Mondo, Lavillenie 5,93, Xiamen da 2:21:36
02 Gennaio 2014Xiamen, assolo Africa e record
E' la prima maratona internazionale dell'anno solare, giunta alla dodicesima edizione. Disputata stamani, alla presenza del presidente della IAAF Lamine Diack, da alcuni giorni sul territorio per una serie di incontri tesi a consolidare lo sviluppo delle corse su strada in Cina, un serbatotio che conta quasi 50 maratone in altrettante città, è stata vinta dall'etiope Hurssa Mare Dibaba e dal kenyano Mariko Kiplagat Kipchumba. La Dibaba (nessuna parentela con le celebri omonime), si è imposta col gran tempo di 2:21:36, nuovo primato della corsa (precedente 2:22:38 della cinese Zhang Yingying), stravincendo per cinque minuti esatti sull'altra etiope Meseret Legesse Regassa (2:26:36). La Dibaba non è nuova ad exploit nelle prime battute dell'anno solare. Due anni fa fu terza a Dubai in un eccezionale 2:19:52, nell'unica maratona femminile della storia con tre atlete capaci di scendere contmporaneamente sotto le due ore e venti minuti. Alcune stagioni fa acquisì la nazionalità dell'Azerbaijan, per poi tornare sotto la bandiera etiope. Non gareggiava dalla maratona olimpica di Londra, dove chiuse in ventitreesima posizione.
A completare il podio tutto griffato Addis Abeba, ecco Emebet Etea, terza in 2:33:51. Nella corsa maschile, sorprendente successo dell'anziano Mariko Kiplagat Kipchumba, 38 anni compiuti, che dopo il settimo posto della scorsa stagione in 2:10:28, è stato capace di imporsi con quasi un minuto e mezzo sugli avversari in 2:08:06. Secondo un altro kenyano, Julius Muriuki Wahone in 2:09:28, terzo l'etiope Dereje Debele Tulu in 2:09:35. Due altri "vecchietti" su cui spendere un minuto: Peter Kamais Lotagor, tra i favoriti per la vittoria, è giunto quarto in 2:10:05. Rachid Kisri, marocchino classe 1975 da tempo residente e tesserato in Romagna, ha chiuso settimo in 2:10:57. Nella seconda metà di dicembre si sono disputate altre due buone maratone in Asia: in India (Bangalore) si è imposto il kenyano Daniel Yegon in 2:11:52. Sempre in Cina invece, a Danzhou, l'etiope Tefere Kebede Balcha ha vinto in 2:12:07 a soli 20 giorni dalla 42 km di Shanghai, da lui corsa in 2:09:52.
Sally Chepyego 1:08:24
Nella Sanyo Women's Half Marathon di Okayama (23 dicembre) eccellente epilogo di stagione della kenyana Sally Kaptich Chepyego, che in 1:08:24 ha colto un riscontro tecnico importante e il record della manifestazione. Settima ai Mondiali di Londra sui 10000 metri, la kenyana ha fatto corsa a sé dopo metà gara, accumulando un vantaggio di circa 20 secondi a partire dal 12° km. Seconda la giapponese Yukiko Akaba in 1:09:24, a un minuto esatto, terza la 23enne kenyana Felista Wanjugu in 1:09.36. Tra le occidentali, settimo posto della statunitense Desiree Davila, quinta nella maratona di Berlino, in 1:10:51.
Le altre mezze maratone degli ultimi 15 giorni nell'area asiatica: 1:02:56 di Bernard Kiprop Kipyego a Kochi (India), dove altri atleti noti hanno preso parte alla gara, come Emmanuel Mutai, secondo in 1:03:02, e Helah Kiprop, prima tra le donne in 1:11:57. Ancora dall'India (Vadodara) 1:03:45 dell'etiope Asefa Mengistu. Tris etiope nella mezza cinese di Zhuhai: il 21enne etiope Mosinew Geremew si è imposto in volata in 1:02:47, precedendo con lo stesso tempo il connazionale Abebe Degefa Negewo, e di un secondo Adugna Tekele Bikila.
Infine, dall'Olanda, 1:03:45 dell'ugandese Soyekwo Kibet.
