Mondo: Harrison e Baker frecce americane

06 Marzo 2017

Ai campionati USA l'ostacolista avvicina il  record del mondo dei 60hs in 7.74, lo sprinter il mondiale 2017 in 6.45. Grandi prestazioni su 300 e 600 metri.

di Marco Buccellato

I campionati statunitensi indoor di Albuquerque vanno in archivio con un bilancio di due "world best" senior e uno nella categoria under 20, per un totale di otto primati mondiali stagionali, pur se solo due ottenuti in eventi propri del programma internazionale e sei su distanze e concorsi cosiddetti "spuri". Oltre a ciò, il ritorno di atleti di primissimo piano e alcune prestazioni molto vicina ai vertici statistici assoluti. Le note più importanti si sono registrate perciò con i nuovi primati mondiali stagionali di Kendra Harrison sui 60 ostacoli e di Ronnie Baker sui 60 piani. La Harrison è volata in batteria a 7.74, personale e sesta prestazione di sempre a sei centesimi dal record del mondo, per poi vincere la finale di stretta misura in 7.81 per un solo centesimo su Jasmin Stowers, scesa al personale di 7.82. Lo sprinter Baker ha sottratto anche lui un centesimo alla sua precedente world lead vincendo la finale dei 60 in 6.45 regolando di quasi un metro LeShon Collins (6.54, personale bissato dopo quello di 6.57 nel turno preliminare).

RITORNO DELLE PRIMEDONNE - Alla prima uscita stagionale l'olimpionica e iridata indoor di getto del peso Michelle Carter e la 19enne Vashti Cunningham, anche lei oro a Portland un anno fa, hanno vinto e convinto: 19,03 (con un altro lancio da 19,01) per la lanciatrice, 1,96 alla prima prova e tre errori a due metri per la saltatrice, che ha così stabilito la miglior prestazione mondiale under 20 del 2017. Statisticamente ha fatto meglio Candace Hill, pluridorata ai mondiali allievi di Cali, che all'ennesimo assalto ha migliorato il "record" under 20 dei 300 indoor in 36.56, sottraendolo a Francena McCorory (36.67 dieci anni fa). Non le è bastato per vincere il titolo nazionale, giocato in una gran volata a due tra Phyllis Francis e Joanna Atkins nell'altra sessione di finale: 36.15 e 36.18, sesta e settima prestazione all-time.

WORLD BEST PER LYLES E BERRY - Noah Lyles, unico a precedere Filippo Tortu nella finale mondiale junior dei 100 metri della scorsa estate, ha vinto i 300 metri in 31.87, un centesimo meno del precedente limite mondiale di Wallace Spearmon. Lyles ha preceduto Paul Dedewo, atleta 25enne di origini nigeriane, in crescita da un paio di stagioni e giunto tardi all'atletica.

Con 31.92 Dedewo si colloca al terzo posto nella storia dei 300 indoor, davanti a gente come Kerron Clement e LaShawn Merritt. L'altro world best è arrivato dal martellone donne (attrezzo da 20 libbre): Gwen Berry, seconda oltre i 25 metri nella storia della specialità, ha aperto la finale con 25,22, proseguito con 25,21 e chiuso la pratica con 25,60, quattro centimetri più lontano del limite di 25,56 che era detenuto da Brittany Riley. La Price, con 24,30, ha stabilito la quarta misura all-time.

600 METRI, ANNATA RECORD - La non molto praticata distanza, così come quella dei 300, ha trovato in questa stagione grande linfa nel circuito USA. Tantissime gare, col risultato di produrre record e prestazioni nei pressi. Quello che è riuscito sui 300 a Lyles non è stato replicato, davvero per poco, da Ajee' Wilson e Courtney Okolo sui 600 donne. La vice-iridata indoor degli 800 Wilson ha vinto la finale in 1:23.84, a soli 40 centesimi dal miglior risultato di sempre della russa Kotlyarova. L'olimpionica della 4x400 Okolo le ha tirato il collo in finale, chiudendo in 1:24.00. Sono terza e quarta di sempre. Il record nazionale resta a un soffio, 1:23.59 di Alysia Montano.

