleanor, di otto anni più giovane. Dalla scorsa settimana recuperiamo diversi risultati, a iniziare dal 5,81 di Sam Kendricks nell'asta con un gesto tecnicamente perfetto e ampia luce sopra la misura, e il 12.63 della non ancora 20enne nigeriana Amusan a El Paso, dove sono confluite alcune presenze francesi: Rapinier ha vinto il triplo con 16,60 e, nella prima trasferta USA, 6,29 e 13,13 (personali outdoor) per la saltatrice 14enne Heather Arneton. Non contenta, ha stabilito il terzo personale nello stesso meeting, sui 100 in 11.85.
A TEMPO DI SAMBA - Ha destato sensazione il progresso del qatarino ex-mauriziano Abderrahmane Samba, un principiante dei 400hs sceso in sole tre gare a 48.31 a Sasolburg (500 metri sul livello del mare), dopo le prime due gare in altitudine a Pretoria. Dagli ultimi meeting sudafricani anche il ritorno di Rocco van Rooyen (84,09 nel giavellotto) e altri sprint di valore per i giovanissimi Leotlela (10.12) e Munyai (20.25).
Quasi tempo di World Relays: in Kenya fanno selezioni tirate, tanto da produrre alla quota di Nairobi un ottimo 1:44.2 sugli 800 a firma del campione del mondo junior Kipyegon Bett su Ferguson Rotich (1:44.7), vincitore dell'ultima classifica di specialità in Diamond League.
PEARSON LACRIME DI GIOIA - Ritorno alla piena efficienza e conseguente commozione per gli ultimi difficili due anni dell'ex-olimpionica Sally Pearson. All'Olimpic Park di Sydney ha illuminato i campionati australiani in 12.54 ventoso dopo un 12.74 legale in batteria. I campionati sono durati una settimana, convogliando nella stessa sede tutte le categorie di età. Nei concorsi in evidenza il giavellottista Peacock (84,36) e la discobola Dani Stevens-Samuels (65,07). La primatista oceanica McCartney ha vinto l'asta con 4,50. Marcia: 38:34.23 per il bronzo olimpico Dane Bird-Smith sui 10000 metri, primato personale.
BERLINO, MEZZA SORPRESA - Inattesa vittoria della outsider 28enne Joan Melly Chelimo nella 37esima edizione della mezza maratona di Berlino. Rientrata in settembre dopo la maternità, ha tenuto le redini della gara transitando al 15esimo chilometro in 48:36 e chiudendo con il personale di 1h08:45 (seconda Edith Chelimo in 1h08:57). Per il futuro, non esclude un ritorno a Berlino per l'esordio in maratona nel prossimo settembre. Tra gli uomini vittoria del favorito Gilbert Masai in 59:57, test molto promettente in vista della maratona di Amburgo cui parteciperà tra tre settimane. In Spagna personale eguagliato per Titus Mbishei a Azkoitia (59:55). Nella 5 km di Carlsbad (USA) successi della kenyana Viola Lagat (15:33) e dell'etiope Dejen Gebremeskel (13:25).
TANTO KENYA A DAEGU - Poker femminile e doppietta maschile nella maratona coreana di oggi: le quattro kenyane chiudono tutte sotto le 2h30, nell'ordine Pamela Rotich (2h27:48), Winnie Jepkorir (2h27:52), Loice Jebet Kiptoo (2h28:39) e Nancy Jebet Koech (2h29:30). Tra gli uomini affermazione netta di Mathew Kisorio in 2h07:32 su Peter Some (2h09:22) e sull'esordiente marocchino Mohamed Reda El Aaraby (2h09:50). Alcuni giorni fa l'impianto dell'Armory Track a New York ha ospitato due nuove prestazioni mondiali di maratona indoor, sviluppata in ben 211 giri sull'anello di 200 metri: i nuovi primatisti sono Chris Zablocki (2h21:47) e la finlandese Laura Manninen (2h42:31), che hanno migliorato i precedenti riscontri di 2h21:55 e 2h44:43.
ANCORA AREVALO - Dopo il successo messicano a Juarez arriva una nuova vittoria del colombiano Eider Arevalo nel Challenge IAAF di marcia di Rio Maior (1h20:40, seconda prestazione della carriera). Arevalo, iridato junior nel 2012, ha preceduto il britannico Tom Bosworth (1h20:58, record europeo stagionale) e il tunisino Sbai, terzo in 1h21:12, portandosi al comando della classifica generale. Alla peruviana Kimberly Garcia la 20km donne in 1h31:00 sulla colombiana Arenas (1h31:13) e sulla portoghese Cabecinha (1h31:54). Prossima tappa tra due settimane a Taicang, Cina. La marcia norvegese, che ha prodotto nel recente passato esponenti di primissimo piano quali Nymark e la Platzer, non aveva mai registrato un successo nel classico appuntamento di Dudince, in Slovacchia. Ci è riuscito sui 50 km il 27enne Havard Haukenes col personale portato a 3h43:40. Quarto un anno fa, è stato settimo alle Olimpiadi, ma terzo tra gli europei.
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