Lavillenie, esordio super con 5,93
Nella seconda tappa del "Perche Elite Tour", disputata a Aulnay-sous-Bois pochi giorni prima di Natale, il campione olimpico di salto con l'asta Renaud Lavillenie ha esordito con una grande misura nella stagione indoor (5,93 alla prima prova), fallendo poi il primato nazionale a 6,04, misura che, stando ai test rilevati negli ultimi allenamenti del francese (5,20 con rincorsa di 6 passi e 4 metri con due passi), appare concretamente alla sua portata. Lavillenie tornerà in pedana l'11 gennaio nella terza tappa del circuito, a Aubière. Secondo, col primato personale di 5,65, Kevin Menaldo. Nella gara femminile, 4,49 della svedese Angelica Bengtsson.
Pesi, primati allievi
Fermento tra i giovanissimi: il tedesco campione del mondo allievi Patrick Muller ha colto a Neubrandenburg la miglior prestazione mondiale indoor di categoria, col peso da 5 chilogrammi, ottenendo la misura di 21,56 (12 cm di miglioramento sul proprio limite). Nella gara femminile (peso da 3 chili) record nazionale allievi indoor di Anika Nehls con 17.43. Stessa impresa in Turchia, reiterata per due volte, ad opera di un'altra medaglia d'oro di Donetsk, Emel Dereli (oro anche agli Eurojunior di Rieti), che prima di Natale ha lanciato il peso da 4 kg a 17,31 (migliorando di 10 cm la miglior prestazione mondiale indoor under 18 detenuta della cinese Liu Yingfan, vecchio di quasi 10 anni), poi tra Natale e San Silvestro ha allungato ancora fino a 17,58. Per l'attività senior, segnaliamo che il ceco Ladislav Prasil, terzo agli Euroindoor e quinto a Mosca, ha esordito dieci giorni fa a Olomouc con 20,62.
Natale e San Silvestro: San Paolo, Luanda, Madrid
Sintesi delle gare più importanti di fine anno nel mondo: a San Paolo, edizione n.89 con record di 27.500 partenti da oltre 40 paesi, vittoria-bis nella classica brasiliana di 15 km del kenyano Edwin Kipsang (43:47, a 35 secondi dal primato di Paul Tergat), che ha preceduto Mark Korir (44:08) e Stanley Koech (44:29). Bis kenyano al femminile con Nancy Kiprop (51:58) sull'etiope Netsanet Gudeta (52:08). La miglior maratoneta dell'anno sulla base delle vittorie, la kenyana Priscah Jeptoo (prima a Londra e New York e argento olimpico in carica) ha vinto la African Silvester 10 km Race di Luanda (Angola) in 32:10 precedendo la forte connazionale Flomena Chepchirchir (32:23). Tra i maschi, 28:31 di Stanley Kipleting Biwott.
La San Silvestre Vallecana 10 km di Madrid (edizione n.49) registra ancora un dominio kenyano: il primatista del mondo Leonard Patrick Komon si è imposto in 28:03 sullo spagnolo Lamdassem (28:09), mentre tra le donne ha vinto l'ex-iridata dei 10000 metri Linet Masai in 31:34, in una gara veloce che ha visto seconda la marocchina Malika Asahssah in 31:58 e Rita Jeptoo terza in 32 minuti. Gara d'addio di José Manuel Martínez (42 anni), che negli ultimi tre Campionati Europei ha portato nella sua ricca sala trofei un oro e due argenti tra 10000 metri e maratone. In gara anche l'instancabile Yuki Kawauchi, tredicesimo. L'ultimo dell'anno, a Crevillente (10 km su strada), si è registrato un nuovo successo dell'ugandese Dickson Huru, dopo il bell'avvio di stagione nel cross.
Tris di corse in Portogallo
In Portogallo, vittorie di Ana Dulce Felix nella Corrida São Silvestre di Lisbona (19 km in 32:22), e di Rui Pedro Silva (29:45). L'ultimo dell'anno a Amadora successi di Manuel Damiao (29:32) e Salome Rocha (33:27).
A Porto la corsa di San Silvestro si è disputata a metà dicembre, con vittorie dei soliti Rui Pedro Silva e Salome Rocha. Germania: a Trier dopo 17 anni tornano a vincere i tedeschi, con Tesfaye Homiyu (etiope naturalizzato l'anno scorso) che ha preceduto il favorito ugandese Thomas Ayeko, e Corinna Harrer, che ha sbaragliato Eleni Gebrhiwot e la kenyana Cynthia Kosgei, reduce da una bella striscia di successi (l'ultima 24 ore prima a Saarbrucken).
Kangogo doppio brindisi
In Austria (Peuerbach) le serba Amela Terzic, argento europeo under 23 all'Eurocross di Belgrado, ha battuto la connazionale Sonja Stolic, mentre Cornelius Kangogo ha preceduto Albert Rop. Su quest'ultimo, notizie recenti segnalano che è ancora in corso il processo di naturalizzazione per il Bahrein, e che dovrebbe essere di due anni più vecchio di quanto riportato finora. Una atleta che ha invece completato con successo il percorso di naturalizzazione per un altro paese, l'ex-etiope Sifan Hassan (olandese e campionessa europea under 23 di cross) ha dominato la campestre di San Silvestro di Soest precedendo l'altra ex-etiope Almensch Belete (ora belga) e Adrienne Herzog. Per finire, Micah Kogo battuto in Francia: sul percorso amico di Houilles (10 km), dove vantava numerose partecipazioni e tre successi, Micah Kogo è stato battuto dall'altro kenyano Cornelius Kangogo (27:57 contro 28:06), al secondo successo in tre giorni (Houilles e Peuerbach). Uno-due etiope al femminile, con Afera Godfay a precedere in 32:06 Debele Degafa (32:12).
I Giochi del Sud-Est asiatico
L'attività indoor chiude con l'ultima manifestazione di area, disputata a Myanmar, con alcuni discreti risultati soprattutto nei salti: nel triplo femminile, per esempio, tre ragazze hanno ottenuto balzi oltre i 14 metri: l'indonesiana Maria Natalia Londa (14,17), la thailandese Thitima Muangjan (14.16) e la vietnamita Tran Hue Hoa (14.12). Nella gara maschile 16,67 di un altro vietnamita, Nguyen Van Hung. Oltre a questi, sono stati numerosi i record nazionali stabiliti nel corso dei 5 giorni di gare a Nay Pyi Taw (in tutto 35 nuovi primati, più svariati record juniores). Il medagliere delle undici nazioni partecipanti parla in favore della Thailandia (39 medadglie, di cui 17 d'oro) davanti al Vietnam (33 medaglie con 10 d'oro. Per le informazioni dettagliate si ringraziano Jad Adrian Washif e Heirich Hubbeling. Fine anno con forma in crescendo per l'ex-campionessa del mondo di lancio del disco Dani Samuels, che a Sydney ha sfiorato il primato stagionale con un lancio di 64,23.
Polls, Bondarenko all'ultimo voto per T&FN
Per la rivista statunitense Track And Field News è l'ucraino Bohdan Bondarenko, campione del mondo di salto in alto, l'atleta dell'anno. Nel poll di fine anno, Bondarenko ha preceduto di un solo punto Usain Bolt, il margine più ristretto tra primo e secondo classificato nella storia del poll stagionale dell'autorevole rivista USA. Sul podio anche Mo Farah davanti all'etiope Mohamed Aman e al primo statunitense, LaShwan Merritt. Tra le donne, 15 punti hanno diviso il nuovo successo di Valerie Adams e il secondo posto di Shelly-Ann Fraser-Pryce. Terza Brianna Rollins, quarta Zuzana Hejnová, quinta Abeba Aregawi.
Due gli azzurri presenti nelle classifiche di specialità di Track And Field News. Daniele Greco è 5° nel salto triplo, Valeria Straneo 10ª nella maratona. Le migliori prestazioni tecniche dell'anno, invece, sono state riconosciute allo sfortunato Teddy Tamgho (18,04 nel triplo e ora in riabilitazione dopo la frattura della tibia in dicembre) e a Brianna Rollins (12.26 nei 100 hs). La stessa Rollins, unitamente a LaShswn Merritt, hanno invece vinto il poll di atleti USA del 2013.
Marco Buccellato
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