Mondo: al via le grandi maratone di aprile

10 Aprile 2012

La stagione all'aperto fiorisce negli USA, ma l'attesa è per le grandi 42km in programma nei prossimi giorni: Rotterdam, Parigi, e soprattutto Boston

di FIDAL

Previews maratone: Boston

Un anno dopo le migliori prestazioni mai realizzate in una maratona, il 2h03'02" di Geoffrey Mutai e il 2h03'06" di Moses Mosop, la 42km del Massachusetts torna con un "élite field" ancora di grande rilievo: lunedì 16 aprile saranno al via a Boston, in campo maschile, lo stesso Mutai, gli etiopi Gebremariam (quarto l'anno scorso in 2h04'53") e Tola (pettorine numero uno, due e tre nell'ordine), e l'agguerrito gruppo di kenyani composto da Bernard Kipyego Kiprop, Mathew Kisorio, Wilson Chebet, Robert Kiprono Cheruiyot, Laban e Wesley Korir, Levi Matebo, Peter Kamais, Josphat Ndambiri, Dickson Chumba e David Barmasai. Gran cast, ugualmente, sul versante femminile, con la vincitrice dell'anno scorso Caroline Kilel (con le altre kenyane Agnes Kiprop, Cherop, Rotich, Rita Jeptoo e Rono) e le etiopi Firehiwot Dado (due volte prima a Roma), Daska, Deba e Kasim.

Rotterdam: Mosop per il primato, Valeria Straneo al via

Rotterdam: molti i nomi di primo piano, a iniziare da quello di Moses Mosop, che con Sammy Kitwara (al debutto nella maratona), Peter Kirui e gli etiopi Adhane e Feleke compone il quintetto dei nomi-top al via della classica olandese di domenica prossima. Conzidioni climatiche permettendo, Mosop cercherà di avvicinare il primato del mondo di Patrick Makau (2h03'38"). Occhio ai debuttanti Tilahun Regassa e Lelisa Desisa, etiopi e mine vaganti tra i favoriti. In campo femminile, oltre alle africane di grido (nella fattispecie le etiopi Tadesse, Hasen e Gelana) c'è l'alessandrina Valeria Straneo (2h26'33", terzo tempo tra le iscritte, migliore tra le europee).

La maratona di Parigi

Domenica 15 aprile al via il vincitore uscente Benjamin Kiptoo Kolum, e i connazionali Eric Ndiema, Albert Matebor e Stanley Biwott. Per i francesi, in gara Abdellatif Meftah. C'è anche il quasi 40enne Ramaala, ex-re di New York. Nella gara femminile spiccano i nomi delle etiopi Kebebush e Beyene, ma occhio alla kenyana Mumbi. Si corre anche a Vienna: iscritti i kenyani John Kiprotich, Gilbert Kirwa, Luke Kibet, Henry Sugut e i favoriti Gilbert Yegon e Patrick Ivuti. Tra le donne interessante debutto di Pauline Njeri. Il panorama è ricchissimo, sono attesi risultati di primo piano, e non è finita. Il 22 si corre a Londra, dove si prevedono prestazioni "monstre".

Florida Relays: Gatlin in frenata

Nella manifestazione disputata a Gainesville si sono registrati alcuni discreti risultati: con vento legale, la quasi 20enne Octavious Freeman è progredita in entrambe le distanze individuali della velocità con 11"10 e 22"80. Bershawn Jackson ha esordito nei 400 ostacoli in un convincente 48"49 (54"88 di Ti'erra Brown nella gara femminile). Buone prove anche per i quattrocentisti Francena McCorory (51"56) e Tony McQuay (45"65).

Nei 110 ostacoli, viziati da vento oltre la legalità, sconfitta pesante per Oliver (13"47) preceduto dai connazionali Ash (13"10), Faulk (13"25) e anche dal sudafricano Fourie (13"31). Sprint maschile: puntuale come un orologio la nuova affermazione di Demps (10"11), mentre nelle serie dei 200 metri sei atleti scendono sotto i 20"50 con le punte di Maurice Mitchell (20"08) e dal bahamense Miller (20"29). Il tutto, ancora una volta, con vento troppo generoso.

Concorsi: mondiale stagionale di Ricky Robertson nel salto in alto (2,32), e 77,43 dello slovacco Lomnicky nel martello, vicino al minimo per Londra. Staffette: la 36enne Debbie Ferguson trascina un quartetto che più misto non si può (una inglese, un'americana, una giamaicana) alla vittoria nella 4x100 in 43"33. Kimmons e Gatlin, protagonisti nella stagione indoor conclusa da poco, non lasciano il segno nella 4x100 maschile dove, in compagnia degli ostacolisti Faulk e Brown, chiudono quarti in un modesto 39"54. Vince il quartetto con Padgett e Salaam (USA), Bledman (Trinidad) e Ashmeade (Giamaica) in 38"64. Prosegue il rodaggio la formazione canadese, al quarto progresso in quattro uscite, terza in 39"16. In Texas ha esordito sui 400 Jeremy Wariner, che si aspettava di più visti i riscontri in apertura di stagione sui 200. Per lui un insoddisfacente 45"64.

Apre la Stewart

L'argento olimpico dei 100 femminili, la giamaicana Kerron Stewart, ha esordito nel Tiger Classic di Auburn in 11"18. Ottimo avvio anche per l'altra Ferguson delle Bahamas, Sheniqua, che ha abbassato il mondiale stagionale a 22"64. Sempre regolare il rendimento di Manteo Mitchell, dopo la felice esperienza del mondiale indoor (oro nella 4x400): 45"25 nei 400, 20"60 sui 200. Un altro iridato indoor, per giunta recordman mondiale, in evidenza: è il decatleta Ashton Eaton, che a Santa Barbara ha disputato poche e selezionate gare, centrando un sensazionale "personal best" di 45"68 sui 400 piani.

