Mondo: Tentóglou 8,30 Europa d'assalto
19 Giugno 2017Salti mondiali, dal record europeo stagionale del 19enne greco Tentóglou al miglior salto mondiale di Brittney Reese (7,13). Via ai Trials USA e in Kenya, in gioco c'è la partecipazione iridata a Londra 2017.
di Marco Buccellato
CAMPIONATI GRECI, TENTOGLOU 8,30! - Miltiádis Tentóglou è, assieme all'astista-baby Emmanouíl Karális (un anno e mezzo più giovane del lunghista, stessa classe del fenomeno Duplantis) uno dei migliori prodotti del serbatoio giovanile greco. E' il vice-campione del mondo junior (si arrese solo al 17enne cubano Maykel Massó nella finale del Mondiale under 20 di Bydgoszcz), si era rivisto a fine maggio con 8,16 e infine ieri, ai campionati nazionali di Patrasso, si è superato con un ultimo gran balzo a 8,30, che non è solo il primato europeo stagionale (sul ceko Juska con 8,29 e il nostro Ojiaku con 8,20), ma anche record nazionale di categoria e seconda prestazione europea di sempre per un atleta sotto i 20 anni. Il vertice dista 5 centimetri, firmato dal russo Sergey Morgunov nel 2012, un 8,35 che è anche il record del mondo junior. Davanti a Tentóglou, nella storia dei migliori performer junior, c'è anche l'americano Randy Williams, che detenne il primato per ben 40 anni con 8,34, e a pari misura il cinese Shi Yuhao, che volò a 8,30 da 18enne, un anno fa. A proposito di Karális, sabato a Patrasso ha tentato di vincere il titolo dell'asta a 5,75, andando vicino al colpaccio al secondo tentativo (terzo con 5,60). Il titolo è andato al solito Filippídis (5,75 appunto) nel count-back con Patsoukákis. Nelle altre gare, 4,81 dell'olimpionica Stefanídi e 59,23 nel giavellotto dell'eptatleta Ifantídou.
SALTI D'AUTORE, REESE 7,13 - Il primato di Tentóglou ci offre lo spunto per un giro d'orizzonte nel settore salti, sia in estensione che in elevazione, fresco delle ultime novità: in Germania il sudafricano Zarck Visser (un altro!, 8,41 di personale) ha saltato 8,22 a Bad Langensalza. L'ultima tornata di triplo ha riportato alle cronache il cubano Pedro Pablo Pichardo, ora stabilitosi in Portogallo, tornato in pedana con 17,04. Nel triplo donne crescono la brasiliana Soares (14,56) e la tedesca Eckhardt (14,35).
Il lungo donne ha archiviato la miglior gara della stagione a Chula Vista, nella pedana familiare alla pluricampionessa mondiale e oro olimpico di Londra Brittney Reese: 7,13 (+2.0, primato mondiale stagionale all'aperto) con l'unico salto valido, 6.94 ventoso e 6,92 legale per la canadese Nettey, 6,84 ventoso e 6,83 legale per l'altra americana Todd. Per chi cerca misure contro la gravità, archiviamo il record nazionale portoghese dell'astista Ferreira (5,71), il 5,75 dello statunitense Cunningham e, al femminile, un'altra canadese a 4,65, Anicka Newell, e il 4,67 della russa Mullina, una delle atlete che hanno ottenuto il permesso di gareggiare fuori dai confini della Russia.
ALLARME ROSSO - L'ultima gara disputata in Italia a inizio mese rischia di costare cara al pan-campione di salto in lungo Greg Rutherford, l'unico atleta che vanta in bacheca l'Olimpiade, il Mondiale, l'Europeo e il titolo del Commonwealth. Già fuori gioco per i Campionati Europei a squadre di Lille, è quasi certa anche la rinuncia ai campionati britannici di inizio luglio per un infortunio che ha interessato i legamenti. Sembra sia andata anche peggio al maggiore dei fratelli Ingebrigtsen (tanto sotto i riflettori nell'ultima settimana), Henrik: il recente infortunio al ginocchio lo porterà con molta probabilità in sala operatoria. Altra star ai box è l'olimpionica di salto in alto Ruth Beitia, pure lei alle prese con problemi fisici dopo quelli di condizione mostrati nelle recenti uscite.
NELLE GALLERIE DEL VENTO - Altri spunti dall'exploit troppo ventoso di Andre De Grasse a Stoccolma: la primavera, specialmente quella statunitense, è stata ricchissima di gare con vento poco (o molto) oltre il limite di 2 m/s. Il risultato è senza precedenti: ben 225 sprinter hanno ottenuto il proprio crono più veloce del 2017, con vento illegale, al limite dei 10.30. A fine 2016 se ne contavano poco più di 130.
Nell'elenco legale dei migliori performer del mondo 2017 (sempre fino a 10.30) i velocisti sono già 212, ma è la prima volta che la lista dei centisti "ventosi" è più estesa di quelli entro lo standard regolamentare.
SACRAMENTO, CI SONO I TRIALS! - Meno di 72 ore al via dei campionati nazionali statunitensi, nell'accezione solenne e crudele di "trials", dentro o fuori: il biglietto per volare a Londra in agosto è attaccato, per chi non è già ammesso di diritto, all'imprevedibilità di una giornata storta, alla sfortuna o al jolly-day di qualcun altro. Tra le righe delle gare si leggono tante storie, alcune drammatiche, come quella della mezzofondista Gabrielle Grunewald, che è intenzionata a gareggiare dopo l'ennesima battaglia contro il cancro. Compirà 31 anni nei giorni dei Trials, la sua storia ha fatto il giro del mondo. Sarà ancora al via anche Alysia Montano, che gareggerà per la seconda volta in stato di gravidanza (questa volta al quarto mese). I campionati tornano all'Hornet Stadium di Sacramento, che ha già ospitato i Trials olimpici del 2000 e del 2004. L'elenco iscritti conferma la presenza di chi ha condizione da recuperare, come Justin Gatlin, e di chi non si è ancora visto in pista, come l'altro sprinter Bromell, che manca da Rio 2016. Attesissimi Fred Kerley e Christian Coleman, astri del rinnovamento, e il meglio dell'atletica USA che deve farsi perdonare la perdita del primo posto nel medagliere iridato di Pechino 2015.
QUI NAIROBI - Niente wild cards. In Kenya, venerdì e sabato, i Trials per Londra promuoveranno i primi tre, senza eccezioni. Quasi 250 atleti si giocheranno il biglietto iridato per il Mondiale successivo a quello del trionfo nel medagliere, sette ori come la Giamaica ma con quattro argenti in più, un oro più degli Stati Uniti. Come è noto, nella squadra di maratona non ci sarà Mary Keitany, il cui 2h17:01 nella maratona di Londra è stato ufficialmente omologato come record del mondo di maratona "only women". Ratificato come limite mondiale anche l'1h36:05 che ottenne al passaggio del 30° chilometro.
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