Mondo, Merritt e Harting invincibili
03 Settembre 2012di FIDAL
Berlino, Aries Merritt e i "magnifici sette"
E' stato il campione olimpico dei 110 ostacoli Aries Merritt a registrare il risultato più eclatante della edizione numero 71 dell'ISTAF di Berlino (IAAF World Challenge, oltre 55.000 spettatori). Praticamente senza avversari, Merritt ha raggiunto l'incredibila striscia di sette finali consecutive sotto i 13 secondi. Ha iniziato dal Prefontaine Classic di Eugene (dove perse da Liu Xiang), e ha raggiunto quota sette a Berlino. Peccato abbia perso l'occasione ghiotta più ghiotta sulla pista di Losanna, per falsa partenza. Lo statunitense è alla stagione d'oro della carriera, una svolta dovuta alla variazione del regime alimentare e conseguente perdita di peso. Ha vinto sia il mondiale indoor che l'Olimpiade, ed è certamente tra i personaggi dell'anno.
Altro divo del finale di stagione, è l'etiope 18enne Mohamed Aman, che dopo aver castigato Rudisha a Zurigo a quasi un anno dal primo successo dell'Arena di Milano, e vinto la classifica di specialità in Diamon League, ha surclassato tutti anche a Berlino chiudendo in 1'43"62, l'ottavo risultato consecutivo sotto il minuto e 45 secondi (1'44"32 il più lento). Un fenomeno anche lui, iridato a Istanbul lo scorso inverno, ha avuto la sfortuna di incappare nella più grande gara di 800 della storia dell'atletica, chiudendo sesto pur superandosi anche in quell'occasione.
Festa tedesca
Nelle altre gare di Berlino, largo spazio ai lanciatori di casa: su tutti, il campione olimpico di lancio del disco Harting (67,40), che chiude l'anno imbattuto e cifra in due anni ben 33 gare di finale consecutive senza sconfitte. Luci anche su Betty Heidler (75,18) che ha battuto le due atlete che l'hanno preceduta sul podio olimpico, la russa Lysenko e la polacca Wlodarczyk. Meno felice la giornata di David Storl, che come a Zurigo è incappato in tre nulli nel getto del peso (vittoria ancora a Hoffa con 21,37).
Nel giavellotto sconfitta della Špotáková da parte della sudafricana Viljoen (67,52), all'ultimo lancio come a New York in giugno.
Nelle corse, fantastico 10"00 (per come l'ha ottenuto, superando in scioltezza Kim Collins negli ultimi metri) stampato dal giamaicano Bailey-Cole, che ha eguagliato il personale e che il prossimo anno potrà stupire. Successi anche per la Jelimo sugli 800 in 1'58"68 (seconda la finalista olimpica del Burundi Niyonsaba), e per il solito Chepseba nei 1500 (3'33"11), dove si è fatto notare per un eccezionale ultimo giro il giovane americano German Fernandez (settimo), approdato al personale di 3'34"60 dopo aver recuperato posizioni su posizioni.
Svezia-Finlandia, la Klüft saluta
Nel classico vertice scandinavo di settembre (a Göteborg), successo svedese tra gli uomini e finlandese tra le donne. La gara migliore nel giavellotto, dove Tero Pitkämäki ha ancora battuto Ruuskanen con un eccellente 86,86 contro 85,67. Tra gli altri risultati 8,16 ventoso del lunghista Tornéus, e ultima gara della carriera per Carolina Klüft, leggenda delle prove multiple nel primo decennio di questo secolo, che ha corso una frazione della 4x400. La svedese che ha praticato sport al massimo livello finché si è divertita, lascia con un titolo olimpico, tre titoli mondiali (più uno indoor), due titoli europei (altri due indoor), e altri successi a livello junior e under 23, tutto nell'eptathlon. Nel lungo ha raggiunto due volte la finale olimpica e una quella mondiale. Il vertice della carriera, oltre al titolo olimpico di Atene, a Osaka, quando stabilì il primato europeo con 7.032 punti.
Strada: a Lilla stupisce Kipchoge
Grazie al 59'25" ottenuto sabato a Lilla, Eliud Kipchoge è diventato il secondo esordiente più veloce di sempre nella mezza maratona, privilegio che appartiene a Moses Mosop (cinque secondi più svelto all'esordio nella Stramilano 2010).
Kipchoge, falliti i Trials olimpici (solo settimo sui 5000), è famoso per aver vinto a 18 anni il titolo mondiale dei 5000 metri a Parigi battendo nientemeno che Kenenisa Bekele (che perse anche da Hicham El Guerrouj). La gara di Lilla è stata generosa di grandi prestazioni: Kipchoge ha concluso solo terzo, preceduto dai 21enni Ezekiel Chebii (59'05") e Bernard Koech (59'10"). Sotto l'ora anche Gideon Kipketer (59'53") e il maturo Gilbert Masai (59'57"). Ottimo anche l'esordio di Priscah Jepleting Cherono, anche lei terza all'arrivo, in 1h08'35", battuta da Filomena Chepchirchir (1h08'06") e Diane Sigei Chepkemoi (1h08'08").
Makau a Tilburg
Il primatista mondiale di maratona Patrick Makau Musyoki è tornato a gareggiare nella dieci miglia su strada di Tilburg, in Olanda: per Makau, escluso dalla selezione olimpica dopo il ritiro nella maratona di Londra in aprile, un buon terzo porto in 45'41", in preparazione della maratona di Francoforte, dove sarà la star numero uno al via. Il successo nella corsa olandese è andato a Pius Maiyo Kirop in 45'38" su John Nzau Mwangangi (45'40"). La gara femminile (sviluppo di 10km) è stata vinta con tempi di rilievo da Gladys Cherono (30'57") su Emily Chebet (30'58"). Solo terza la vincitrice dell'anno scorso Joyce Chepkirui (31'10"). Makau correrà sabato prossimo anche a Praga una 10 chilometri.
Dibaba sui 42 km
Tirunesh Dibaba aveva già manifestato le intenzioni di migrare verso la maratona, e negli ultimi giorni ha confermato il possibile debutto nella prossima primavera, con sewde e data da stabilire. Se abbandonerà i diecimila metri in pista (dove ha vinto due titoli olimpici, due mondiali e due africani), chiuderà imbattuta la carriera sulla distanza: nove gare, nove vittorie.
Previews: a Zagabria Felix e Jeter
Nell'Hanzekovic Memorial di domani a Zagabria (IAAF World Challenge) ultime uscite per alcune delle donne più rapide del circuito: Carmelita Jeter correrà i 100 metri, Allyson Felix i 200. In pedana, ancora Reese Hoffa contro Majewski (dopo Londra il polacco campione olimpico ha perso dall'americano 4 volte su 4), Pars contro Kozmus, la Perkovic nel disco. Nelle altre corse, torna il campione olimpico dei 1500 metri Makhloufi.
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