Lo Stanford Invitational

Nell'impianto di Palo Alto la Barrett ha eguagliato il mondiale stagionale della connazionale Acuff nel salto in alto, superando l'1,95 alla seconda prova e cercando con convinzione i due metri. Nella gare di mezzofondo prolungato, esordio in pista di Dathan Ritzenhein (28'21"48) e discreto 5000 femminile con successo di Jackie Areson in 15'18"31 su Lisa Koll (ora sposata Uhl), seconda in 15'21"56 e sulla Felnagle (15'22"39).

Martellata a Tempe

Jessica Cosby ha prodotto la miglior prestazione tecnica del Sun Angel Classic avvicinando il primato nazionale del martello femminile con un lancio misurato a 73,71, seguito da due nulli. In progresso anche la canadese Heather Steacy, seconda, con 7,16. Suo fratello maggiore, Jim, ha vinto la gara maschile con 74,66. Nelle gare in pista 48"88 di Jeshua Anderson nei 400 ostacoli, ed esordio da primato con la nuova nazionalità israeliana dell'ex-statunitense Sanford, cronometrato in 45"76 nei 400 piani. In tema lanci, da segnalare l'ennesimo progresso del discobolo giamaicano Jason Morgan, autore di un nuovo record nazionale pochi giorni fa con 65,61.

Dalla pedane dei lanci a quelle dei salti: in stage in California, il tedesco Otto ha valicato i 5,82 alla prima uscita outdoor a San Diego.
 
I britannici sui blocchi

Molti gli sprinters del Regno Unito già in pista in territorio americano. A Tempe il bianco Kilty ha vinto 100 e 200 in 10"23 (terzo Lewis-Francis in 10"33) e 20"50. In Texas, Tyrone Edgar ha corso e vinto in 10"29. A Los Angeles l'ex-promessa delle categorie giovanili Yearwood ha vinto i 100 in 10"32. Alla corte inglese, nel frattempo, arriva un velocista nuovo di zecca dalle Isole Turks & Caicos: è Delano Williams, classe 1993, che ha già corso ad inizio stagione in 20"53 (20"83 poche ore fa ai Carifta Games), e che disputerà i Trials britannici per garantirsi uno dei tre posti disponibili per i 200 metri ai Giochi londinesi.

Sorpresa numero due

Già vincitore inatteso del titolo universitario indoor di salto in lungo, il ventenne Kendall Spencer si è migliorato di circa 60 centimetri all'aperto, raggiungendo gli 8,16 nel Kirby Invitational di Albuquerque. Altro nome nuovo è quello di Troy Faulkner, un elegante quattrocentista 24enne la cui ascesa è stata più volte fermata da infortuni, che si è migliorato di ben sei decimi in Texas correndo in 20"49.

Altri risultati in pista

Sud Africa: a Pretoria esordio di Van Zyl nei 400 ostacoli (49"42). Nei 100 brilla Magakwe in 10"15. Sud America: la martellista argentina Jenny Dahlgren ha ottenuto 72,67 al debutto di Buenos Aires. Brasile: il nome nuovo del triplo Jonathan Silva (17,39 pochi giorni fa) ha superato anche gli 8 metri nel lungo (8,03 ventoso). In Spagna, bordata del discobolo ex-cubano Casañas, che con 66,25 realizza il miglior risultato della stagione. Canada: a Vancouver 2,28 dell'altista Mason. Giappone: il 17enne kenyano Patrick Mutunga ha vinto i 5000 di Kumamoto in 13'21"26. Nella gara femminile 15'20"30 di Sally Kaptich Chepyego.

Carifta Games

Disputati a Devonshire, nelle Bermuda: detto di Delano Williams, le gare hanno messo in mostra come di consueto una infinità di giovani e giovanissimi atleti, alcuni di sicuro avvenire. Tra i migliori risultati, quelli della velocista di Bahamas Antonique Strachan (11"22 ventoso e 22"85 legale) e del giavellottista di Trinidad Walcott, al nuovo primato junior dell'area centroamericana con 77,59.

Thörnblad si ritira

A soli 27 anni l'altista svedese Linus Thörnblad ha annunciato il ritiro, a causa dei continui problemi fisici ma soprattutto per lo stato di depressione che lo ha investito negli ultimi due anni. Thörnblad lascia con due medaglie indoor all'attivo, un argento europeo e un bronzo mondiale, e un primato di 2,38 stabilito al coperto.

Maratona a Daegu

Tris kenyano nella corsa coreana, con successo di David Kiyeng in 2h07'57" su Gilbert Chepkwony (2h08'16") e Benson Barus (2h08'36"). A seguire, la vecchia conoscenza Yusuf Songoka e tre marocchini, tutti sotto le 2h10'. La firma femminile è etiope, con Alemitu Abera prima in 2h24'57". Irina Mikitenko (al via a Londra tra due settimane) ha corso l'ultimo test, la 10 km della Corsa di Pasqua di Paderborn in 31'44", battuta dalla kenyana Chemtai (31'36"). Ancora maratone: a Pyongyang (Nord Corea) vince l'ucraino, ben conosciuto in Italia, Matviychuk in 2h12'54". Epilogo "casalingo" nella 42 femminile, con successo della 21enne Kim Mi-Gyong in 2h30'41" e notevole risultato (in considerazione della giovane età) della seconda classificata, Kim Hye-Gyong (appena 19enne) giunta al traguardo in 2h31'29".
 



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