Mondo: cross, traguardo mondiale
17 Novembre 2014Cross di Atapuerca, amarcord mondiale
Nel primo grande cross europeo della stagione invernale a Burgos (2014/2015 IAAF Cross Country Circuit), epilogo spettacolare per merito dell'etiope vicecampione del mondo di cross-country Imane Merga, al quarto successo consecutivo nella prova maschile della campestre iberica e sempre di strettissimo margine. Merga ha beffato il connazionale Muktar Edris (leader mondiale stagionale sui 5000 metri) nell'ultimo metro disponibile, già a braccia alzate, sicuro del successo. Il duello di Burgos ha replicato l'esito della BoClassic del giorno di San Silvestro di due anni fa. Sul podio anche l'ugandese Timothy Toroitich (a 15 secondi). Delusione Eritrea col bronzo iridato Medhin quarto, e Tsegay, vicecampione del mondo di mezza maratona, sesto. L'oro mondiale di cross Japheth Korir ha chiuso in diciottesima posizione, staccato di un minuto e mezzo.
Al femminile, bis etiope con Belaynesh Oljira, a sua volta bronzo mondiale di cross, che ha preceduto di una quindicina di metri la kenyana Mercy Cherono (argento mondiale sui 5000 e primatista mondiale con la staffetta 4x1500 metri), la marocchina Malika Asahssah e la favorita Hiwot Ayalew, vincitrice dell'ultima edizione. Da segnalare la prima apparizione da spagnola di Trihas Gebre, nata in Etiopia ma naturalizzata 48 ore prima della prova. Una brillante ouverture della stagione campestre che sfocerà a fine marzo con i Campionati del Mondo di cross a Guyang, in Cina.
Kenya e Europa
Nel secondo appuntamento stagionale col cross kenyano, a Iten, ancora un successo di Sheila Chepngetich Keter, bronzo mondiale junior a Eugene, che ha battuto Irene Cheptai e Nancy Nziza (seconda nella prima tappa del circuito quindici giorni fa). L'altro junior Emmanuel Bor ha vinto il cross maschile (senior). A Monaco di Baviera successo casalingo di Richard Ringer e della siepista slovena Marusa Mismas.
Maratone, Tanaka "pro domo sua"
Bella impresa della maratoneta giapponese Tomomi Tanaka, che nella 42 km di Yokohama (IAAF Silver Label Road Race, ultima edizione), disputata ieri e valida per formare la squadra locale che volerà a Pechino per i Mondiali del prossimo agosto, si è imposta in 2:26:57, lasciandosi alle spalle africane di buon nome quali Philes Ongori, unica a contenderle la vittoria fino al traguardo (2:26:59), Caroline Rotich (quarta in 2:27:32) e addirittura la campionessa olimpica Tiki Gelana, mai in grado di rispondere ai numerosi strappi inferti durante la gara, che ha chiuso sesta in 2:29:13. Sul podio anche un'altra giapponese, l'esordiente Rea Iwade, terza in 2:27:21, brava a centrare il miglior risultato di sempre per una ragazza della sua età nell'ambito nazionale (compirà 20 anni tra tre settimane).
La Tanaka aveva già fatto cronometricamente meglio nell'anno in corso, chiudendo quinta in marzo a Nagoya in 2:26:05, al debutto sui 42 km. In rappresentanza dell'Europa, settimo posto per la russa Alina Prokopyeva-Alekseyeva in 2:29:18 (aveva vinto a Nagano in aprile), e ottavo per l'ucraina Olena Shurhno in 2:29:26. Per quanto relativo alla Gelana, dopo il successo olimpico di Londra ha vinto una sola volta (in una mezza giapponese), collezionando numerose sconfitte e il ritiro ai Mondiali di Mosca. Sulla prestazione di ieri ha influito negativamente il mal di schiena, acuitosi dopo un terzo di gara.
Giappone di corsa
Non solo Yokohama Marathon nel fine settimana. Nella stessa sede, 24 ore prima, mezzofondo prolungato su pista nell'impianto della Nittai University, con successo maschile sui 10000 del kenyano Joseph Onsarigo in 28:25.10 e, sui 5000 donne, sconfitta dell'altra kenyana Pauline Kamulu (15:32.47), battuta dalla specialista locale Yuka Takashima (15:31.66). Nella mezza di Ageo (senza africani) discreti 1:02:02 di Koki Takada, a un secondo Takashi Ichida in 1:02:03, e 1:02:18 di Naoki Kudo.
Valencia, Kendagor 2:08:39
Il kenyano 30enne Jacob Kipleting Kendagor ha vinto la 34ª maratona di Valencia (IAAF Bronze Label Road Race, in oltre 11.000 al traguardo) in 2:08:39, salendo sul podio con gli altri kenyani Samuel Kiplimo Kosgei (2:09:10) e Francis Kipkorir Kiprop (2:09:22). Per Kendagor si tratta del ritorno alla vittoria nella città marinara spagnola, dove lo scorso anno si impose, nella mezza maratona, in 59:58, dopo aver già vinto la mezza di Berlino in 59:36. E' però fallito l'assalto al nuovo record della corsa e a quello "all-comers" sul suolo spagnolo, detenuto dal vincitore della scosa edizione, l'altro kenyano Felix Kipkemboi Keny (vinse un anno fa in 2:07.14), in gara anche stavolta ma ritiratosi.
Nella 42 km femminile, ritorno alla vittoria della namibiana Beata Naigambo (2:30:52), il cui ultimo successo risaliva a un anno e mezzo fa, e in una maratona addirittura a cinque anni fa. L'africana ha preceduto le kenyane Pamela Rotich (2:31:20) e Edna Kimaiyo (2:31:35). Tra gli illustri sconfitti, Hillary Kipchumba (2:10:30) e Amenuel Mesel (2:10:54), un eritreo che l'anno scorso giunse al secondo posto.
