Mondo: Kipsang spaventa Kimetto

27 Febbraio 2017

Il kenyano vince la Tokyo Marathon in 2h03:58 correndo sotto la tabella-primato fino al 30° km. Grandi lanci da Crouser (22,15) e Perkovic (70,23). Spanovic 6,96 sulla pedana dell'Euroindoor.

di Marco Buccellato

Per la quarta volta nella carriera Wilson Kipsang ha coperto una maratona in meno di 2h04, confermando di essere, sul piano dei numeri, lo specialista più proficuo di sempre. Il crono con cui il kenyano ha vinto la Tokyo Marathon, 2h03:58, è la dodicesima prestazione assoluta, il primato sul suolo asiatico e la terza prestazione ottenuta fuori dall'Europa. Kipsang aveva anticipato l'attacco al primato mondiale di Dennis Kimetto (2h02:57), e fino a due terzi di corsa è stato effettivamente in linea con la tabella-record. I passaggi di 43:44 al 15° km, 1h01:22 a metà gara, 1h12:47 al 25° km e 1h27:27 al 30° km lasciavano presagire l'odore dell'impresa cui Kipsang teneva tanto: riprendersi il record mondiale, 2h03:13 da lui stabilito a Berlino nel 2013 in seguito migliorato da Kimetto, portarlo a 2h02:50 e riscrivere la storia dei 42 km. Il rallentamento dopo il 30° km ha fatto svanire la possibilità del record. Dietro Kipsang, cui un avversario in grado di sostenere il suo ritmo avrebbe fatto assai comodo per riuscire nell'intento, personal best per il secondo classificato, Gideon Kipketer (2h05:51), poi Dickson Chumba (2h06:25) e Evans Chebet (2h06:42).

CHEPCHIRCHIR RECORD-BIS - Altro primato sul suolo giapponese (ma non su quello asiatico). Arriva dal corposo miglioramento cronometrico firmato da Sarah Chepchirchir, vincitrice della corsa femminile in 2h19:47, crono che la colloca in sedicesima posizione nelle liste all-time della distanza. Un progresso di quattro minuti e mezzo sul primato personale per la kenyana, che a Tokyo si era posta l'obbiettivo di convincere i selezionatori a inserirla nella squadra di maratona per i campionati mondiali di Londra della prossima estate. Grandi tempi anche per le piazzare Berhane Dibaba (2h21:19, personale) e Amane Gobena (2h23:09, idem). Ritirata Betsy Saina, al debutto sui 42 km.

Alla luce dei risultati di Tokyo, la classifica delle World Marathon Series vede Wilson Kipsang a nove punti dal capofila Eliud Kipchoge e sette punti sopra Kenenisa Bekele. Nel ranking donne, Jemima Sumgong a 50 punti, Florence Kiplagat con 34 e Berhane Dibaba con 32.

BORDATE E SALTI A CIELO APERTO - La serie inanellata dal campione olimpico di getto del peso Ryan Crouser ieri a Auckland è di quelle da sgranare gli occhi: 21,71-22,03-21,43-22,08-22,15-22,15. Siamo appena alla fine di febbraio e in due gare lo statunitense ha già lanciato quattro volte oltre i 22 metri, dopo l'esordio da 22,05 nella domenica precedente. Gara corroborata nei risultati anche dai "kiwi" Walsh (21,80) e Gill (20,92, vicino al recente personal best di 21,01). Il weekend ha offerto altre prestazioni notevoli dal settore lanci: nella vicina Australia Dani Samuels ha aperto con 66,78 nel lancio del disco. Ai campionati invernali croati Sandra Perkovic ha esordito con 70,23 e l'altra olimpionica di Rio Sara Kolak ha vinto il titolo con un lancio da 65,23 nel giavellotto.

In forma pre-coppa europea invernale di lanci anche l'altra giavellottista Matej, che ha vinto il titolo invernale sloveno con 63,95, e la vice-campionessa olimpica di disco Melina Robert-Michon (63,14 a Chateauroux). Grande prestazione anche dall'asta femminile: Eliza McCartney, la giovane star neozelandese bronzo ai Giochi di Rio, ha migliorato nello stesso meeting di Ryan Crouser il primato del continente oceanico portandolo a 4,82, a pochi giorni di distanza dal già eccellente 4,70 ottenuto in un'altra gara mercoledì.

INDOOR USA, KERLEY 44.94 - Già world leader dei 400 metri indoor con 45.02, lo statunitense Fred Kerley ha illuminato i SEC Championships coprendo la distanza in 44.94 a Nashville, dove la pista ha 300 metri di sviluppo.

In ogni caso, si tratta della miglior prestazione cronometrica in un 400 indoor da dodici anni, pur se non omologabile, e della miglior performance mai ottenuta in un turno eliminatorio. In finale Kerley ha vinto con 45.21 davanti al giamaicano Bloomfield (45.43). Sempre dalla pista oversized del Tennessee arrivano i 4.686 punti di Kendell Williams nel pentathlon e il 6,82 della Saunders nel lungo (ovviamente risultato legale) tra i risultati femminili, e il 20.34 sui 200 del trinidengno Richards. Kerley è stato anche il primo frazionista di Texas A&M per la super-prestazione della staffetta 4x400 (3:02.39). Dalle altre sedi delle Conferences e altri meeting del weekekd USA; registriamo l'8,17 del lunghista Harvey (mondiale stagionale), il 51.20 di Shakima Wimbley sui 400 (pista gigante) e un altro ottimo 400 di Izaiah Brown (45.32, oversized pure lui)

SPANOVIC PRONTA - A una settimana dagli Euroindoor la stella dello sport serbo Ivana Spanovic ha vinto la gara di lungo ai Giochi dei Balcani indoor (16 paesi partecipanti, oltre 270 atleti iscritti) con un eccellente 6,96, record mondiale stagionale. Altri buoni risultati nell'asta maschile, dove il croato Horvat ha portato il record nazionale a 5,76, e nel peso con il 20,77 dell'altro croato Zunic. Nei due campionati nazionali del fine settimana, grande Maslak a Praga sui 200 vinti in 20.57, ritorno a crono di valore per l'ostacolista Svoboda (7.55) e 4,60 della svedese Angelica Bengtsson a Vaxjo, occasione dell'esordio stagionale e unico test prima degi Europei. A Tallinn seconda prestazione all-time nell'eptathlon under 20 dell'estone Hans-Christian Hausenberg (5.877 punti). Dalle gare indoor in Cina, 8,13 e 8,12 dei lunghisti Huang Changzhou e Zhang Yaoguang e 17,12 nel triplo di Dong Bin, iridato indoor e bronzo olimpico.

SEGUICI SU: Twitter: @atleticaitalia | Facebook: www.facebook.com/fidal.it



Condividi con
Seguici su: