Mondo: Mahuchikh, primo decollo a 2,02

11 Gennaio 2021

La primatista mondiale under 20 di salto in alto subito altissima a Kiev. Nel panorama estero anche marcia, maratone e attività outdoor dall'Oceania.

di Marco Buccellato

Pronta, via! Prima uscita stagionale con sontuoso 2,02 della 19enne ucraina Yaroslava Mahuchikh, argento mondiale e primatista under 20. In occasione dell'esordio 2021 nel Christmas Stars meeting di Kiev, la Mahuchikh ha superato indenne ogni misura da 1,80 a 2,02, per fermarsi a 2,04 con tre errori. L'ucraina non gareggiava dal Golden Gala Pietro Mennea dello scorso settembre, quando fu battuta (1,95) dalla connazionale Yuliya Levchenko (1,98), a sua volta argento mondiale due anni prima della Mahuchikh nell'edizione londinese del 2017, a Kiev seconda con 1,95. Il 2,02 di sabato ha permesso alla Mahuchikh di eguagliare il primato nazionale al coperto e di salire per la settima volta in carriera oltre i due metri. Buoni riscontri da Kiev anche nella marcia: sulla distanza dei 5000 metri successi con crono manuale di Lyudmila Olyanovska (20:59.1, primato nazionale) e di Eduard Zabuzhenko (19:07.5). Per restare alla distanza dei 5000 metri di marcia indoor, va segnalato il gran risultato della russa Lashmanova, oro a Londra 2012 e Mosca 2013: il 20:04.4 di Saransk subito dopo Natale è la miglior prestazione mondiale, sei secondi sotto al precedente limite della connazionale Sokolova.

ANCORA ALTO: RUSSIA E SERBIA - Due giorni prima, start russo nel Memorial Yalamov di Yekaterinburg, con primo 2,30 al primo tentativo dell'anno per l'argento iridato di Doha Mikhail Akimenko, poi alla ricerca del personale a 2,36 (due prove e stop). Nella gara donne, esordio con 1,92 della tre volte campionessa del mondo all'aperto Mariya Lasitskene, ancora una volta vittoriosa sulla veterana Chicherova (1,89). Tra gli altri risultati, 6.57 sui 60 di Obraztsov, 7.23 nella volata donne di Kristina Makarenko, ex-Sivkova. Il trend di inizio anno nell'alto prosegue con l'ennesimo progresso della piccola star serba Angelina Topic, figlia del campione europeo di Spalato '90 Dragutin Topic, tutt'ora primatista mondiale under 20 con 2,37. A Belgrado, 1,85 all'esordio per la predestinata Angelina, quindici anni e mezzo, appena entrata nella categoria U18, dove soggiornerà fino a fine 2022.

DI SALTO IN SALTO - Portogallo, ieri: nel meeting Moniz Pereira la ventenne Agate de Sousa è atterrata nel salto in lungo a 6,68, record nazionale assoluto di Sao Tome e Principe. Deteneva il limite outdoor con un modesto 6,26 dalla scorsa estate. Nel peso 20,01 di Arnaudov, lusitano di origini bulgare già sul podio europeo nel 2016. Stati Uniti: ormai vecchio di una settimana l'Expo Explosion di salto con l'asta a Belton (Texas), vinto da Jacob Wooten (5,75) su Nate Richartz (stessa misura) e dalla canadese Anicka Newell (4,70, personale). Nel triplo, il panorama delle gare natalizie ha offerto il 14,28 della bielorussa Skvartsova a Minsk.

PEDANE D'OCEANIA - L'astista australiana Nina Kennedy aveva chiuso il 2020, nell'avvio della stagione australe, con il primato personale portato a 4,72. Nel debutto del nuovo anno solare, è salita ancora fino a 4,75 a Perth tre giorni fa, collocandosi al secondo posto nelle graduatorie all-time australiane, dietro la primatista nazionale Boyd (4,81), e al terzo in quelle dell'Oceania, dove svetta inarrivabile la neozelandese bronzo olimpico 2016 Eliza McCartney con 4,94. Nella stessa occasione, 5,80 nella gara uomini di Kurtis Marschall, a un centimetro dal personale all'aperto, laddove al coperto vanta dallo scorso inverno una misura superiore (5,87).

MARCIA, PRIMI RISULTATI - Giapponesi in gara il primo dell'anno a Tokyo, con assente dell'ultimo momento il primatista mondiale Suzuki. Successi per il 20enne Hiroto Jushu in 1h20:46 e Kumiko Okada (sui dieci chilometri) in 43:39. Ieri, ancora in Portogallo, titoli nazionali dei 35 km a Porto de Mos per l'argento mondiale di Doha Joao Vieira (2h39:47), battuto dal colombiano Jose Montana (2h37:05), e per Vitoria Oliveira (3h09:27). Sui 20 km l'altro colombiano Arevalo, iridato a Londra 2017, si è imposto in 1h22:04.

LANCI E MEZZOFONDO OUTDOOR - Negli ultimi giorni dell'anno, il martellista cileno e campione panamericano Gabriel Kehr ha portato il personale a 76,61. Ultimo dell'anno al Cairo con il primato stagionale africano del pesista egiziano Mohamed Hamza (21,29, nona prestazione mondiale 2020). Corse: l'anno vecchio si è chiuso con l'ennesimo risultato-top dell'australiano Stewart McSweyn, già primatista d'Oceania sui 3000 metri (7:28.02 al Golden Gala settembrino) e sui 10.000 metri. Nel meeting del carnevale natalizio di Tasmania ha stabilito in extremis la miglior prestazione mondiale 2020 sul miglio in 3:50.61. Capodanno: il primatista australiano under 20 Sam Tanner trova subito la cifra del personale sui 1500 metri, coprendo la distanza in 3:36.44.

PRIMA MARATONA - Il calendario delle 42 km si è aperto con la prima edizione della Dhaka Marathon, in Bangladesh, gara con ovvie restrizioni per un totale di cento partenti tra maratona e mezza. Sulla distanza piena maschile, doppietta marocchina con Hicham Laqouahi (2h10:41) e l'esordiente primatista nazionale nella mezza Aziz Lahbabi (2h10:51). Angela Tanui, keniana che vinse tre anni fa a Venezia, ha vinto la 42 km femminile in 2h29:04. Crono modesti nella mezza maratona: 1h04:11 di Edwin Kiptoo e 1h14:42 di Naomi Jebet, entrambi keniani. In quota, ai 2300 metri di Addis Abeba, successi sui dieci chilometri della Great Ethiopian Run di Abe Gashaw (28:20) in volata sul più noto Tadese Worku (28:21), e di Tsige Gebreselama (32:33). Per finire, personal best di 31:08 sui 10 km di Eilish McColgan a Dubai.

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