Istanbul
A meno di un mese dall'ultima maratona disputata (quarta a Toronto) l'etiope 32enne Amane Gobena ha vinto la maratona di Istanbul (36ª edizione) in 2:28:46, quasi due minuti davanti alla connazionale Salomie Kassa Getnet (2:30:36), e alle europee Olena Burkovska (Ucraina, terza in 2:31:30) e Tatyana Arkhipova-Petrova (2:31:47). Per la Gobena, che ha corso sotto le due ore e trenta minuti tutte e quattro le maratone disputate nel corso della stagione, si tratta del secondo successo dell'anno dopo quello di Los Angeles, in marzo. Solo quinta la turca Elvan Abeylegesse (2:32:15), argento olimpico a Pechino sui 5000 e sui 10000 metri. Al rientro, dopo la fine della sospensione, la russa Inga Abitova, settima in 2:36:39. I record della corsa (2:10:42 e 2:27:25), questa volta si sono dimostrati inavvicinabili. Nella gara maschile, successo del marocchino Hafid Chani in 2:11:53 davanti all'etiope Gebo Burka (2:12:23), anche lui reduce dal successo a Los Angeles nella prima parte della stagione.
Cina, Croazia, USA
Altra tripletta kenyana maschile nella maratona cinese di Hefei, dominata da William Kiprono Yegon in 2:10:23 sul 21enne Ronald Kipkoech (2:12:18) e su Evans Kipkorir (2:12:19). Winfrida Kwamboka, kenyana alla quinta 42 km dell'anno, ha collezionato il quarto successo stagionale imponendosi in 2:33:18, circa un minuto sulle etiopi Melesech Tsegaye Beyene (2:34:15, semi-omonima della vincitrice della Berlin Marathon), e Bizunesh Urgesa (2:35:16).
La croata Lisa Nemec-Stublic, quarta nella maratona agli Europei di Zurigo, ha migliorato il record nazionale di mezza maratona vincendo la 28ª edizione della Starek Half Marathon in 1:09:16. Dagli Stati Uniti, il successo di Molly Huddle ai campionati nazionali dei 12 km su strada a Alexandria in 38:08. Successi kenyani anche in California, nella mezza maratona di Monterey Bay, con Jacob Chemtai (1:03:22) e Sarah Kiptoo (1:13:40). A Las Vegas, mezza a Jeff Eggleston in 1:03:24 e Lindsey Scherf in 1:14:15.
Mamme a cinque cerchi
Due campionesse olimpiche sono in attesa del primo figlio: Nataliya Dobrynska, oro a Pechino nell'eptathlon, ritiratasai due stagioni fa, ormai prossima al lieto evento, e Tatyana Lysenko, martellista russa il cui successo a Londra 2012 è giunto tra i due ori conquistati ai campionati del mondo di Daegu e Mosca, che partorirà in inverno inoltrato. Barbora Spotáková, un'altra olimpionica (e primatista del mondo nel giavellotto), che ha già soddisfatto il desiderio di maternità, e che è tornata a vincere un titolo importante quest'anno a Zurigo, ha lasciato la guida tecnica di Jan Zelezny, primatista mondiale maschile e tre volte campione olimpico.
Mondiali 2019
Tra poche ore il Council IAAF assegnerà la sede dei XVII campionati del mondo di atletica leggera del 2019. Le città candidate sono Barcellona (che ha organizzato i Giochi del 1992, gli Europei del 2010, e i mondiali junior del 2012), Doha (già sede di un mondiale indoor nel 2010), e Eugene (sede dei mondiali juniores la scorsa estate). Si assegneranno anche le sedi dei mondiali di cross del 2017 (candidate Manama e Kampala) e dei mondiali allievi, la cui unica candidata per la rassegna del 2017 è Nairobi. Sul fronte europeo, Minsk avanza la propria candidatura per l'organizzazione dei Campionati Europei indoor del 2019 (ringraziamenti a Larner, Nakamura, Juck, Valente).
Previews, Ibargüen in pedana
Domenica prossima l'atletica in pista torna protagonista con la prima giornata di gare dei Campionati del Centro America e dei Caraibi a Veracruz, in Messico. La numero uno del salto triplo mondiale, la colombiana Caterine Ibargüen (15,31 quest'anno a Monaco), cerca il titolo e la doppietta nazionale con l'altra colombiana Yorsiris Urrutia. Detto la scorsa settimana dei migliori cubani in gara, saranno dell'evento anche gli sprinters di St.Kitts Adams e Rogers, e il duo di Trinidad Thomas (110 ostacoli) e Borel (peso femminile).
New Delhi, caccia al record
Strada ancora in primo piano con la 10ª edizione della New Delhi Half Marathon, dove sono iscritti (tra i quasi 33.000 partenti) alcuni nomi di primissimo piano quali Florence Kiplagat (primatista mondiale e vincitrice uscente con 1:08:00) e i due iridati in carica Gladys Cherono e Geoffrey Kipsang Kamworor (secondo l'anno scorso in 59:30). Annunciato anche il formidabile kenyano Abraham Naibei Cheroben (58:48 il mese scorso a Valencia). I primati della corsa indiana sono detenuti dall'etiope Atsedu Tsegay (59:12 un anno fa) e da Mary Keitany (1:06:54). Altri grossi nomi al via nell'Ekiden di Chiba, in Giappone: si tratta della campionessa mondiale di cross Emily Chebet, di Mathew Kisorio, terzo di sempre sulla mezza maratona con 58:46, e di Joseph Ebuya, a sua volta iridato di cross nel 2010.
Marco Buccellato
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