Mondo: Kenya-Etiopia, super Trials

17 Giugno 2024

Wanyonyi e Kipyegon stellari a Nairobi, in Spagna i 10.000 metri degli etiopi per Parigi. Il ritorno di Shelly-Ann Fraser-Price.
di Marco Buccellato

Se nonostante la quota elevata di Nairobi, i Trials keniani di selezione olimpica dovevano impressionare, l'hanno fatto. Due prestazioni su tutte, quella del vice-campione del mondo degli 800 metri Emmanuel Wanyonyi, e la doppia esibizione di Faith Kipyegon. Il non ancora ventenne Wanyonyi ha fermato il cronometro a 1:41.70, la miglior prestazione mondiale dal 2012, nona assoluta di sempre (che fa di Wanyonyi il terzo performers sulla distanza) e la migliore in quota, oltre quattro decimi inferiore a quella ottenuta da David Rudisha nei Trials per le Olimpiadi di Londra, sempre a Nairobi, in 1:42.12. Wanyonyi è stato reintegrato per disputare la finale, dopo essere stato vittima di una caduta in semifinale. Alle spalle dell'argento di Budapest, il team kenyano per Parigi sembra fatto grazie al secondo posto di Wycliffe Kinyamal (1:42.50) e dell'altro U23 Koitatoi Kidali (1:42.66). 

Faith Kipyegon, al debutto stagionale, ha prima vinto i 5000 in 14:46.28 davanti alla primatista mondiale dei 10.000 metri Beatrice Chebet, seconda in 14:52.55, poi, come Wanynonyi, fermato il display alla miglior prestazione di sempre in quota nei 1500 metri, in uno strabiliante 3:53.98, con oltre quattro secondi di margine sulla 21enne Nelly Chepchirchir (3:58.46). Curiosità: proprio la Chepchirchir deteneva il miglior crono di sempre in quota, 3:59.77 la scorsa stagione, sempre a Nairobi. Nelle altre gare, lo sprint ha espresso il miglior Omanyala dell'anno, 9,79 con 1,5 metri al secondo di vento alle spalle, la sconfitta dell'oro mondiale in carica Mary Moraa negli 800 metri in 1:59.35, preceduta dalla poco nota e quarta ai Gochi Africani di Accra in marzo Lilian Odira (1:59.27) e la sconfitta di un'altra big, la primatista mondiale dei 3000 siepi Beatrice Chepkoech, seconda in 9:22.76 dietro Faith Cherotich (9:22.28). 

Il team Kenya per i Giochi, dopo la selezione dello scorso weekend, si presenta così, al lordo delle ulteriori scelte dei selezionatori: ventidue uomini, Ferdinand Omanyala nei 100, Zablon Ekwam nei 400, Wiseman Mukhobe nei 400hs, Wanyonyi, Kinyamal e Kidali (800), Reynold Kipkorir e Timothy Cheruiyot (1500), Amos Serem, Simon Koech e Abraham Kibiwott (siepi), Ronald Kwemoi, Jacob Krop e Edwin Kurgat (5000), Daniel Mateiko, Nicholas Kimeli e Bernard Kibet per i 10.000 (selezione precedente a Eugene), Gathimba per la marcia e, in maratona, il due volte olimpionico Eliud Kipchoge, Benson Kipruto, Alexander Mutiso (riserva Timothy Kiplagat). Al femminile, dodici atlete: 800m: Mary Moraa e Lilian Odira (800), Faith Kipyegon (1500 e 5000), Nelly Chepchirchir e Susan Ejore (1500), Beatrice Chebet (5000 e 10.000), Lilian Kasait e Margaret Chelimo (10.000), e l'incredibile cast per le maratona, Peres Jepchirchir, Hellen Obiri e Brigid Kosgei, con riserva di lusso Sharon Lokedi.

GLI ETIOPI IN SPAGNA. Per ovvii motivi di condizioni ambientali e organizative più favorevoli, l'impianto spagnolo di Nerja ha ospitato nuovamente i Trials etiopi dei 10.000 metri. Risultati, al maschile ancor più che al femminile, davvero straordinari, con primo posto di Yomif Kejelcha in 26:31.01 davanti a Berihu Aregawi in 26:31.13, (settimo e ottavo di sempre), terzo Selemon Barega in 26:34.93 (dodicesimo di sempre), e quarto il nuovo primatista mondiale U20 Biniam Mehary, autore di un sensazionale 26:37.93, che migliora dopo quasi 19 anni il 26:41.75 di Samuel Kamau Wanjiru (Bruxelles, 26 agosto 2005). Ben sette atleti hanno corso sotto i ventisette minuti, tra cui l'eritreo Mebrahtu.

Tra le donne, susuccesso di Fotyen Tesfay in 29:47.71 su Tsige Gebreselama (29:49.33), e Ejgayehu Taye (29:50.52). Non ha preso parte alle selezioni Gudaf Tsegay, oro a Budapest, e nemmeno Letesenbet Gidey, oro a Eugene. Sono noti invece gli atleti etiopi selezionati per la maratona olimpica: al maschile Kenenisa Bekele (quarta Olimpiade), Sisay Lemma e Deresa Geleta (riserva Tamirat Tola), al femminile la primatista del mondo Tigist Assefa, con Amane Beriso e Megertu Alemu (riserva Gotytom Gebreslase)

FRASER 11.15. Al rientro dopo nove mesi e mezzo (ultimi impegni, i mondiali di Budapest), Shelly-Ann Fraser-Pryce, la sprinter più vincente di ogni epoca, ha vinto i 100 metri a Kingston in 11.15 (0,8), primo passo verso l'impegno di fine mese con i campionati nazionali validi come Trials per i Giochi Olimpici. Nel settore velocità menzione per il 18enne sprinter statunitense e primatista mondiale U18 Christian Miller (classe 2006 e autore quest'anno di 9.93), che nei New Balance Nationals di Philadelphia ha corso la semifinale in 9.95 per poi non disputare la finale.

CANADA. Se Wanyonyi è l'argento mondiale, Marco Arop ne è l'oro. Il canadese ha vinto gli 800 nell'Edmonton Invitational in 1:44.58, in un meeting che ha confermato l'ottima condizione della velocista bianca e neo-primatista nazionale Audrey Leduc (11.07), e il successo dell'argento mondiale Sarah Mitton nel peso (19,05). La Mitton ha poi perso, die giori dopo nell'Harry Jerome Classic di Burnaby, dalla giamaicana Danniel Thomas-Dodd (19,00 contro 18,82). Nella gara di peso maschile di Burnaby, 21,54 del primatista giamaicano Rajindra Campbell. 

ALTRI TEAM DI MARATONA OLIMPICA. Altre selezioni note per la 42km di Parigi: tedeschi con Amanal Petros (bronzo europeo a Roma nella mezza maratona), Samuel Fitwi e Richard Ringer, tedesche con Melat Kejeta, Domenika Mayer e Laura Hottenrot. Canada con in squadra Cameron Levins, Rory linkletter e, nella maratona femminile, Malindi Elmore.

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