ANCHE SOWINSKI MEGLIO DI MOTCHEBON - Sui 600 uomini, che quest'anno hanno visto il "record mondiale" portato due volte e registro con il primo "meno 1:15", ha vinto Erik Sowinski in 1:15.07, quarta prestazione all-time e sotto al limite che fino a due mesi fa era del tedesco Motchebon. Altri mondiali stagionali da Albuquerque: 2:18.60 del bronzo olimpico Murphy sui 1000 in 2:18.60, 24,02 di Alex Young nel martellone da 35 libbre e 10:19.14 di Shelbi Houlihan sulle due miglia, questa sì gara disputata per la prima volta nel 2017 e con scarso peso di interesse. La Houlihan ha vinto anche il miglio in un mediocre 4:45.18.

MERRITT C'E': 7.51 - Tra gli altri risultati, il successo di Aries Merritt sui 60hs in 7.51, di Sam Kendricks nell'asta con 5,85 all'esordio stagionale, di Kynard nell'alto con 2,30. Altri titoli a Blankenship nel miglio in 3:59.22 e Paul Chelimo sulle due miglia in 8:28.53. Dai concorsi, 7.93 di Ward nel lungo, 17,10 (due volte) di Carter nel triplo e 20.78 di Moore nel peso. Multiple a Cato con 5.738 punti.

Tra le donne, asta a Sandi Morris con 4,70 (Suhr rinunciataria, ha disertato i campionati), titolo dei 60 all'olimpionica della 4x100 Akinosun in 7.08 (personale), i 1000 alla Lipsey in 2:37.97, Bougard prima nel lungo (6,44) e nel pentathlon (4.558 punti), triplo a Tori Franklin con 13,86. Un'edizione tutto sommato in toni tecnicamente discreti con ottime cose su distanze non proprie del programma ufficiale e, come avviene dal lungo periodo, disertata da tre quarti dei big dell'atletica USA.

FINE STAGIONE INDOOR - Il calendario invernale in pista si concluderà la prossima settimana con i campionati NCAA, dove torneranno 200, 400, 800 e via dicendo, distanze soppiantate da 300, 600, miglio eccetera ai campionati nazionali. L'appendice successiva dei New Balance Nationals, a New York, sarà la rassegna delle categorie giovanili, zeppe di atleti in rampa di lancio come Alyssa Wilson, pochi giorni fa al record nazionale under 20 del peso con 17,51.

PRIMAVERA SUDAFRICANA, SIMBINE E' UN JET - Akani Simbine vola nell'altitudine di Pretoria. Il primatista sudafricano dei 100 metri è sceso nuovamente sotto i 10" sui 100 (9.93) e correndo i 200 in 19.95 ha realizzato la terza prestazione nazionale sulla distanza dopo il limite di Jobodwana (19.87) e il 19.94 di Wayde van Niekerk. In luce anche lo junior Munyai, che in 20.10 ha migliorato il vecchissimo record di categoria di Dempers (20.16), portandosi alla quinta prestazione all-time under 20, e ha sfiorato il record anche sui 100 (per un centesimo) chiudendo in 10.20.

STRADA, VITTORIE AFRICANE - A Parigi mezza maratona con doppia tripletta kenyana: Morris Gachaga in 1h00:38 ha preceduto Paul Lonyangata (1h00:40) e Alex Korio (1h00:42), mentre Ruth Chepngetich in 1h08:07 ha battuto nettamente Poline Wanjiku (1h10:51) e Edith Chelimo (1h10:59). Nella 42km giapponese di Otsu uno-due dei kenyani con Ezekiel Chebii (2h09:06) e Vincent Kipruto (2h09:15) davanti all'ugandese bronzo mondiale a Pechino Solomon Mutai (2h09:59). A Rabat doppio successo etiope con Fikadu Debele (2h09:37) e  Worknesh Alemu (2h30:04). Marcia di densità spaventosa in Cina: ben trentacinque ventisti sotto 1h23, quindici cinquantisti sotto le 4h02 e tredici ventisti sotto 1h30. Successi di Wang Kaihua in 1h17:54 (performer n.18 all-time), Niu Wenbin in 3h46:12 e Lu Xiuzhi in 1h26:28, davanti di un secondo su Wang Na.

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